Prosegue l’ascesa di Thomas Rossini, 24enne originario di Narni, in Umbria. Di professione content creator è diventato in poco tempo uno dei più grandi fenomeni di TikTok, con all’attivo 300mila followers e altri 160.000 su Instagram.
Un suo recente video, ha rotto il record di 13 milioni di visualizzazioni organiche, portando l’artista ad uno step superiore della sua carriera.
Dopo i divertentissimi video con protagonisti i due amati nonni, il ragazzo, che porta dentro di sé il sogno di diventare un presentatore televisivo, ha proposto al suo pubblico una serie di interessanti format raccontati in una intervista esclusiva a Tag24.
Intervista a Thomas Rossini, il nuovo volto di TikTok ed Instagram
D. “Come prosegue la tua carriera? Quali sono le novità?”
R. “Dopo che ci siamo sentiti, racconta Thomas Rossini, c’è stato un grandissimo boom mediatico. Sono usciti molti articoli che parlavano di me, dei miei numeri da record. Instagram ha amplificato la mia popolarità da dicembre. I mesi successivi sono arrivato a 100.000 followers e un video ha ricevuto dodici milioni di visualizzazioni. Da quel momento in poi ho ricevuto numerose telefonate, offerte di lavoro e la possibilità di collaborare con numerosi brand che apprezzo. Ci sono persone che mi chiedono: ma come fai a fare questi numeri? Ed io gli dico che non lo so, semplicemente i miei contenuti piacciono, i miei personaggi e ne sono felice. Nel mio profilo ho creato tre personaggi: io, il nonno e la nonna. E non è una cosa facile, come riuscire a catalizzare l’interesse degli utenti”
D. “Tua nonna recentemente ha parlato di giornalisti e giornalismo all’interno di un video. Segue molto le notizie intorno al mondo?”
R. “Mia nonna è social, ha Facebook e non sopporta le fake news. Magari legge che è morto qualcuno quando non è vero e non apprezza questo tipo d’informazione. Notizie per tirare sù un po’ di numeri. Alcuni giornalisti scrivono articoli per “sputtanare” personaggi famosi col solo intento di guadagnare qualcosa. Il video di mia nonna ha avuto un riscontro molto positivo e ha fatto un “appello contro le fake news”, ben riuscito a quanto pare. La pandemia Covid-19 è stata quasi la massima esplosione di questo fenomeno, infatti qualche mese dopo è arrivato il Fast-Check di Facebook per comprendere quali contenuti fossero veri e certificati e quali no”
Il nuovo format di Thomas Rossini: “Amo intervistare persone diverse tra loro…”
D. “Ho visto che hai cambiato format recentemente, dove non ci sono i nonni ed esci a fare interviste. Come è nata l’idea di ampliare il progetto?”
R. “Il bello di questo lavoro è proprio questo: ti puoi orientare su tantissimi settori e spostarti. Cosa che non puoi fare in altri mondi lavorativi. Se fai lo streamer, l’influencer puoi fare tantissime pubblicità, se sei bravo a presentare si aprono tante altre porte, se sei bravo a recitare puoi entrare in un’agenzia che ti inserisce all’interno di film, ho ricevuto molte offerte. Se sei bravo a cantare, magari si apre una carriera anche in quel settore”
D. “Recentemente ho visto un video di tua nonna contro la fake news. Utilizza parecchio i social network”
R. “Nonna ha pubblicato un video contro i giornalisti che pubblicano fake news, ha ricevuto anche un ottimo riscontro sull’argomento, da parte degli utenti. Il loro intento è di “sputtanare” passami la parola, personalità dello spettacolo, attori, con il solo intento di far notizia e che il loro articolo sia venduto. Quindi ha deciso di parlare della questione in un mio video/appello”.
D. “Di questi nuovi video che stai realizzando quali sono i tuoi preferiti, diciamo, quelli che ti sono proprio piaciuti di più fare?”
R. “L’intervista a mio parere, uno dei format più importanti: offre un sacco di possibilità lavorative e ti permette di metterti di più nei panni di un presentatore, commentatore, opinionista, ed è qualcosa che mi piace molto. Ho pubblicato un video in cui sono uscito con un microfono a chiedere curiosità alle persone o parlare con loro, semplicemente, cosa che prima non facevo. Mi è capitato di aver fatto format diversi ma non di questo tipo e sono stati tutti ugualmente un successo. Non c’è stato un video che è andato male, ed è questa la cosa incredibile. Ad alcuni influencer capita ad esempio di avere 3000, 5000 views al loro peggiore video, il mio invece ne ha 100.000…“
Thomas Rossini: “I social network il posto giusto per ridere e divertirsi”
D. “Secondo te cosa cercano le persone nei reel pubblicati sui social network?”
R. “Sui social la cosa bella è anche questa, che possiamo cercare quello che vogliamo. Possiamo mettere sul tasto “cerca”, e vedere qualcuno un creator parlare di storia, un altro che dice stupidaggini, oppure possiamo vedere un comico, un altro che dice cose divertenti o andare a vedere un giornale e leggerne le notizie. I Reel sono come la televisione, no? Che tu giri un canale e vedi quello che ti piace. La scelta è nostra, come quello che vogliamo vedere e la tipologia dei contenuti. Bravo, e secondo me la maggior parte delle persone, quando sta sul telefono, la maggior parte delle persone si è rotta di questi problemi”
D. “Quindi vedi anche un fattore terapeutico per gli utenti nei confronti dei tuoi reel e quelli di altri creator”?
R. “Gli utenti usano lo smartphone per tutto ormai, sia per informarsi che per divertirsi. Tutti quanti abbiamo degli ostacoli e problemi da superare nel corso delle nostre vite. Social network come Instagram, TikTok, Facebook, aiutano le persone ad uscire per un po’ fuori dalla realtà e passare del tempo in modo diverso e costruttivo”
D. “Vedi la tecnologia come un deterrente o qualcosa di utile alla società?”
R. “La tecnologia è qualcosa di ottimo. Io sono di Narni, in Umbria e posso parlare con un altro mio amico influencer che sta a Roma e organizzarmi con lui per uscire. Magari prima una cosa del genere era praticamente impossibile. Quindi su tanti aspetti la cosa è positiva. Ci sono tanti aspetti negativi, ma al contempo le innovazioni hanno anche creato tantissimo lavoro”
Il ricordo dell’amata mamma e progetti per il futuro
D. “Il tuo lavoro ti aiuta ad esorcizzare la perdita di tua madre? Quanto ti aiuta nell’arco della giornata?”
R. “Mia madre seguiva sempre tutte le mie live ed era tra i miei migliori spettatori. Appoggiava ciò che facevo e mi piaceva che mi sostenesse. Mi manca e la penso tutti i giorni, era bello vederla lì a supportarmi e starmi vicino”
D. “Progetti per il futuro? Vuoi fare sempre il presentatore?”
R. “Sì, resta il mio obiettivo principale, ma ciò non esclude che possa avere altri progetti. Vorrei sempre fare il presentatore, sono una persona determinata e ho voglia di concretizzare questo mio sogno, perché è un mondo che mi piace. Se mi arrivasse una proposta di fare un progetto musicale, un evento, sarei disposto a farlo con grande piacere, come pubblicità in televisione. Diciamo che attualmente la televisione è molto in calo, sono dati oggettivi e statistici, le persone passano più tempo su Twitch, Netflix, Disney e tutte queste piattaforme online e quindi la TV adesso è un po’ in discesa.
D. “E come sarebbe il tuo show ideale?”
R. “In un mio programma ideale ci sarebbero streamer famosi a presentare lo show, degli influencer, m di quelli fortissimi e che fanno le live, talentuosi ad intrattenere, presentare. La maggior parte me compreso non abbiamo studiato per intrattenere, nessuno ci ha insegnato, siamo umilimente partiti da zero. Poi chi con l’aiuto, io con le mie sole forze, sono partito da zero e ho raggiunto livelli incredibili. È questione di impegno quotidiano, io sulle faccio live da mille, duemila, tremila spettatori in contemporanea, per ore e ore. Sicuramente la televisione attualmente va un po’ rivista, anche sotto il punto di vista dei programmi, perché se la gente è sempre meno, la gente che li guarda, significa che qualcosa dovrà pur cambiare. Preciso che non lavoro in televisione, quindi non so bene come funzionano i meccanismi e tutto. Le mie sono solamente idee e opinioni, ecco. Però io vedrei gli streamer come i presentatori del futuro“