Francia in crisi a Euro 2024, avanti grazie ad una serie di autogol che hanno permesso a Mbappé e compagni di arrivare fino ai quarti di finale della competizione ma lo scarso pragmatismo in attacco crea allarmismo nella Nazionale francese.

Francia in crisi a Euro 2024, segna solo su autogol

Sono 3 su 4 reti totali gli autogol messi a segno dalla Francia a Euro 2024, numeri che esplicano una crisi senza eguali e che portano la Nazionale di Deschamps ad una riflessione in vista dei quarti di finale conquistati contro il Belgio.

Anche agli ottavi, dunque, si conferma il trend degli autogol non soltanto protagonisti di questa edizione come “miglior marcatore” del torneo, ma anche come arma della Francia: sono 2 gli autogol su 3 reti totali.

In 4 match giocati fin qui l’attacco della Nazionale francese non ha particolarmente brillato trovando soltanto 3 gol: 2 autogol di Wober e Vertonghen, rispettivamente contro Austria e Belgio e 1 gol su rigore di Mbappé contro la Polonia:

Gruppo D
Austria vs Francia 0-1: aut. Wober
Olanda vs Francia 0-0
Francia vs Polonia 1-1: rig. Mbappé

Ottavi di finale
Francia vs Belgio 1-0: aut. Vertonghen.

Dati che pongono inevitabilmente la Federazione francese ad una riflessione sul progetto che nonostante abbia coinvolto giocatori di massima caratura e tesserati con top club come Mbappé, Dembelé o Thuram, non riesce a incidere sul torneo.

Contro il Portogallo, partita valida per i quarti di finale, la Francia dovrà dimostrare di poter contare non soltanto sugli attaccanti ma su una manovra tale da riuscire a portare un gol da parte di qualsiasi componente della Nazionale francese. A preoccupare, infatti, non è tanto la sterilità dell’attacco quanto della manovra offensiva stessa.

Possibile che Deschamps provi un’ulteriore alternativa a quella proposta nei precedenti match: l’attacco della Francia, infatti, non è mai stato schierato uguale dall’inizio della manifestazione e potrebbe vivere una rivoluzione anche contro la Nazionale portoghese.

A far sorgere ancora più dubbi l’ulteriore cambio di modulo avvenuto contro il Belgio che, però, non ha ugualmente sortito alcun effetto nel cambio marcia della manovra d’attacco e che potrebbe spingere il Ct francese a tornare al 4-3-3 proposto inizialmente.

La qualificazione ai quarti del Portogallo e le lacrime di Ronaldo

Dall’altra parte il Portogallo arriva ai quarti di finale in pieno entusiasmo da calci di rigore, durante i quali ha battuto la Slovenia dopo aver passato il girone con Georgia, Turchia e Repubblica Ceca da prima classificata.

Un passaggio del turno che, però, è prima passato da un momento di pieno sconforto per Cristiano Ronaldo: l’attaccante portoghese ha sbagliato dagli 11 metri durante i tempi supplementari, mancando l’occasione per chiudere il match definitivamente ed evitare la roulette russa dei calci di rigore.

A dare l’assist per il penalty il contatto giudicato scorretto da Orsato tra Jota e Drkusi, che ha portato il direttore di gara a fischiare e ad indicare il dischetto nell’area di rigore. Pronto, Cristiano, ha posizionato immediatamente il pallone per proporsi, ma al momento del tiro si è fatto incantare da Oblak che ha disinnescato il rigore tenendo la Slovenia a galla ancora per un po’.

A seguito dell’errore Ronaldo è scoppiato in lacrime, piegandosi ad un peso troppo grande persino per lui e che sentiva di portare da leader della Nazionale nonché capitano della squadra: grande simbolo di umanità che ha fatto il giro del web.

CR7 si è poi fatto perdonare in un secondo momento durante i calci di rigore che sono seguiti ai tempi supplementari: lì l’attaccante non ha sbagliato e ha trovato il gol portando, insieme ai propri compagni, il Portogallo verso la qualificazione ai quarti.