Guerra a Gaza, l’Iran avverte Israele: “Un’offensiva israeliana contro Hezbollah scatenerebbe un conflitto regionale”. Attacco ad un mercato a Gaza City: almeno 10 morti

Domenica prossima, 7 luglio, Papa Francesco sarà a Trieste e, tra le persone che lo incontreranno in forma privata al Generali Convention Center, ci saranno anche due sorelline palestinesi venute via da Gaza assieme alla loro mamma, di 20 anni.

Di chi si tratta? Della piccola Maya, che in realtà è nata a Trieste il primo maggio scorso, praticamente appena arrivata in città, e della sua sorellina di quattro anni, affetta da una gravissima patologia.

    

Il vice leader di Hezbollah ha affermato che il gruppo non è in grado di dire se interromperà le ostilità contro Israele qualora la guerra a Gaza si concludesse senza un cessate il fuoco formale. 

“Se ci sarà un cessate il fuoco a Gaza, ci fermeremo senza alcuna discussione. Se invece ciò che accade a Gaza è un mix tra cessate il fuoco e non cessate il fuoco, guerra e non guerra, non possiamo rispondere a come reagiremmo, perché non lo sappiamo con certezza”. 

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito che lo Stato ebraico metterà fine alla guerra a Gaza solamente quando avrà portato a termine gli obiettivi prefissati. Il leader ha smentito il New York Times, che aveva parlato di carenza di munizioni per la campagna a Gaza. 

“L’Idf ha tutti i mezzi per raggiungere gli obiettivi della guerra nell’enclave palestinese. Non so chi siano queste fonti anonime, ma sono qui per chiarire inequivocabilmente che ciò non accadrà. Non soccombiamo agli spiriti disfattisti, né nel New York Times né altrove. Siamo permeati dello spirito della vittoria”. 

Questo pomeriggio sono stati lanciati circa 15 razzi dal Libano verso il nord di Israele. In alcune città sono risuonate le sirene di allarme e la maggior parte dei missili sono stati intercettati. Al momento non ci sono aggiornamento sui danni a infrastrutture e non è ben chiaro se l’attacco abbia causato feriti. 

Continua la situazione d’emergenza a Gaza. Le continue offensive hanno portato a un bilancio pesante per i sfollati. La coordinatrice umanitaria dell’Onu per Gaza, Sigrid Kaag, ha sottolineato che sono 1,9 milioni le persone sfollate al momento.

“Più di un milione di persone sono state sfollate ancora una volta, cercando disperatamente rifugio e sicurezza, e 1,9 milioni di persone sono ora sfollate in tutta Gaza. Sono profondamente preoccupata per le notizie di nuovi ordini di evacuazione emessi nell’area di Khan Yunis”.

L’Iran avverte Israele: “sostegno a Hezbollah con tutti i mezzi” se inizierà una guerra in Libano.

Lo riporta il Financial Times che cita una dichiarazione di Kamal Kharrazi, consigliere per gli affari esteri della Guida Suprema Ali Khamenei.

In merito all’allargamento del conflitto al Libano, Kharrazi ha dichiarato:

“ci sarebbe la possibilità di un’espansione della guerra a tutta la regione, nella quale tutti i Paesi, compreso l’Iran, sarebbero coinvolti. In quella situazione, non avremmo altra scelta che sostenere Hezbollah con tutti i mezzi”.

Le forze aeree israeliane oggi 2 luglio 2024 hanno condotto un attacco sulla città di Boustane, nella zona meridionale del Libano. Il raid d’Israele, scrive il quotidiano Bint Jbeil, ha causato la morte di una persona.

Sono 37.925 i morti dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas il 7 ottobre scorso. A riferirlo è il ministero della Sanità della Striscia di Gaza. Nelle ultime ventiquattro ore le vittime sarebbero 25 mentre i feriti in totale ammonterebbe a circa 87mila.

I generali israeliani si schierano contro il primo ministro Benjamin Netanyahu e chiedono di avviare un cessate il fuoco a Gaza, anche se ciò manterrebbe Hamas al potere per il momento.

A riportarlo è il New York Times che ha intervistato, a condizione d’anonimato, sei “attuali ed ex funzionari della sicurezza”.

I generali ritengono che una tregua sarebbe il modo migliore per liberare i circa 120 israeliani ancora detenuti, vivi e morti, a Gaza.

Sarebbero almeno dieci le persone rimaste uccise nel corso di un attacco israeliano a Gaza City. L’attacco ha interessato il quartiere di Zeitoun, nella parte orientale della città.

La notizia è stata riferita dai media palestinesi ripresi da Haaretz.

L’attacco è avvenuto in una zona in cui si stava svolgendo un mercato.

Secondo fonti mediche citate dall’agenzia di stampa Wafa, invece, sarebbero almeno cinque i civili uccisi nell’attacco aereo di Tel Aviv contro un mercato vicino alla moschea di al-Shamaa nel quartiere di Zeitoun. 

Diffusi dal Ministero della Sanità della Striscia di Gaza il nuovo bollettino con il bilancio dei morti dall’inizio della guerra.

I decessi registrati sono 37.925. Almeno 25 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore, mentre 87.141 è il numero totale di persone ferite nel territorio della Striscia di Gaza dal 7 ottobre.

Le forze di difesa israeliane prendono posizione dopo la critica dell’UNRWA.

L’Idf infatti ha affermato come non abbia alcuna intenzione di evacuare l’ospedale della zona di Khan Younis.

L’UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, ha condannato l’ultimo ordine di evacuazione d’Israele riguardo la zona di Khan Younis.

L’agenzia ha criticato fortemente la scelta di Tel Aviv, dato che 250mila persone dovranno lasciare la città a causa di un nuovo sfollamento forzato.

Molti degli sfollati sono scappati verso ovest, ha riferito la portavoce dell’Unrwa Louise Wateridge.

“Abbiamo visto molte famiglie impacchettare le loro cose e cercare di uscire dall’area”

ha fatto sapere la portavoce, sottolineando  l’impossibilità per molti di loro di recarsi in aree realmente sicure, considerando che gli attacchi possono avvenire ovunque.

Almeno 22 palestinesi sarebbero stati arrestati nelle ultime 24 ore in alcune zone della Cisgiordania occupata.

A riferirlo è l’Autorità per gli Affari dei prigionieri palestinesi, che ha sottolineato come le incursioni israeliane siano aumentate.

Dallo scorso 7 ottobre, scrive sempre l’autorità, più di 9.400 palestinesi sarebbero stati fermati tanto in Cisgiordania quanto nella Gerusalemme Est occupata.

Kamal Kharrazi, consigliere personale della guida suprema iraniana Ali Khamenei, ha lanciato un attacco diretto contro Israele. Per il capo del consiglio per le relazioni estere di Teheran, un’eventuale offensiva di Tel Aviv contro Hezbollah potrebbe scatenare una guerra regionale:

“L’Iran non cerca una guerra su larga scala nella regione ma in caso di qualunque attacco da parte di Israele al Libano difenderà con ogni mezzo gli Hezbollah libanesi. Se Israele lancia un’offensiva in grande stile contro Hezbollah rischia di innescare una guerra regionale”.

Sarebbero 8572 gli studenti palestinesi uccisi nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas il 7 ottobre 2023.

Cento studenti inoltre, scrive l’agenzia di stampa Wafa, avrebbero perso la vita nella Cisgiordania occupata. Allo stesso tempo, circa 350 scuole pubbliche o università sarebbero stati bombardate o vandalizzate.

Due soldati delle forze di difesa israeliane (Idf) sono stati uccisi nella Striscia di Gaza. A riferirlo è Daniel Hagari, portavoce dell’Idf che ha diffuso la notizia tramite il suo profilo X.

Le vittime sono il sergente Nadav Elchanan Knoller e il maggiore Eyal Avnion.

מצורפת הודעת דובר צה”ל בנושא שמותיהם של שני חללי צה״ל אשר הודעה נמסרה למשפחותיהם: https://t.co/6Y2SZGJl86

מצורף קישור לאתר צה”ל, בו מפורסמים ומתעדכנים פרטיהם ותמונותיהם של החללים:https://t.co/gOhLUiE9ad

באירוע בו נפלו רס״ר (מיל׳) נדב אלחנן נולר ז”ל ורס”ן (מיל׳) אייל אבניאון…

— דובר צה״ל דניאל הגרי – Daniel Hagari (@IDFSpokesperson) July 2, 2024

L’esercito israeliano avrebbe bisogno di circa quattro settimane per completare le proprie operazioni militari nella città di Rafah, nella zona sud della Striscia di Gaza.

Ad affermarlo è l’emittente israeliana Channel 12, che cita un rapporto delle forze armate israeliane.

L’Iran metterà in campo tutti i mezzi che ha a disposizione per “sostenere i miliziani di Hezbollah” contro Israele.

A dichiararlo, in una intervista al Financial Times, Kamal Kharazi, consigliere della guida suprema dell’Iran l’Ayatollah Ali Khamenei e capo del Consiglio strategico iraniano per le relazioni internazionali.

Liora Argamani, madre di Noa, uno degli ostaggi salvati da agenti israeliani in un tragico blitz in un campo profughi della Striscia di Gaza, è morta dopo una lunga battaglia contro un tumore al cervello.

Ha potuto esaudire il suo ultimo desiderio, quello di riabbracciare la figlia rapita da Hamas il 7 ottobre.

Secondo l’ospedale di Tel Aviv, citato dal Times of Israel, “ha trascorso i suoi ultimi giorni accanto alla figlia Noa e ai familiari”.

La donna aveva pubblicamente lanciato un appello per il rilascio della figlia, chiedendo di poter vedere Noa prima di morire.

Dopo l’ordine di evacuazione di Israele, la città di Khan Younis è stata scenario di diversi attacchi dalla mattinata di oggi 2 luglio. 

Le vittime sono 8, mentre oltre 30 persone sono rimaste ferite e portate all’ospedale Nasser, come riferito dagli operatori sanitari della Mezzaluna Rossa palestinese e una fonte medica all’interno dell’istituzione sanitaria.

Un giornalista dell’AFP e altri testimoni hanno riferito di numerosi raid israeliani sia nell’area a Sud di Gaza che a Rafah.

Dopo un’offensiva di terra il 27 ottobre nel nord della Striscia di Gaza, l’esercito israeliano si è gradualmente spostato verso sud, ordinando di volta in volta l’evacuazione delle zone da colpire.

Il 7 maggio ha lanciato un’operazione di terra a Rafah, presentata allora come l’ultima fase della guerra contro Hamas, spingendo un milione di palestinesi a fuggire.

Nelle ultime settimane gli scontri si sono nuovamente intensificati in diverse regioni che l’esercito aveva detto di controllare, in particolare nel nord, mentre continuano le operazioni nella città di Rafah.

Nel nord, i soldati israeliani hanno continuato ieri 1 luglio le operazioni a Shujaiya, un quartiere a est di Gaza City.

Stando a quanto affermato dall’Idf, circa 20 terroristi sono stati eliminati con attacchi aerei e molti sono stati uccisi durante i combattimenti.

Secondo le Nazioni Unite, negli ultimi giorni tra le 60mila e le 80mila persone sono scappate dall’est e dal nord-est di Gaza City.

This is Khan Younis now: the israelis are bombing civilian areas, homes, everything that stands, or moves, or breaths, or lives, until they’re dead pic.twitter.com/azCmTlFOvh

— Sarah Wilkinson (@swilkinsonbc) July 1, 2024

L’esercito israeliano ha ordinato un’evacuazione di massa da gran parte di Khan Younis, nel sud di Gaza. Un avviso che fa presagire un nuovo attacco di terra.

“Per la vostra sicurezza, dovete evacuare immediatamente nella zona umanitaria”

ha scritto su X il portavoce dell’esercito Avichay Adraee.

L’ordine riguarda la metà orientale di Khan Younis e una zona a sud-est della Striscia di Gaza.

Già ieri 1 luglio l’IDF aveva fatto sapere di un raid ulla città.

Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha affermato che il nuovo ordine di evacuazione

“dimostra ancora una volta che nessun posto è sicuro a Gaza. È un’altra fermata in questo movimento circolare mortale a cui la popolazione di Gaza deve sottoporsi regolarmente”

ha detto, chiedendo nuovamente un cessate il fuoco. 

The situation in Khan Yunis..

Thousands are fleeing from the area east of Khan Younis, with many literally sleeping on the city's streets, facing one hardship after another.

May God ease their suffering. pic.twitter.com/UgqbS1ZYoV

— Younis Tirawi | يونس (@ytirawi) July 1, 2024