L’allarme è serio. Dal Quirinale si è passati alla Banca d’Italia con video fake che vengono diffusi in rete per veicolare notizie false e crearci un caso intorno. Era successo con il presidente Sergio Mattarella con Ustica, ora è accaduto con il Governatore di Bankitalia Fabio Panetta. A dare l’allerta è stata la stessa Bankitalia con una nota ufficiale uscita da Palazzo Koch. E se arriva direttamente dall’ufficio del numero uno di Bankitalia, allora il problema è serio e più che preoccupante.

E’ la stessa Bankitalia che in tarda serata è costretta a uscire con una nota nella quale specifica che “continuano a essere diffusi in rete video, realizzati con tecniche di deepfake, che in maniera artificiosa riproducono l’immagine e la voce del Governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta al fine di veicolare e rendere credibili messaggi non veritieri con intenti fraudolenti“. La comunicazione arrivata direttamente da Palazzo Koch e non c’è tanto da scherzarci sopra.

L’allerta, dopo il Quirinale adesso Bankitalia, le fake news stanno diventando un problema serio

Si tratta di video e notizie che si fanno passare per informazioni che arrivano da Palazzo Koch con la voce e l’immagine di Fabio Panetta, ma che non sono mai stati effettuati dal diretto interessato, né tanto meno autorizzati, ma girano sul web come se fossero veri. Era già successo un mese fa circa, il 22 maggio scorso, anche lì con una nota ufficiale dove si specificava che “nessuno di questi video è stato autorizzato dalla Banca d’Italia. Pertanto, nel caso si visualizzino tali contenuti si ricorda di: diffidare dal messaggio; non dare seguito alle eventuali richieste avanzate nei video; evitare di condividerli per non contribuire ad aumentarne la diffusione“.

Ma che sta succedendo? Di sicuro qualcosa che non ha nulla a che vedere con scherzi o altro, anche perché, prima di Bankitalia il 22 maggio, meno di ventiquattrore fa era toccato al Quirinale che è dovuto intervenire per bloccare le fake news che stavano circolando sul web in merito ad alcune affermazione che avrebbe fatto il presidente della Repubblica sul segreto di Stato che non poteva essere diffuso sulla vicenda di Ustica. E a far circolare e condividere il video e le notizie in questione era stato l’influencer Matteo Gracis, in un post su Facebook, poi ricondiviso da tanti altri utenti, fino a diventare virale e soprattutto a diventare un problema.

Il Quirinale è dovuto intervenire per bloccare ogni cosa e, anche in questo caso, con una nota ufficiale: “In riferimento ai post pubblicati sui social riguardanti una presunta apposizione del segreto di Stato sulle vicende di Ustica da parte del presidente della Repubblica la notizia è palesemente falsa. Il presidente della Repubblica non ha alcuna competenza sul segreto di Stato. Mattarella non ha mai pronunciato le parole che gli vengono attribuite. È ignobile e vergognoso far circolare sul web tali menzogne. Il contenuto dei post e dei relativi commenti sono stati segnalati alle autorità competenti per accertare se sussistano estremi di reato“, aveva scritto una nota stampa ufficiale direttamente dal Quirinale. Adesso di nuovo Bankitalia. La polizia postale sta prendendo tutto questo con grande serietà e sta indagando.