Dopo uno stop di 3 settimane, la MotoGP finalmente è tornata ad emozionare gli appassionati, ripartendo da Assen, in Olanda. Si ricomincia proprio da lì, dove si era lasciato con il Mugello. E’ ancora una volta Pecco Bagnaia il protagonista indiscusso del weekend, che con una prestazione perfetta sale sul gradino più alto del podio. Dietro di lui Martin, che gli darà filo da torcere fino alla fine e al terzo posto Bastianini, autore di una grande rimonta. Per commentare i risultati della gara di MotoGP di Assen e la vittoria di Bagnaia, Michele Pirro, ex pilota e attuale collaudtaore Ducati, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

MotoGP Assen, vince Bagnaia: Pirro a Tag24

Bagnaia chiude con la vittoria di Assen un weekend perfetto. Nessuna sbavatura per il pilota Ducati, al comando dall’inizio alla fine. Pecco domina e vola, più in alto di chiunque altro. “E’ di un altro livello. Nessuna scusa, anche oggi è stato il più forte. E si che giravamo un secondo più veloce dell’anno scorso”, ha commentato Martin, che ha chiuso al secondo posto e che ha provato a riprenderlo fino alla fine. La Ducati in Olanda fa doppietta, con l’ennesima rimonta straordinaria di Bastianini, che chiu terzo. Ottima gara anche di Di Giannantonio (quarto, complice la penalizzazione data a Marquez), sempre più in forma, male invece Bezzecchi, per quel che riguarda il team Gresini. Per commentare i risultati della gara di MotoGP di Assen e l’ennesima vittoria di Bagnaia, Michele Pirro, ex pilota e attuale collaudtaore Ducati, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Prestazione perfetta per Pecco Bagnaia, che resta ufficialmente l’uomo da battere?

“Non siamo ancora a metà campionato e probabilmente è presto per parlare, ma i valori in campo sono quelli già visti lo scorso anno. Quando Bagnaia è in forma, è un martello. Ad Assen è stato la perfezione, da manuale del motociclismo. In questo momento lui e Martin stanno facendo la differenza, ma è ancora troppo presto. Non bisogna abbassare la guardia, ma quando Pecco guida così è davvero incredibile”.

Come lo scorso anno quindi ti aspetti questa lotta a due fino alla fine?

“Sì, assolutamente. Veniamo da piste come il Mugello o Assen, in cui Pecco ha fatto la differenza. Ce ne saranno delle altre in cui si potranno invece avvicinare anche gli altri, ma lui può essere sempre competitivo. Le gare poi vanno corse tutte perché le incognite sono tante. Sono convinto però che sia lui che Martin, che anche ieri ha provato a metterlo in difficoltà spingendo molto, se la giocheranno fino alla fine”.

Da parte di Marquez ti aspettavi qualcosa in più, in questa stagione?

“Marquez è sempre Marquez ed è difficile valutarlo adesso. Ha avuto delle difficoltà e già fare quel che sta facendo, non era certo scontato. Per tornare a determinati livelli serve fiducia e dovrebbe conoscere meglio il mezzo. A differenza di altri piloti Ducati, è quello che ha meno km. Nonostante tutto credo che potrà dire la sua fino alla fine, anche se per ora gli mancano velocità e un po’ di esplosività. Il merito di Ducati è quello di aver ritrovato un campione. Sarebbe follia pensare che lui possa dare mezzo secondo gli altri, perché il livello di Bagnaia, Martin e Bastianini è molto alto. Queste moto le guido e ti assicuro che stanno facendo un campionato straordinario. Marquez potrà continuare a giocarsi le gare, come ha sempre fatto, ma non vince più a mani basse. In questo momento la differenza la stanno facendo i piloti”.

A proposito di conoscenza del mezzo, doveva essere l’anno di conferma da parte di Bezzecchi che invece sta incontrando tante difficoltà. Cosa succede?

“Succede che in una MotoGP così competitiva, quando non riesci a fare le manovre a cui sei abituato, perdi fiducia e fai qualche scivolata che ti condiziona. Bastano due o tre decimi per essere completamente tagliati fuori e lui sta facendo fatica. Purtroppo può succedere, ma non si può far altro che guardare avanti. Lui ha scelto di fare un’altra strada in futuro, con Aprilia, ma adesso siamo a meno di metà stagione e deve concentrarsi soltanto su quel che resta per fare bene e tornare ad ottimi livelli”.

Dall’altra parte invece, Di Giannantonio resta la sorpresa e si sta confermando. Continua il suo percorso di crescita?

“Diggia ha ripreso da dove aveva lasciato lo scorso anno, con una moto più evoluta di quella che era abituato ad utilizzare. Rispetto a Bezzecchi si è trovato subito bene e ha tenuto le performance molto alte. Questo gli permette di essere costantemente nella top ten e anche domenica ha fatto un’ottima gara, lottando a ridosso del podio. Bezzecchi sembra perso e Di Giannantonio si è ritrovato. Praticamente nel giro di un anno si sono capovolte le cose, ma anche questo fa parte dello sport.”.

Oltre ai piloti già citati, ci sono anche Bastianini e Morbidelli che stanno facendo molto bene. Che momento è per gli italiani?

“Negli ultimi anni abbiamo vinto e siamo cresciuti tantissimo. Bastianini, Bezzecchi, anche Diggia è riuscito a vincere una gara, tutti sono arrivati ad ottimi livelli. Gli italiani sono in forma, ma quel che mi preoccupa è che dietro non vedo un grosso vivaio. Soffriamo un po’ nelle categorie minori e di conseguenza per il futuro. Nel presente immediato però possiamo ancora dire la nostra e siamo molto competitivi e vincenti. Sotto invece stiamo facendo fatica e non si vede mai un podio, questa è una cosa triste”.