La bioplastica compostabile, prodotta con materie prime biologiche come mais, grano, oli vegetali e biomasse, oltre che da materiali fossili come il petrolio, è una soluzione efficace per ridurre l’inquinamento ambientale causato dai rifiuti plastici.
Inoltre, la bioplastica migliora la qualità del compost e riduce l’uso di fertilizzanti chimici, offrendo un importante contributo all’agricoltura.
La collaborazione tra Novamont S.p.A., azienda chimica italiana fondata nel 1990 con sede legale a Novara e polo produttivo a Terni, leader nel settore delle bioplastiche compostabili, e Bayer CropScience, promotrice d’innovazione e sostenibilità ambientale nell’agricoltura, ha condotto a una scoperta rivoluzionaria.
La bioplastica compostabile Mater-Bi, sviluppata da Novamont, è una vera innovazione nel settore agricolo.
Utilizzata per la produzione di lacci e spaghi impiegati nelle attività agricole, non solo ottimizza l’efficienza delle operazioni, ma trasforma anche i rifiuti agricoli in nuove materie prime.
Questa tecnologia promuove un ciclo di vita circolare e sostenibile, valorizzando gli scarti agricoli attraverso la produzione di concime biologico.
La partnership tra le due società ha permesso di sviluppare un metodo innovativo per trasformare gli scarti agricoli in concime biologico.
Lo studio condotto nelle serre spagnole di Bayer CropScience a El Ejido ha dimostrato che i dispositivi biodegradabili e compostabili in Mater-Bi rappresentano una valida alternativa alle plastiche tradizionali, garantendo resistenza e flessibilità anche in condizioni climatiche estreme.
Grazie a queste soluzioni efficienti e innovative, è possibile migliorare la sostenibilità dell’agricoltura intensiva, promuovendo al contempo l’innovazione tecnologica e l’adozione di pratiche agricole più ecosostenibili che permettono di ridurre l’inquinamento ambientale.
Master-Bi: la bioplastica compostabile per l’agricoltura sostenibile
L’utilizzo di spaghi e clip, realizzati con la bioplastica compostabile Mater-Bi prodotta da Novamont, nelle coltivazioni di pomodoro, cetriolo, peperone e melone rappresenta un passo efficace per ridurre la quantità di rifiuti generati dall’agricoltura intensiva.
La sperimentazione su una superficie coltivata di oltre ottanta ettari a El Ejido, nella comunità autonoma dell’Andalusia, in Spagna, ha confermato la straordinaria affidabilità e robustezza dei dispositivi biodegradabili in bioplastica compostabile Mater-Bi.
Questi materiali hanno dimostrato una resistenza eccezionale durante tutto il ciclo di coltivazione, mantenendo prestazioni ottimali anche in condizioni climatiche estreme.
Tale successo non solo evidenzia il potenziale della plastica green Mater-Bi nel migliorare la sostenibilità agricola, ma anche nel ridurre significativamente l’impatto ambientale dalla gestione dei rifiuti plastici nell’agricoltura intensiva.
El Ejido, noto per il suo vasto utilizzo di serre che gli hanno valso il soprannome di “mare di plastica”, è stato scelto come un contesto ideale per testare queste soluzioni innovative.
I dispositivi realizzati con la plastica ecologica Mater-Bi non solo si sono dimostrati molto flessibili nei vari utilizzi tipici dell’agricoltura, ma hanno anche rivoluzionato la gestione dei rifiuti agricoli.
La loro versatilità ha permesso di ottimizzare le operazioni di legatura delle piante ai sostegni. Inoltre, essendo compostabili, ha semplificato lo smaltimento e ridotto l’impatto ambientale dell’attività agricola.
Efficienza e sostenibilità: le caratteristiche di un materiale compostabile
I dispositivi in bioplastica compostabile Mater-Bi, grazie al basso impatto ambientale, sono stati raccolti e trattati con successo presso l’impianto SACh – Servicios Ambientales Las Chozas, specializzato nel trattamento dei residui agricoli.
Questo processo ha trasformato i dispositivi da rifiuti in fertilizzante biologico di alta qualità, evidenziando ulteriormente il loro contributo alla sostenibilità agricola e ambientale.
Per gli agricoltori, questa soluzione consente di semplificare la gestione dei materiali, eliminando la necessità di separare i residui plastici dai resti vegetali e riducendo al minimo il rischio di contaminazione del terreno con plastica residua.
Inoltre, i nuovi dispositivi in bioplastica compostabile hanno ottenuto la certificazione ISO 14067:2018 per l’impronta di carbonio, confermando il loro impatto positivo sull’ambiente.
La bioplastica compostabile Mater-Bi rappresenta il frutto di oltre trenta anni di ricerca e innovazione da parte di Novamont, impegnata nel promuovere una filiera europea integrata e sempre più sostenibile.
Il costante impegno nel riciclo, nell’economia circolare e nell’efficienza nella gestione delle risorse rinnovabili evidenzia il ruolo cruciale della bioplastica compostabile nel realizzare ambiziosi obiettivi di sostenibilità nel settore agricolo.
Questa tecnologia oltre a promuove la riduzione dell’impatto ambientale attraverso il ciclo di vita dei materiali, supporta anche pratiche agricole più efficienti e rispettose dell’ambiente, rappresentando una soluzione innovativa per affrontare le sfide attuali e future dell’agricoltura sostenibile.
I vantaggi della bioplastica per l’agricoltura intensiva
La bioplastica compostabile ha un ruolo fondamentale nella transizione verso un’economia circolare e sostenibile.
Prodotta utilizzando materie prime biologiche come mais, grano e oli vegetali, questa innovativa soluzione non solo contribuisce significativamente alla riduzione dell’inquinamento causato dai rifiuti plastici, ma migliora anche la qualità del suolo e promuove pratiche agricole più ecocompatibili.
Novamont, leader nel settore delle bioplastiche compostabili, ha collaborato con Bayer CropScience per sviluppare tecnologie avanzate che trasformano gli scarti agricoli in risorse preziose, come il concime biologico.
Quest’approccio non solo riduce la dipendenza dai fertilizzanti chimici, ma supporta anche un ciclo di vita completo, in cui i prodotti compostabili in Mater-Bi trovano applicazione nei settori agricoli più esigenti, dimostrando resistenza e affidabilità anche in condizioni climatiche estreme.
La ricerca condotta nelle serre di Bayer CropScience ha confermato che questi materiali biodegradabili mantengono le loro caratteristiche essenziali, offrendo una valida alternativa alle plastiche tradizionali senza compromettere la qualità e l’efficacia delle operazioni agricole.
Grazie a questa partnership innovativa, l’agricoltura intensiva può avanzare verso una maggiore sostenibilità, abbracciando tecnologie che non solo mitigano l’impatto ambientale, ma che promuovono anche un uso più responsabile delle risorse naturali, preparando il terreno per un futuro agricolo più resiliente e fertile.