Chi sono gli otto eletti all’europarlamento in quota Lega? Chi sono gli otto italiani che potrebbero entrare a far parte dei nuovi Patrioti, il gruppo di estrema destra battezzato ieri, domenica 30 giugno, a Vienna dall’ungherese Viktor Orban, l’austriaco Herbert Kickl e il ceco Andrej Babis? Il Carroccio ha ufficializzato questa rosa: Silvia Sardone, Isabella Tovaglieri, Anna Maria Cisint, Paolo Borchia, Roberto Vannacci, Susanna Ceccardi, Aldo Patriciello e Raffaele Stancanelli. Il Generale Roberto Vannacci, presentato da Matteo Salvini in tutte le circoscrizioni, ha optato per essere eletto nel Nord Ovest, dove con 186.966 preferenze ha ottenuto il suo migliore risultato. E’ una scelta che danneggia l’europarlamentare uscente della Lega Angelo Ciocca. Ma il segretario del Carroccio ha fatto subito chiarito che quest’ultimo, da oggi in poi, sarà chiamato a lavorare direttamente al suo fianco.
Elezioni Europee 2024: chi sono gli eletti della Lega, perché Vannacci ha optato per il collegio del Nord Ovest
Un comunicato del segretario della Lega Matteo Salvini ha spiegato il motivo per il quale il Generale Vannacci ha optato per il collegio del Nord Ovest togliendo il posto ad Angelo Ciocca, uno degli eurodeputati uscenti della Lega:
“Ringrazio il Generale Vannacci per una scelta che permette alla Lega di avere una rappresentanza territoriale equilibrata in tutto il Paese. Sono sicuro che Roberto darà un contributo sempre più prezioso in una fase storica e internazionale che ci vedrà protagonisti”
Poi, il vicepremier nonché ministro delle infrastrutture si è soffermato su Ciocca:
“Stamattina ho incontrato Angelo Ciocca, uomo che ha la mia piena stima e fiducia, e che da ora in avanti lavorerà direttamente al mio fianco”
Angelo Ciocca è risultato il quarto leghista più votato nel Nord Ovest. Per questo l’opzione effettuata da Vannacci non gli consente la rielezione a Bruxelles e Strasburgo.
La reazione di Ciocca alla notizia dell’esclusione
Ma come l’ha presa Angelo Ciocca la notizia che era stato fatto fuori dalla scelta di Salvini e Vannacci? Bisogna dire, con una certa sportività. Lui che sognava di sventolare il cartellino rosso in faccia a Ursula von der Leyen e che ora rischia di ritrovarsela presidente della Commissione con il suo partito, assieme agli altri di estrema destra, relegato all’opposizione nelle istituzioni europee, rimane a casa, ma non si sente sconfitto. In un post pubblicato oggi, primo luglio 2024, sui social, l’ha messa così:
“Cari amici,
grazie alla LEGA, a chi l’ha creata, a chi l’ha guidata e a chi la guida. Un ringraziamento speciale va a tutti voi, tantissimi, militanti e sostenitori, che in questi anni mi avete sostenuto e dimostrato grande affetto, credendo insieme a me nelle battaglie e nella possibilità di cambiare le tante cose che non vanno. Il vostro supporto è stato per me una fonte inesauribile di ispirazione e forza. Alle poche persone che, provano sentimenti meno nobili nei miei confronti, auguro di credere nel lavoro, quello serio e vero e di trovare soddisfazione nei traguardi raggiunti. Anche se non continuerò la mia appassionata attività al Parlamento Europeo, sappiate che non tradirò il vostro sostegno e continuerò quotidianamente le nostre battaglie e a credere nella possibilità di cambiare ciò che non va, per un futuro migliore per tutti noi e per i nostri figli. “Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni”. Grazie di cuore a tutti. Mai Mulà”
Il nuovo ruolo politico di Ciocca
Ma quale sarà il ruolo politico che Matteo Salvini affiderà ad Angelo Ciocca? In vista del congresso del Carroccio, che dovrebbe celebrarsi dopo l’estate, Ciocca potrebbe essere uno degli uomini di fiducia del Capitano per rinsaldare le redini di un partito che, soprattutto al Nord, spesso e volentieri, dal fondatore Umberto Bossi in giù, non ha nascosto dei mal di pancia proprio per la sterzata verso l’estrema destra che gli ha voluto imprimere Salvini. Un’altra opzione, invece, vedrebbe l’ex europarlamentare di Pavia impegnato direttamente presso il Ministero delle infrastrutture, anche lì con un incarico di fiducia.