Ci sono tantissime infezioni da lenti a contatto, ma tutti si chiedono se in estate aumentano oppure no: scopriamolo insieme.

A quali infezioni da lenti a contatto fare attenzione?

Le lenti a contatto sono realizzate con materiali plastici avanzati e vengono progettate per adattarsi alla superficie curva dell’occhio. Esse possono essere morbide o rigide, a seconda delle necessità visive del paziente e delle prescrizioni dell’oculista. Le lenti morbide sono generalmente più confortevoli da indossare, mentre le lenti rigide offrono una visione più nitida in alcuni casi di disturbi visivi specifici. E quali sono le infezioni da lenti a contatto che possono emergere?

Le infezioni oculari associate alle lenti a contatto possono variare da lievi irritazioni a condizioni più serie che richiedono un trattamento medico immediato. Le più comuni includono:

  • Congiuntivite batterica: Un’infiammazione dell’occhio causata da batteri che possono proliferare sulle lenti a contatto se non vengono pulite correttamente.
  • Congiuntivite virale: Spesso causata da virus come quello responsabile del raffreddore o dell’influenza, può anche essere trasmessa attraverso il contatto con le lenti oculari.
  • Congiuntivite fungina: Più rara ma potenzialmente seria, questa infezione è causata da funghi che possono contaminare le lenti a contatto.
  • Cheratite microbica: Un’infezione corneale che può essere causata da batteri, virus o funghi, spesso associata a un uso prolungato o non igienico delle lenti a contatto.

Aumento delle infezioni da lenti a contatto in estate

In estate, i problemi con le lenti a contatto possono aumentare per diversi motivi. Le alte temperature e l’umidità favoriscono la crescita batterica e fungina, aumentando il rischio di contaminazione delle lenti. Inoltre, molte persone tendono a frequentare piscine, laghi o spiagge durante l’estate, luoghi dove è più facile entrare in contatto con acqua contaminata da batteri che possono infettare gli occhi.

Inoltre, l’aumento delle attività all’aperto può portare a una maggiore esposizione a polvere, polline e altri allergeni che possono irritare gli occhi e aumentare il rischio di infezioni.

Cosa fare in caso di infezioni da lenti a contatto

Se si sospetta un’infezione è importante agire prontamente per evitare complicazioni più serie. Ecco cosa fare:

  • Interrompere l’uso delle lenti a contatto: Rimuovere immediatamente le lenti a contatto dall’occhio infetto per prevenire ulteriori danni.
  • Consultare un medico: Rivolgersi a un oculista o a un medico specializzato in malattie degli occhi per una diagnosi precisa e un trattamento appropriato.
  • Non autoprescriversi farmaci: Evitare di utilizzare colliri o antibiotici senza la supervisione di un medico, poiché potrebbero peggiorare la condizione.
  • Igiene rigorosa: Pulire e sterilizzare le lenti a contatto secondo le indicazioni del produttore e del medico. Questo include l’uso di soluzioni disinfettanti e la sostituzione regolare delle lenti.

Quando è grave?

Può diventare grave se non trattata correttamente o se trascurata. Segni di gravi complicazioni includono dolore oculare severo, diminuzione della vista, sensibilità alla luce e secrezioni anomale dall’occhio. In questi casi, è essenziale cercare assistenza medica immediata per prevenire danni permanenti alla vista.

A chi rivolgersi e cure consigliate dal medico

È consigliabile rivolgersi a un oculista o a un medico esperto in oftalmologia. Il medico può prescrivere trattamenti appropriati come colliri antibiotici, antivirali o antifungini, a seconda del tipo e della gravità dell’infezione. È importante seguire attentamente le indicazioni del medico e completare il ciclo di trattamento per garantire una guarigione completa.

In alcuni casi, potrebbe essere necessario interrompere temporaneamente l’uso per consentire agli occhi di guarire completamente. Il medico potrebbe anche raccomandare un cambio di tipo di lente o di regime di cura per ridurre il rischio di future infezioni.

Vi ricordiamo che tutte queste sono informazioni di carattere generico. Il consiglio è di rivolgersi ad un professionista medico del settore per una valutazione attenta e personalizzata.