I risultati delle elezioni in Francia agitano la politica italiana, con reazioni che attraversano tutto l’arco parlamentare, alternando sogni di riscatto e pretese di ‘bon ton’ istituzionale. E così, se dal centrosinistra si esalta il risultato del Fronte popolare che ha visto la coalizione delle forze di sinistra in opposizione all’estrema destra, dal governo si predica la calma, con Giovanni Donzelli di Fratelli d’Italia che assicura sulla capacità di Giorgia Meloni di dialogare con tutti.

Opinioni che oggi, 1 luglio 2024, fotografano le due direzioni – totalmente dissonanti – prese dalla politica europea nelle sue considerazioni sul voto francese, raccolte dagli inviati di TAG24 Lorenzo Brancati e Michele Lilla.

Risultati elezioni in Francia, le reazioni del centrosinistra, Zingaretti (Pd): “Si afferma il dovere dell’alternativa alla destra”

Nicola Zingaretti, del Partito democratico, individua immediatamente un parallelismo tra quanto avvenuto in Francia e ciò che si cerca di fare in Italia tra le forze progressiste.

Oltre all’affermazione, prevista, del Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella, il deputato dem sottolinea quella che definisce la risposta “di uno spirito repubblicano a difesa delle istituzioni contro l’estrema destra“, manifestata con forza dal voto francese.

“Si riconferma una grande esigenza delle forze di sinistra in tutta Europa di unirsi intorno a un progetto che ridia speranza alle persone. Questa è la grande sfida francese che stiamo cercando di perseguire anche in Italia: il dovere dell’alternativa al governo della destra di Giorgia Meloni“.

Un posizionamento che Zingaretti vede porsi anche come argine alle spinte antieuropeiste che caratterizzano, ricorda, l’identità stessa del partito della Le Pen.

In questo senso, dunque, per l’ex presidente della Regione Lazio la partita è “ancora tutta da giocare nel secondo turno del prossimo weekend.

Silvestri (M5S) mette in guardia dal fare alleanze “se non si condividono le politiche da attuare”

Sulla stessa linea del deputato Pd si colloca il senatore del Movimento 5 Stelle Ettore Licheri, che guarda con grande interesse ciò che accade Oltralpe.

Più prudente e attento alle dinamiche della ‘realpolitik’ sembra, invece, il Pentastellato Francesco Silvestri che, pur evidenziando un cambiamento degli equilibri, in Francia e non solo, sottolinea come i dibattiti sulle forze politiche e i loro posizionamenti debbano essere valutati alla prova dei fatti concreti, in Francia come nel più generale contesto europeo.

In questo senso, anche la sua posizione sul fronte compatto della sinistra è piuttosto tiepida, insistendo sulla ricerca di un rapporto più onesto e sincero tra elettori ed eletti:

“Raramente consiglio di fare alleanze con persone di cui non condivido lo spirito e le politiche. Anzi, credo che più i partiti politici recupereranno autenticità, più potranno far arretrare la disaffezione degli elettori”.

Elezioni Francia, le reazioni del centrodestra ai risultati, Donzelli (FdI): “Meloni saprà dialogare con tutti”

Diverso, ovviamente, il tenore delle dichiarazioni da parte degli esponenti di centrodestra, nel quale predomina la linea istituzional-governativa di supporto all’azione della presidente Meloni.

E così Giovanni Donzelli si limita ad accettare quello che voteranno i cittadini francesi, garantendo il rispetto dovuto per le loro decisioni. Quel che più preme all’esponente di Fratelli d’Italia è sottolineare la forza della presidente del Consiglio in politica estera, capace di interloquire con chiunque, anche con chi ha orientamenti politici diversi.

“All’Italia conviene che sia forte l’Italia. Per fortuna abbiamo finalmente un presidente del Consiglio che in Europa sta difendendo gli interessi nazionali con determinazione e ha solo questo come unico faro. Le altre nazioni hanno i loro governi e, qualsiasi sia il loro colore politico, ci si confronta”.

Dello stesso tenore le parole di Maurizio Gasparri di Forza Italia, che esalta la “fortuna” dell’Italia, con un governo forte grazie a una maggioranza stabile.

Il senatore azzurro, però, non perde l’occasione per lanciare una ‘frecciata’ agli avversari del Fronte popolare, accusati di antisemitismo:

“A me preoccupa l’ipotesi diversa da quella che molti temono (la vittoria della destra, n.d.r.) perché, nella composizione della sinistra ci sono anche gruppi antisemiti“.

Zingaretti