L’instabilità politica in Francia e in Europa rischia di ‘trascinare l’Italia in una crisi finanziaria’ che bisogna fare di tutto per evitare e prevenire per scongiurare il collasso del sistema Italia. E’ l’analisi del leader di Azione, Carlo Calenda, all’indomani degli esiti del primo turno delle elezioni legislative oltralpe. L’ex ministro dello Sviluppo Economico in un post sui suoi canali social ha evidenziato le possibili ripercussioni sul piano economico dell’instabilità emersa dalle urne in Francia come in Europa.

Calenda lancia l’allarme di un possibile collasso del sistema e dà dei consigli alla premier Giorgia Meloni che dopo le posizioni assunte all’ultimo Consiglio EU risulterebbe sempre più isolata in Europa e con lei l’Italia.

Calenda a Meloni: “Basta riforme inutili e una legge di bilancio seria”

Secondo il leader di Azione, rimasto fuori dall’Europarlamento alle Elezioni Europee dello scorso 8 e 9 giugno, la Presidente del Consiglio italiana dovrebbe lavorare per tenere l’Italia ‘in sicurezza’ da possibili ‘crisi finanziarie’ risultato del quadro di instabilità politica delineata dalle elezioni in Europa e in Francia.

“L’unica cosa di cui dovremmo occuparci è come tenere l’Italia in sicurezza nei prossimi mesi. Ciò che il Governo Meloni dovrebbe fare è fermare le riforme inutili e dannose che spaccano il paese e lo distraggono dai problemi reali. Assumere una postura in Europa e in Italia responsabile. Fare una legge di bilancio seria e rigorosa”.

Scrive su X Carlo Calenda che lancia l’allarme sul possibile collasso del sistema e sulla necessità di prevenirlo.

Calenda “Prevenire rischio di una crisi finanziaria dovuta a instabilità politica”

Il leader di Azione sottolinea ancora nel suo post come la linea che il suo partito intende seguire in Parlamento nei prossimi mesi è proprio quella di prevenire e gestire il rischio di un collasso del sistema del walfare e delle istituzioni repubblicane.

“Forse dovremmo renderci tutti conto che il rischio di collasso del sistema è enorme. Forse dovremmo parlare solo di come prevenirlo e gestirlo. Forse dovremmo deporre le armi e cercare di proteggere ciò che rimane del welfare state e delle istituzioni repubblicane. Per quanto controcorrente e difficile, questa è la linea che Azione seguirà”.