A partire dal 2027, il codice a barre dei prodotti venduti nei supermercati potrebbe essere sostituito dal QR Code. Sono già 22 le aziende firmatarie di una dichiarazione che punta all’eliminazione del codice a barre, per utilizzare il QR Code GS1.
In realtà, si tratta di un cambiamento già in corso in 48 Paesi del mondo, con l’obiettivo di far accedere il cliente a molte più informazioni, caratteristica concessa appunto dal codice QR.
Vediamo, quindi, cosa può cambiare nei supermercati e perché si dovrà dare l’addio al codice a barre.
Dal codice a barra al QR Code nei supermercati
A cinquant’anni dalla sua introduzione nei supermercati, il codice a barra sembra essere destinato a passare le redini al QR Code. Introdotto nel 1974, il codice a barre ha avuto una lunga carriera e, con la continua corsa per stare al passo con i tempi, presto potrebbe essere sostituito dal codice QR. È stato utilizzato per la prima volta per vendere un pacco di gomme da masticare in un supermercato dell’Ohio.
22 aziende leader mondiali del consumo si sono accordate per il progetto “Sunrise 2027” e hanno firmato una dichiarazione congiunta per richiedere l’adozione, entro il prossimo triennio, dei nuovissimi codici. Si tratta proprio del codice QR standard GS1 che, in realtà, conosciamo già molto bene e che, presto, potrebbe essere utilizzati su una gamma decisamente più vasta di prodotti. La sperimentazione è già iniziata in 48 Paesi che rappresentano l’88% del Pil mondiale.
Perché si vuole passare al QR Code nei supermercati
Entro il 2027, il codice a barre dei prodotti commerciali sarà sostituito dal QR code. Cosa cambia per i consumatori? I codici QR contengono molte più informazioni utili sui prodotti, oltre che renderli facilmente accessibili tramite smartphone. Si tratta di un aspetto che potrebbe rivoluzionare l’esperienza di acquisto dei consumatori.
Soprattutto nel periodo storico in cui ci troviamo, con una sempre crescente attenzione verso ciò che si acquista, i consumatori hanno la possibilità di avere informazioni precise e complete sulla provenienza di un prodotto, i suoi componenti, l’impronta di carbonio e le indicazioni sul riciclo o il riutilizzo degli imballaggi.
Inoltre, i codici QR avranno altro tipo di informazioni e anche consigli sulle allergie. Dal punto di vista degli esercenti, invece, si potrebbe consentire di vendere i prodotti prossimi alla scadenza a prezzi ridotti, con conseguente riduzione degli sprechi alimentari.
Cambia, quindi, il modo stesso di fare acquisti, con la tracciabilità dei prodotti resa istantanea e a portata di smartphone.
Quali sono i vantaggi del codice QR
Quali sono, in termini pratici, i vantaggi del QR code? Inoltre, il passaggio è davvero necessario? Prima di tutto, parliamo di un processo necessario per stare al passo con i tempi. Stiamo vivendo in un’era sempre più connessa e interconnessa, che permette in pochi e semplici gesti di sapere tutto in tempo reale.
Il passaggio dal codice a barre al QR code va proprio in questa direzione. Utilizzando la fotocamera del proprio cellulare e inquadrare il codice permette ai consumatori di avere informazioni più dettagliate sul prodotto da acquistare.
Passando al lato pratico, ecco i tre principali vantaggi del codice QR:
- Effettuare scelte consapevoli e smart: il codice permette alle informazioni di superare il limite dello spazio disponibile sul packaging dei prodotti e migliorare l’esperienza del consumatore;
- Comunicare la sostenibilità: sono disponibili molte più informazioni come la provenienza di un prodotto, i suoi componenti, l’impronta di carbonio e indicazioni sul riciclo o il riutilizzo degli imballaggi;
- Maggiore sicurezza alimentare: oltre a dare indicazioni su salute e nutrizione, forniranno informazioni normative, consigli dettagliati su allergie e date di scadenza.
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