La terza tappa del Tour de France 2024 da Piacenza a Torino rappresenta la prima grande occasione per i velocisti. È l’ultima tappa interamente italiana del Grand Départ e, con i suoi 230,8 chilometri, la più lunga di questa edizione. Nonostante la lunghezza e le fatiche delle prime due frazioni, il percorso relativamente pianeggiante tra Piacenza e Torino è ideale per un arrivo in volata. Attraversando tre regioni e i pittoreschi paesaggi delle Langhe e del Monferrato, la tappa culmina in un finale lineare a Torino, perfetto per i velocisti.

Tour de France 2024, a Torino un arrivo per velocisti

La giornata inizia con il trasferimento alle 11:15, seguito dalla partenza ufficiale alle 11:35. L’arrivo è previsto tra le 16:57 e le 17:30. Il percorso si snoda attraverso diversi paesaggi, iniziando con 65 chilometri pianeggianti da Piacenza, passando per le province di Pavia e Alessandria. La prima difficoltà sarà il GPM di Tortona, dedicato a Fausto Coppi (1,1 km al 6,3%).

Percorso e salite

Dopo Tortona, i corridori affrontano un traguardo volante ad Alessandria, seguito da un tratto più ondulato attraverso Monferrato e Langhe. Ai -75 km dalla conclusione, si trova la Côte de Barbaresco (1,5 km al 6,5%), seguita dalla Côte de Sommariva Perno (3,1 km al 4,6%) a -25 km. Dopo una breve discesa, l’avvicinamento a Torino avviene da sud, attraverso Carmagnola, Carignano, Vinovo e Stupinigi. L’ultimo tratto è un lungo rettilineo di 7 km che porta alla flamme rouge e poi, dopo due curve a gomito, al rettilineo finale di Corso Galileo Ferraris.

I favoriti

Questa tappa rappresenta un’opportunità perfetta per i velocisti dopo due giorni impegnativi. Tra i favoriti c’è Jasper Philipsen, che ha dominato la scorsa stagione e arriva con un team forte. Anche Arnaud De Lie (Lotto Dstny) e Mads Pedersen (Lidl-Trek) sono pronti a competere. De Lie, al suo debutto alla Grande Boucle, non ha paura di affrontare nuove sfide, mentre Pedersen ha già dimostrato ottima forma nella prima giornata.

Torino attende il Tour de France 2024

Tra i velocisti puri, Sam Bennett (Decathlon-Ag2r La Mondiale), Dylan Groenewegen (Team Jayco-AlUla), Arnaud Démare (Arkéa-B&B Hotels), e Fabio Jakobsen (Team dsm-firmenich PostNL) puntano su questa tappa, nonostante abbiano ancora da ritrovare la loro migliore forma. Mark Cavendish, con il supporto della sua squadra Astana Qazaqstan, è determinato a ottenere la vittoria numero 35 che lo consacrerebbe ulteriormente nella storia del Tour.

Pascal Ackermann (Israel-Premier Tech), Fernando Gaviria (Movistar), Phil Bauhaus (Bahrain-Victorious), Danny Van Poppel (Bora-hansgrohe), e Wout Van Aert (Visma-Lease a Bike) sono tra quelli senza un treno specifico ma abili nel destreggiarsi nelle fasi finali. Gerben Thijssen e Biniam Girmay, capitani della Intermarché-Wanty, rappresentano due carte molto interessanti con Thijssen più adatto agli sprint puri e Girmay alle giornate più impegnative.

Luca Mozzato e Amaury Capiot (Arkéa-B&B Hotels), Cees Bol (Astana Qazaqstan), Søren Wærenskjold (Uno-X Mobility), e Michael Matthews (Team Jayco AlUla) potrebbero emergere come alternative tattiche. Anche Axel Zingle (Decathlon Ag2r La Mondiale), Alex Aranburu (Movistar), Marijn Van Den Berg (EF Education-EasyPost), e Bryan Coquard (Cofidis) potrebbero sfruttare situazioni impreviste per sorprendere i rivali.