L’Albania piange uno dei suoi più importanti scrittori, Ismail Kadaré. Lo scrittore è morto all’età di 88 anni e sono stati inutili i tentativi da parte dei medici di salvarlo.

Candidato per 15 volte al premio Nobel per la letteratura, Kadaré aveva pubblicato molte opere (poesie, saggi e romanzi) durante il regime socialista guidato da Enver Hoxha, nelle quali criticava l’arrivismo e la chiusura morale e culturale dell’Albania di quel periodo.

Chi è Ismail Kadaré: causa morte ed opere dello scrittore e saggista albanese

Nato a Gjirokastër, in Albania, il 28 gennaio 1936, Ismail Kadaré trascorse la prima infanzia in una città che si trovava non molto lontana dal confine con la Grecia e molto povera. Era il periodo del regno di Zog I, un re che nel corso degli anni sfruttava ogni occasione per arricchirsi illecitamente lasciando gran parte della popolazione albanese con pochi mezzi di sussistenza.

Kadaré era figlio di Halit Kadare, un impiegato dell’ufficio postale, e Hatixhe Dobi, una casalinga: i due si erano sposati molto giovani. Kadare ha frequentato le scuole primarie e secondarie ad Argirocastro (cioè Gjirokastër), in un periodo caratterizzato prima dal dominio dei fascisti italiani e poi del regime socialista di Enver Hoxha.

Il futuro membro dell’Assemblea del Popolo aveva poi studiato Lingue e Letterature presso la Facoltà di Storia e Filologia dell’Università di Tirana, ottenendo nel 1956 l’abilitazione ad insegnante. Kadaré aveva iniziato da giovanissimo a scrivere, inizialmente poesie poi pubblicate con un certo successo. A 17 anni, Kadaré vinse un concorso di poesia a Tirana, che gli permise di recarsi a Mosca per studiare al Maxim Gorky Literature Institute.

Il primo romanzo dello scrittore è del 1963 e si intitolava “Il generale dell’esercito morto“, criticato in patria perché non glorificava la rivoluzione socialista albanese. Kadaré, anche nelle successive opere, parlava di temi che erano in diretto contrasto con l’estrema chiusura politica e culturale che Hoxha pretendeva per l’Albania.

Ciò costò a Kadaré anni di isolamento in patria, in contrasto con la fama che all’estero lo scrittore si guadagnò anche come figura di oppositore politico. Un altro romanzo famoso, “Il palazzo dei sogni” (1981), conteneva per i lettori critiche implicite al sistema totalitario in vigore in Albania.

La causa della morte, avvenuta oggi 1° luglio 2024, è stata un infarto: nonostante Kadaré fosse stato trasportato urgentemente all’ospedale di Tirana, i medici hanno potuto constatare soltanto il suo decesso.

La vita privata di Kadaré: moglie e figlie del 15 volte candidato al premio Nobel

Candidato più volte al premio Nobel per la letteratura (almeno 15), nel 2005 è stato assegnato a Kadaré il premio Man Booker e nel 2018 il Premio internazionale Nonino. Lo scrittore si sposò con una sua fan e poi anch’essa scrittrice di successo, Elena Gushi, da cui ebbe due figlie.

Una di queste, Besiana Kadaré, è stata un’importante diplomatica albanese con ruoli importanti all’interno dell’ONU.

A metà maggio era venuta a mancare un’altra importante scrittrice, vincitrice di un premio Nobel per la letteratura, Alice Munroe.