I risultati ufficiali arrivano nella notte e confermano quello che, ormai, era già un dato acquisito: Rassemblement National di Marine Le Pen è il primo partito di Francia e il giovane delfino della prima donna dell’ultradestra europea, Jordan Bardella ha più di un piede al 57 di rue de Varenne, indirizzo parigino della residenza ufficiale del Primo ministro francese.

Solo terzo il partito del presidente francese Emmanuel Macron che ai ballottaggi, fissati per domenica 7 luglio, probabilmente farà squadra con la sinistra del Nuovo Fronte Popolare, arrivato secondo.

E’ la prima volta nella storia della Quinta Repubblica che un partito di estrema destra vince le elezioni legislative, ma, la tornata elettorale di ieri 30 giugno 2024, è stata caratterizzata anche da un altro dato rilevante, ovvero, l’affluenza record alle urne del 66,7%. Quello di ieri è stato il dato più alto registrato negli ultimi 30 anni e ha consentito di assegnare già al primo turno molti dei 577 seggi dell’Assemblea Nazionale francese, dal momento che – per come è strutturata la legge elettorale francese – la percentuale di partecipazione al voto è determinante per l’assegnazione dei seggi al primo turno.

“Quand le peuple vote, le peuple gagne !”, ovvero, ‘Quando il popolo vota, il popolo vince!” è stato il commento di Marine Le Pen – eletta al primo turno – a risultato acquisito e dopo l’annuncio del primo ministro Gabriel Attal di sospendere l’attuazione della controversa riforma dell’assicurazione contro la disoccupazione, che doveva essere oggetto di un decreto da pubblicare il 1 luglio.

Vincono Le Pen e Bardella: nella notte i dati ufficiali con la sconfitta di Macron

I risultati ufficiali del Ministero dell’Interno francese sono arrivati in tarda notte e certificano il primato del Rassemblement National di Le Pen e Bardella al 33,1%, seguito dalla sinistra del Nuovo Fronte Popolare che ha ottenuto il 28% dei consensi, mentre solo terzo lo schieramento del presidente Emmanuel Macron fermatosi al 20%. I Repubblicani, altro partito di destra, si è attestato sul 10%.

Già assegnati a Rassemblement National 37 seggi, mentre 32 vanno alla sinistra di NFP e solo 2 a Macron.

Il giovane Jordan Bardella vede la strada spianata verso l’Hôtel Matignon oggi occupato dal primo ministro Gabriel Attal, fino ad oggi il più giovane premier francese, altro primato che Bardella potrebbe rubargli.

“Intendo essere un primo ministro di coabitazione, rispettoso della Costituzione e della carica del Presidente della Repubblica, ma senza compromessi sulle politiche che attueremo al servizio della Francia”, annuncia Bardella subito dopo il voto. In caso di maggioranza assoluta per i lepenistes all’Assemblea al termine del secondo turno il leader dell’estrema destra sarà “il primo ministro di tutti i francesi”. 

I movimenti in vista dei ballottaggi: fronte comune Macron e NFP contro l’avanzata di RN

La tornata elettorale di ieri ha sancito nuovamente la bocciatura dei francesi al presidente Macron, che ieri sera, dopo la chiusura delle urne ha riunito i suoi per un vertice all’Eliseo.

L’obiettivo adesso è fermare l’avanzata della destra ai ballottaggio di domenica prossima con un apparentamento tra il blocco macroniano e il Nuovo Fronte Popolare. Nel campo progressista arrivano le prime rinunce eccellenti per favorire i candidati con più chance di battere l’estrema destra.
Tra i suoi candidati arrivati terzi hanno già anticipato che rinunceranno al secondo turno la ministra degli Esteri Marie Guevenoux e la sottosegretaria Sabrina Agresti-Roubach, invocando un voto contro il RN.  Il Nuovo Fronte Popolare, invece, dovrà lavorare in fretta alle sue divisioni interne se vuole provare a contendere la partita al RN tra una settimana.