È morta oggi, 1 luglio 2024, a Roma l’attrice e scrittrice Maria Rosaria Omaggio, all’età di 67 anni. Nota per la sua partecipazione giovanissima a Canzonissima di Pippo Baudo, ha fatto il suo ingresso nel mondo del cinema con ruoli in “Roma a mano armata” e “Squadra antiscippo” accanto a Tomas Milian.
Maria Rosaria Omaggio: causa morte
La causa della morte di Maria Rosaria Omaggio è legata ad una malattia: un tumore al polmone.
Maria Rosaria Omaggio: vita privata
E’ stata la stessa attrice a dare qualche informazioni riguardo alla sua vita privata, che è sempre stata lontana dai riflettori.
“Ho avuto due mariti e due conviventi”, ha rivelato qualche anno fa Omaggio nella trasmissione “Oggi è un altro giorno”. “Mi sono sposata a 17 anni e ho divorziato a 21. Lui aveva 18 anni più di me” -ha confessato. Una delle sue relazioni più significative è stata con l’uomo che le è stato accanto per molti anni, inizialmente come amico e poi come convivente.
Maria Rosaria Omaggio non ha mai avuto figli, e il dolore per questa mancanza è ancora visibile nei suoi occhi. Sebbene Serena Bortone abbia tentato di approfondire l’argomento, l’attrice ha preferito non parlarne, probabilmente per non riaprire una vecchia ferita. Ha però canalizzato il suo istinto materno dedicandosi con grande passione al lavoro con l’Unicef, aiutando moltissimi bambini meno fortunati. Oggi si considera una donna soddisfatta: “Sono molto innamorata, ma non di un uomo. Mi piacerebbe, se fosse un amore ricambiato” – ha confessato in conclusione.
Carriera
Nata a Napoli l’11 gennaio 1957, Maria Rosaria Omaggio ha iniziato la sua carriera in giovane età, diventando famosa grazie alla sua partecipazione a Canzonissima nel 1973-1974 con Pippo Baudo. Successivamente, ha proseguito la sua carriera nel cinema e nel teatro. Per il suo impegno sociale, è stata nominata Goodwill Ambassador UNICEF Italia. Inoltre, è istruttrice di Taijiquan affiliata al C.S.I. (Centro Sportivo Italiano), allenata dal maestro Li Rong Mei.
È apparsa sulle copertine dell’edizione italiana di Playboy nel maggio 1976, nel luglio 1980 e nel novembre 1982, mentre nel febbraio 1985 è stata sulla copertina di Playmen.
Ha debuttato sul grande schermo nel 1976 con “Roma a mano armata” e “Squadra antiscippo”, al fianco di Maurizio Merli e Tomas Milian. Tra i suoi film si annoverano “La lozana andalusa” di Vicente Escrivá, “Culo e camicia” di Pasquale Festa Campanile, “Giocare d’azzardo” di Cinzia TH Torrini, “Le avventure dell’incredibile Ercole” di Luigi Cozzi, “François Villon” di Serge Nicolaescu, “Occhio nero occhio biondo occhio felino…” di Emma Muzzi Loffredo, “Era una notte buia e tempestosa…” di Alessandro Benvenuti, “Un’altra lei” (corto di Rocco Mortelliti per Intolerance), “Un paradiso di bugie” di Stefania Casini, “Guido che sfidò le Brigate Rosse” di Giuseppe Ferrara, “Guardando le stelle” di Stefano Calvagna, “L’ave maria” di Ninì Grassia e “To Rome with Love” di Woody Allen. Nel film “Walesa – L’uomo della speranza” di Andrzej Wajda, presentato alla 70ª Mostra del cinema di Venezia, ha interpretato Oriana Fallaci, che intervistò il leader di Solidarnosc nel 1981.
Per questa interpretazione ha ricevuto il premio Pasinetti a Venezia, l’Arechi d’oro al Festival internazionale del cinema di Salerno e il premio Oriana Fallaci 2014. Ha scritto, diretto e interpretato il cortometraggio “Hey you!”, con musiche della Premiata Forneria Marconi, presentato al Giffoni Film Festival 2015.
Ha partecipato a numerosi varietà, tra cui “Er Lando Furioso” (1976) con Lando Fiorini e “Tutto compreso” (1981). È apparsa in molti sceneggiati televisivi italiani, come “Racconti fantastici”, “Sarto per signora”, “Il generale”, “Edera”, “Passioni”, “Micaela”, “Caro maestro 2”, “Donne di mafia”, “La squadra”, “Don Matteo 5”, “A fari spenti nella notte” e “Sabato, domenica e lunedì”. A Madrid ha girato la fiction “La sonata del silencio”, tratta dal bestseller di Paloma Sanchez-Garnica, interpretando il ruolo di Roberta Moretti.
In teatro ha recitato in numerose opere, interpretando Eleonora Duse in “Sensi Dannunziani”. Ha festeggiato i suoi 30 anni di carriera teatrale con il recital “Omaggio a voi” e ha ideato “Il teatro per l’Unicef”. Ha curato la traduzione e la regia di “Il balcone di Golda” di William Gibson, con Paola Gassman nel ruolo di Golda Meir e musiche di Luis Bacalov.
Come autrice, ha collaborato con diverse riviste e ha pubblicato vari libri, tra cui “Viaggio nell’incredibile” (premio Fregene), “L’energia trasparente – curarsi con cristalli, pietre preziose e metalli”, tradotto in sei lingue, “C’era una volta, c’è sempre e ci sarà ancora” (premio Chiantino 1998) e “Il linguaggio dei Gioielli – il significato nascosto e ritrovato dell’eterna arte dell’ornamento dalla A alla Z”.