A quarantaquattro anni dalla strage di Ustica, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è visto costretto a chiarire che non ha alcun potere di porre il segreto di Stato nè su questo, nè su altro. Il perché è presto detto: su Facebook, il Capo dello Stato è stato accusato di aver voluto nascondere le cause dell’abbattimento del DC-9 che causò 81 morti.

Ustica, Su Facebook attacco a Mattarella. Il Colle costretto a intervenire

Quando è saltato agli occhi di chi cura la comunicazione del Colle il post su Facebook che accusava il Presidente Mattarella di voler insabbiare le ragioni della strage di Ustica, è stata resa pubblica questa nota:

“In riferimento ai post pubblicati sui social riguardanti una presunta apposizione del segreto di Stato sulle vicende di Ustica da parte del Presidente della Repubblica, la notizia è palesemente falsa. II Presidente della Repubblica non ha alcuna competenza sul segreto di Stato”

Il post che aveva attaccato Mattarella

In occasione del quarantaquattresimo anniversario della strage di Ustica, il Presidente Mattarella si era appellato ai Paesi amici dell’Italia (Francia e Usa, nello specifico) per giungere finalmente a una verità. Ma oggi, 30 giugno, ha dovuto prendere atto di un post, ora rimosso, comparso su Facebook tre giorni fa, che aveva una sua foto con la sovrascritta ‘Vergogna’ ed era commentato da oltre 500 utenti. Si trattava di un commento proprio alla sua esortazione per una collaborazione dei Paesi alleati per fare chiarezza sulla strage di Ustica:

“Questo ‘signore’ è lo stesso che nel giugno del 2020 ha prorogato di 8 anni il segreto di Stato proprio sui documenti relativi al caso Ustica”

scriveva Matteo Gracis, titolare dell’account che ha suscitato la dura reazione del Quirinale.  

L’indagine della Polizia Postale

Sta di fatto che il Colle ha fatto sapere di aver segnalato i post pubblicati su Facebook “alle autorità competenti per accertare se sussistano estremi di reato”. E, in seguito alla denuncia del Quirinale, si è mossa la Polizia Postale. Sono in corso verifiche e approfondimenti soprattutto per verificare l’account da cui è partita la fake news con l’intento di attaccare il Presidente. Appena qualche giorno fa, proprio Mattarella aveva sottolineato il pericolo a cui è esposta l’Italia di subire attacchi sui social da parte di Paesi ostili come la Russia.