Ritorna con un emendamento al Dl Agricoltura la ‘Cig caldo’, ovvero, gli ammortizzatori sociali pensati per tutti quei lavoratori che potrebbero risentire particolarmente degli eventi climatici estremi, come le ondate di calore straordinario a cui ci stanno abituando le estati negli ultimi anni. Interessate dalla misura tutte quelle professioni che lavorano all’aperto come ad esempio gli addetti all’agricoltura.

La misura dovrebbe ritornare anche per l’estate 2024 grazie ad un emendamento presentato in Senato da Lega e Fdi, ma che già è contestato dalle opposizioni e nello specifico dal Movimento 5 Stelle che accusa i promotori della misura di discriminare le categorie di lavoratori che più ne avrebbero bisogno, come ad esempio gli stagionali, i braccianti precari.

Cig caldo, emendamento di Lega e FdI in Dl Agricoltura ma solo per chi ha contratto

In cosa consiste la Cig caldo 2024? La misura è contenuta in un emendamento presentato da Luca De Carlo (FdI) e Giorgio Maria Bergesio (Lega), al decreto agricoltura depositati alla commissione Industria del Senato.

L’emendamento introduce, tra le varie misure, per gli operai agricoli a tempo indeterminato la possibilità di usufruire di un periodo di cassa integrazione aggiuntivo, oltre alle 52 settimane della Cassa integrazione ordinaria (Cigo), e ai 90 giorni nell’anno solare per la Cassa integrazione per gli operai agricoli a tempo indeterminato. Stanziati in totale 13 milioni di euro.

M5S: “Un bluff. Restano fuori braccianti a giornata, stagionali e rider”

Una misura che però lascerebbe fuori un’ampia fetta di lavoratori ‘a rischio’ caldo in quanto pur essendo impiegati in agricoltura non hanno contratti a tempo indeterminato: stagionali, braccianti a giornata ma anche raider e corrieri.

E proprio su questa ‘incongruenza’ che si concentrano le maggiori critiche da parte dell’opposizione e soprattutto del Movimento 5 Stelle che etichetta con un ‘nuovo bluff’ del Governo la Cig caldo.

“Anche quest’anno si profila un nuovo bluff da parte del Governo sulla cassa integrazione per temperature elevate. Come avvenuto dodici mesi fa, infatti, la tutela riguarderebbe solo alcune tipologie di lavoratrici e lavoratori lasciandone fuori altre: stagionali, braccianti a giornata e rider. In pratica, tutti i precari e gli autonomi.”

dice la capogruppo del M5s in commissione Bilancio al Senato, Elisa Pirro che poi continua il suo attacco:

“Un comportamento discriminatorio. Non ci sono lavoratori di serie A e B e per tale motivo vogliamo sperare che l’esecutivo torni sui suoi passi garantendo a tutti le medesime salvaguardie. Diversamente, ci batteremo in Parlamento per far sì che ciò avvenga. Neanche la tragica morte di Satnam Singh a Latina sembra aver smosso le coscienze di lor signori: ne deduciamo che quelle pronunciate nei giorni successivi al fatto da esponenti di governo e maggioranza fossero solo frasi di circostanza. Non ci stupisce”.