Che il governo di Istanbul arresti i manifestanti alla parata del Gay Pride non è una novità. Ogni anno, infatti, dopo il corteo, diverse persone vengono arrestate dalle autorità locali per i più disparati motivi. Questa volta non c’è stata eccezione: la parata in favore della comunità LGBTQIA+, che si sta tenendo oggi 30 giugno 2024, per le vie della metropoli ha portato al fermo di almeno 15 persone.

Parata del Gay Pride 2024 a Istanbul: oltre 100 attivisti al corteo e 15 arresti

Sfilano i cortei del Gay Pride in tutto il mondo per il mese dedicato ai diritti della comunità LGBTQIA+, rivendicati fra dibattiti, musica e colori. Anche Istanbul non si è sottratta ai festeggiamenti, sebbene la manifestazione sia stata vietata dal governo.

Tuttavia, gli oltre 100 manifestanti, che hanno certato di dare vita a un piccolo corteo, sono riusciti a sfilare per quasi 10 minuti in un quartiere del distretto di Kadikoy, sul lato asiatico della città turca. La marcia, però, ha fatto scalpore, tanto da essere ripresa da diversi media locali.

I divieti: metro, piazze e strade chiuse

La prefettura, però, ha emesso un’ordinanza di arresto per alcuni partecipanti alla parata del Gay Pride turco. Secondo le autorità locali, infatti, fra gli organizzatori della manifestazione si sarebbero nascosti “gruppi criminali“.

Per questo motivo, la città è stata interamente blindata, con un ampio dispiegamento di agenti per le vie principali del centro. Bloccate anche diverse fermate della metropolitana e chiuse alcune importanti strade e piazze, per impedire ai partecipanti al corteo di riunirsi e sfilare.

A finire in manette, inoltre, almeno 15 manifestanti. Stessa situazione si è verificata all’inizio del mese di giugno in Corea del Sud, dove, nonostante il divieto imposto dal governo di Seoul, i cittadini si sono riuniti per la tradizionale parata: oltre 150mila le presenze.