Non solo Marina Berlusconi che difende a spada tratta i diritti della comunità Lgbtq+, tanto da “costringere” Forza Italia a partecipare al Pride di Napoli. Oggi, 30 giugno 2024, cade un altro tabù in casa azzurra. Il Giornale, il quotidiano fondato cinquant’anni fa da Indro Montanelli e, una volta di proprietà di Silvio Berlusconi, per decenni vangelo di Forza Italia, attacca a testa bassa l’attuale segretario forzista Antonio Tajani suscitando un’aspra reazione da parte di Raffaele Nevi, il suo portavoce.

Forza Italia, cade l’ultimo tabù: “Il Giornale” attacca il segretario Antonio Tajani

Ma come, a firma di chi e perché Il Giornale questa mattina ha attaccato furiosamente il segretario di Forza Italia Antonio Tajani? Intanto, per spiegare ciò che è successo, bisogna ricordare che il quotidiano milanese non è più di proprietà della famiglia Berlusconi, bensì dell’imprenditore (nonché deputato della Lega) Antonio Angelucci. Alla guida del Giornale ci sono Alessandro Sallusti (come direttore responsabile) e Vittorio Feltri (come direttore editoriale). Risultato: la linea politica di quello che una volta si presentava come il quotidiano dei moderati e dei liberali italiani, si è spostata a destra: molto più vicina a quella di Giorgia Meloni, che a quella di Antonio Tajani, per intenderci. E quindi: stamattina, un editoriale in prima pagina dell’81enne Vittorio Feltri dedicato alle trattative per l’elezione dei vertici dell’Unione Europea ha messo nel mirino Forza Italia e il suo segretario senza fare sconti. Anzi. Visto che nella partita europea Fratelli d’Italia e Forza Italia giocano in due squadre diverse (in quella dei Conservatori la prima, in quella del Partito Popolare la seconda) Feltri ha accusato Tajani di alto tradimento nei confronti del centrodestra italiano. E l’ha fatto alla sua maniera:

“Invito Tajani a un atto salvifico di pirateria (…). Mi rendo conto che un balzo felino spezzerebbe l’incantesimo della silenziosa carriera europea dell’attuale capo di Forza Italia. Egli è giunto ai vertici del parlamento di Strasburgo accomodato nella bambagia del Ppe acconciatagli da Berlusconi. Silvio, se fosse vivo, ruggirebbe. Ma visto che il simbolo è ancora intestato a lui, lo sta facendo anche da morto. Faccia un giro al mausoleo di Arcore, e Tajani avvertirebbe un fremito attraversare l’urna delle sue ceneri”

Insomma: quello che a Feltri proprio non va giù è che il Partito Popolare Europeo (formazione di cui fa parte Forza Italia) abbia stretto un patto per le nomine dei vertici dell’Ue con i Socialdemocratici e i Liberali tagliando fuori i Conservatori, il gruppo a cui appartiene Fratelli d’Italia.

La risposta di Raffaele Nevi, portavoce di Forza Italia: “Feltri? Spara idiozie a raffica”

Sta di fatto che l’editoriale di Vittorio Feltri sul quotidiano che per anni è stato il suo di riferimento è andato così di traverso ai piani alti di Forza Italia, che Raffaele Nevi, deputato e portavoce della segreteria, gli ha dedicato una risposta furiosa:

“E’ gravissimo che il Giornale dia uno spazio così importante a Vittorio Feltri che, come spesso gli capita, ormai, parla di cose che non conosce. Dovrebbe quindi capire che è arrivata l’ora – per lui – di mettersi a riposo. Tra l’altro, chi lo conosce comprende bene che ne ha veramente bisogno. Anche per i suoi lettori, perché non debbano intravedere i segni inequivocabili di una incipiente decadenza. Dovrebbe sapere che mentre lui spara idiozie a raffica, come fosse al bar dopo una bevuta, si è nel bel mezzo di una trattativa delicatissima in cui Antonio Tajani sta svolgendo un ruolo fondamentale per evitare che l’Italia sia ancora relegata in serie B”

Nevi, poi, sottolineando che è stata la sinistra e il commissario uscente Paolo Gentiloni ad aver messo l’Italia nella serie B dell’Europa, ha concluso così:

“La cosa che più mi dispiace è che questi articoli fanno perdere credibilità a Il Giornale, a cui siamo tutti molto affezionati e sulla cui credibilità vogliamo ancora scommettere, se le condizioni lo consentiranno”

Come dire: si conferma che gli scontri tra ex sono quelli più velenosi.