L’Italia mancherà ai quarti di finale degli Europei dopo 20 anni dall’ultima volta, l’ennesimo record negativo che segna un percorso già scritto e che si è concluso rovinosamente agli ottavi contro la Svizzera.
Altro record negativo per l’Italia che mancherà ai quarti di finale
A 20 anni dagli ultimi quarti di finale mancati agli Europei, l’Italia è protagonista di un risultato negativo contro la Svizzera che segna Euro 2024 e chiude definitivamente i giochi per gli azzurri del Ct Luciano Spalletti.
Un trend che conferma il percorso dei campioni in carica: per la terza volta di seguito, infatti, è accaduto che chi ha vinto la competizione in quella seguente non ha superato gli ottavi di finale. Come successo all’Italia, così al Portogallo per Euro 2020 e alla Spagna per Euro 2016.
Ad appesantire gli azzurri il mancato approdo ai quarti di finale che non accadeva da ben 20 anni: l’ultimo, infatti, fu nel 2004 quando l’Italia non riuscì ad andare oltre il girone con Svezia, Danimarca e Bulgaria.
Nelle seguenti edizioni, infatti, gli azzurri hanno conquistato ben 2 volte di seguito i quarti e nell’ultima la vittoria della competizione. Uno standard che evidenzia ancora di più il gap rispetto al passato e che dovrà essere sicuramente sistemare:
- Euro 2004, girone con Svezia, Danimarca e Bulgaria
- Euro 2008, quarti vs Spagna
- Euro 2010, semifinali vs Spagna
- Euro 2016, quarti vs Germania
- Euro 2020, finale vs Inghilterra.
Così come nel 2008 anche nel 2016 l’Italia è uscita perdendo rovinosamente ai calci di rigore. Un dato che evidenzia la capacità della squadra di ottenere ugualmente un pareggio nei tempi regolamentari e di tenere testa alle migliori avversarie europee.
Tendenza migliorata definitivamente contro l’Inghilterra nell’ultima edizione quando l’Italia ha vinto in finale a Wembley e ha portato a casa per la seconda volta la vittoria di un Europei dopo quella del lontano 1968.
Mai due sconfitte in un’edizione di un Europeo prima d’ora
A confermare il percorso negativo della squadra di Spalletti una serie di dati che inequivocabilmente condannano. In primis quello più evidente: mai nella storia degli Europei l’Italia aveva collezionato 2 sconfitte.
Precedentemente, infatti, erano sempre stati i pareggi a determinare o l’uscita dai gironi o quella dalla fase finale: di fatto in molte eliminazioni i tempi regolamentari confermano la capacità degli azzurri di tenere testa a molte avversarie per poi cedere soltanto ai calci di rigore per mancanza di freddezza o di fortuna.
In questa edizione gli azzurri hanno messo a segno soltanto 3 gol in 4 partite totali giocare tra i gironi e l’ottavo di finale, rispettivamente contro Albania, Spagna, Croazia e infine Svizzera. Reti che ovviamente non considerano l’autogol di Calafiori poiché a vantaggio degli avversari e non dell’Italia:
- Italia vs Albania 2-1: Bastoni e Barella
- Spagna vs Italia 1-0
- Croazia vs Italia 0.1: Zaccagni
- Svizzera vs Italia 2-0
Un risultato complessivo molto simile a quello del 1980, quando la Nazionale riuscì a segnare soltanto 2 reti. Nella stessa competizione i tiri totali furono 11 con rapporto maggiormente impreciso mentre in questa i tiri sono stati 10 a dimostrazione della confusione di un progetto che non è riuscito ad attecchire e che ha sottolineato le carenze da parte dei settori azzurri meno risolutivi.
Nonostante i tempi stretti per poter lavorare e plasmare una squadra, Spalletti è stato ugualmente riconfermato da Gravina: un passo importante per proseguire in vista dei Mondiali che si giocheranno nel 2026 in America.
Prosegue, dunque, il progetto del Ct Spalletti che avrà ben 2 anni per provare a trovare la quadra rispetto a quanto visto in questi Europei in cui ha dominato la mancanza di feeling e una formazione che non è riuscita a far emergere i tanti talenti presenti tra i convocati.