C’è fermento tra i partiti nazionalisti europei. I ‘patrioti’ si organizzano e la Lega incalza perchè si realizzi la creazione di un nuovo grande gruppo che riunisca tutti i partiti ‘autonomisti’ di Bruxelles. Un invito a Meloni a rompere gli indugi? Intanto il premier ungherese Vicktor Orban, quello ceco Andrej Babis ed Herbert Kickl leader del Partito delle Libertà austriaco (Fpoe), hanno annunciato oggi – 30 giugno 2024 – una nuova alleanza politica con l’intenzione di creare un gruppo all’Europarlamento e hanno chiamato a raccolta tutti i partiti che condividono la visione patriottica.

La Lega di Matteo Salvini – a tre giorni di distanza dal Consiglio Europeo in cui sono state decise le nomine per i top jobs, ovvero, i ruolo apicali del Parlamento Europeo – continua ad attaccare la ‘troika’ europea composta da Ppe, Pse e Renew e alla presidente della Commissione in pectore, Ursula von der Leyen candidata per il bis.

L’obiettivo della lega e del suo leader è di ‘affossare’ la rielezione della von der Leyen ‘pressando’ la presidente Giorgia Meloni che lo scorso 27 giugno, dopo aver votato ‘no’ alle nomine del portoghese Antonio Costa alla presidenza del Consiglio Ue e l’estone Kaja Kallas come Alto rappresentate Ue, si è dovuta astenere sulla nomina di Ursula von der Leyen.

Orban annuncia la nascita “Patrioti per l’Europa”. Salvini: “Valutiamo molto favorevolmente”

Intanto il premier ungherese Viktor Orban, insieme all’ex primo ministro ceco Andrej Babis ed Herbert Kickl leader del Partito delle Libertà austriaco, hanno annunciato, questa mattina, la nascita di una nuova alleanza politica con l’obiettivo della costituzione di un nuovo gruppo all’Europarlamento di Strasburgo che dovrebbe chiamarsi “Patrioti per l’Europa”. I tre leader si sono riuniti a Vienna, alla vigilia dell’avvio del semestre di presidenza Ue di Budapest e al termine del vertice il leader austriaco Kickl ha esortato altri partiti a unirsi a questa alleanza “patriottica”.

Al momento il nuovo gruppo politico può contare su 23 seggi. Il regolamento Europeo prevede che per costituire un nuovo gruppo politico servano almeno 23 eurodeputati appartenenti ad almeno sette Paesi, quindi il nuovo soggetto politico avrà bisogno del sostegno dei partiti di altri quattro Paesi per essere riconosciuta come gruppo nel Parlamento europeo. 

Il leader della Lega Matteo Salvini che dopo l’annuncio della nascita del nuovo gruppo ha dichiarato in un post social di valutare molto favorevolmente la disponibilità dei leader a costruire un gruppo forte e patriottico.

“Da anni la Lega lavora per coinvolgere il maggior numero di partiti che mirano a costruire un’Ue diversa, senza le sinistre che negli ultimi anni hanno distrutto l’Europa. Vogliamo allargare il più possibile il perimetro di un gruppo forte, patriottico, coeso e contrario a inciuci. Valutiamo molto favorevolmente le parole di altri leader che oggi si sono detti disponibili”.

Parlamento Ue, la Lega a Meloni: “E’ ora per gruppo patrioti europei”

In mattinata, con una nota, il partito di Matteo Salvini aveva ribadito nuovamente la sua posizione in merito alle decisioni prese a Bruxelles e sull’ipotesi, sempre più concreta, di creare un nuovo gruppo a Strasburgo che unisca i partiti e i movimenti di destra. Un messaggio a Giorgia Meloni affinchè decida da che parte stare con FdI? Se continuare a mantenere aperto il canale con il Ppe e Ursula von der Leyen o schierarsi definitivamente con la destra e con Marine Le Pen.

“Davanti all’arroganza di Bruxelles, che sulle nomine si comporta come se nulla fosse dopo il voto dei cittadini e che non aspetta l’esito delle elezioni francesi, è quantomai necessario unire le forze di chi vuole cambiare l’Europa e offrire una alternativa alle sciagurate sinistre. Come auspicato più volte da Matteo Salvini, non è più rinviabile un grande gruppo per radunare i patrioti europei”.

Si legge nella nota della Lega in cui si fa anche riferimento alle elezioni legislative in corso in queste ore in Francia e convocate dal presidente francese Emmanuel Macron dopo la sconfitta del suo partito alle Elezioni Europee dello scorso 8 e 9 giugno. Elezioni che potrebbero confermare l’ascesa del partito di Marin Le Pen.

Parlamento Ue, i nazionalisti si organizzano: Ecr non sarà più un tabù per la coalizione di maggioranza?

La partita adesso si sposta al Parlamento Europeo, dove il 18 Luglio Ursula von der Leyen, si presenterà per chiedere la ‘fiducia’ della sua maggioranza e dovrà fare i conti oltre che con i ‘franchi tiratori’ con il rafforzarsi del fronte dell’ultradestra che si sta organizzando in gruppi strutturati. Ecco perchè i voti di Ecr sono necessari e perchè potrebbe essere fondamentale inglobare nella sfera della maggioranza i conservatori nonostante i veti di Renew e Pse. Una necessità più volte evidenziata dal vicepresidente del Ppe Antonio Tajani e da Forza Italia.

“Il governo italiano avrà lo spazio che merita nella Commissione Europea: ciò grazie al prestigio del nostro esecutivo e al ruolo fondamentale di Forza Italia-Ppe con Antonio Tajani”.

Ha ribadito Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, ai microfoni del Tg1.