Codice tributo 3802: cos’è, a cosa fa riferimento e come compilare F24? Sono tantissimi i contribuenti che entro il 30 giugno 2024 devono provvedere al pagamento dell’F24 con codice tributo 3802. A cosa si riferisce? Scopriamolo.
Il Modello F24 viene utilizzato da tutti i contribuenti italiani per provvedere al pagamento di tasse, imposte e contributi previdenziali Inps. Per provvedere al pagamento dell’F24 è necessario utilizzare i codici tributo, che consentono al contribuente di identificare la tassa o l’imposta che è necessario versare all’Erario italiano.
Tutti i contribuenti, titolari o no di Partita Iva, devono provvedere all’utilizzo dell’F24 per pagare quanto dovuto al Fisco. Ci sono tantissimi contribuenti che entro la fine del mese di giugno 2024 devono provvedere al pagamento di un’imposta che deve essere versata allo Stato, alle Regioni ed ai Comuni. Si tratta dell’addizionale regionale all’Irpef, il cui codice tributo da utilizzare nell’F24 è il 3802.
Codice tributo 3802: cos’è e come compilare F24
I contribuenti italiani, titolari e non titolari di Partita IVA, in sede di dichiarazione dei redditi potrebbero dover provvedere al versamento di determinate imposte e tasse. Grazie al modello F24 è possibile pagare le somme dovute al Fisco italiano con un’unica operazione. Inoltre, è possibile ricorrere al meccanismo della compensazione, che permette di compensare i debiti con i crediti vantati. Grazie all’utilizzo di determinati codici tributi è possibile compilare il modello F24 e provvedere al versamento delle imposte e dei tributi.
Tra i tanti codici tributo F24 c’è il codice 3802, che molti contribuenti italiani utilizzeranno a breve per versare l’addizionale regionale all’Irpef. L’Irpef è l’imposta dovuta da lavoratori autonomi, dipendenti e titolari di Partita IVA (eccetto i Forfettari). L’imposta deve essere versata tenendo conto dell’aliquota nazionale a cui si aggiungono le addizionali regionali e comunali. I contribuenti, che devono pagare l’Irpef, destinano una parte del gettito alle casse dello Stato e una parte alle casse della Regione e del Comune.
Mediante la compilazione del modello F24 è possibile provvedere al pagamento delle addizionali dovute. Ogni mese i sostituti d’imposta (datore di lavoro o Inps o istituto di previdenza) provvedono al versamento di quanto dovuto per nome del lavoratore/pensionato. Alla fine dell’anno il sostituto di imposta provvede ad espletare un ricomputo delle imposte dovute.
Questa operazione di ricalcolo si chiama conguaglio: nel caso in cui le imposte pagate sono inferiori di quelle dovute, lo stipendio sarà di importo inferiore in quanto comprenderà l’addebito delle tasse dovute al Fisco. Nel caso in cui le imposte pagate dovessero essere maggiori di quelle dovute, l’importo dello stipendio sarà più elevato in quanto comprenderà il rimborso di quanto versato in più.
Codice tributo 3802: a quanto ammonta l’addizionale regionale Irpef?
L’aliquota applicata all’Irpef varia da regione a regione, per questo è necessario consultare il sito della regione in cui risiede il contribuente. In alternativa, è possibile consultare il sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate e verificare l’aliquota applicata. In media le addizionali regionali non eccedono i 3,3 punti percentuali delle aliquote nazionali. Tuttavia, alcune Regioni che non hanno raggiunto gli obiettivi dei conti pubblici possono deliberare di aumentarle ulteriormente. Le addizionali comunali possono essere dello 0,8 percento.
Le regioni non sono obbligate a imporre un’addizionale regionale, che può variare da zero fino ad un tetto massimo stabilito. Pertanto, ogni Regione italiana applica un’addizionale Irpef differente, che è necessario consultare sul portale della Regione o sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Sarà il sostituto di imposta a dover provvedere al versamento dell’addizionale regionale Irpef per conto del lavoratore. Tale imposta deve essere versata in base al comune di residenza che il contribuente ha al primo gennaio di riferimento dell’imposta.
Codice tributo 3802 F24: compilazione
Tutti i contribuenti italiani, titolari di Partita Iva e non, sono tenuti al versamento delle imposte, tasse e contributi mediante l’utilizzo del Modello F24. Il modello è definito “unificato” perché consente di effettuare con un’unica operazione il pagamento delle tasse e imposte dovute, compensando il versamento con crediti maturati. I titolari di Partita Iva sono tenuti a pagare ricorrendo a modalità di pagamento telematiche.
Con l’F24 si deve versare tutte le somme, comprese le sanzioni e gli interessi in caso di ravvedimento, avviso di accertamento, controllo documentale e automatizzato della dichiarazione e avviso di irrogazione di sanzioni. Nella sezione Regioni, il contribuente deve indicare il Codice Regione, il Codice tributo, il mese di riferimento, l’anno di riferimento e l’importo a debito.