Bonus edilizi e superbonus, sono quattro le agevolazioni dal 50% all’85% di beneficio fiscale sui lavori per ristrutturare casa sulle quali occorre prestare attenzione alla scadenza di quest’anno. La giornata del 31 dicembre 2024 impone, infatti, una dead line oltre la quale il quadro delle agevolazioni del prossimo anno cambierà radicalmente.

Per alcuni sconti in vigore si procederà a un ridimensionamento della percentuale di oggi, mentre altri bonus non saranno riproposti. In bilico c’è anche il superbonus, agevolazione che, da quest’anno, ha perso il titolo di agevolazione più alta a disposizione di chi voglia effettuare interventi di ristrutturazione o di efficientamento energetico, scendendo al 70%.

Bonus edilizi: 4 agevolazioni dal 50 all’85% per ristrutturare casa nel 2024, quale percentuale dal superbonus?

E, pertanto, rimangono sei mesi di tempo per pagare le spese e conservare gli sconti attuali dei principiali bonus edilizi e del superbonus. Oltre il 31 dicembre 2024 tutti i principali sconti per lavori edilizi scompariranno o subiranno una netta riduzione dello sconto, come succederà anche al superbonus.

Per chi volesse intervenire sul proprio immobile, dunque, le attuali possibilità sono dettate dalle condizioni dell’ecobonus e degli altri bonus per le ristrutturazioni che consentono di recuperare dal 50% all’85% delle spese.

Perché anticipare le spese del superbonus entro la fine del 2024?

In linea generale, si può pensare di puntare esclusivamente sui mesi da settembre a dicembre prossimi. Con luglio ormai alle porte e agosto mese di ferie, l’ultimo quadrimestre del 2024 non dovrà sfuggire a chi abbia un cantiere in corso, per completarlo, o a chi voglia avviarne uno.

I bonus edilizi consentono di anticipare le spese per guadagnare la percentuale più alta possibile. L’operazione consiste nell’anticipare e concentrare le spese fino al 31 dicembre 2024 – in vista della riduzione dal 1° gennaio 2025 – per guadagnare la percentuale più vantaggiosa. Ad esempio, una programmazione di questo tipo si può fare sul superbonus che scenderà al 65% dal prossimo anno.

Come ottenere il massimo sconto dai lavori di ristrutturazione con i bonus?

Per le persone fisiche che vogliano effettuare lavori di ristrutturazione sugli immobili con i bonus edilizi vige, dunque, il principio di cassa. E, sostenendo le spese fino alla fine dell’anno si riesce a conservare i maggiori sconti rispetto alle percentuali del prossimo anno. Ma fino a che punto ci si può spingere nell’anticipare le spese? Per chi ha un cantiere in corso e cerca di chiuderlo nel più breve tempo possibile senza perderci dalla riduzione della percentuale, l’operazione è convenienze e comporta meno rischi.

Diverso è il caso di chi debba avviare un cantiere ex novo per lavori di ristrutturazione, di efficientamento energetico o di riduzione del rischio sismico. L’esperienza insegna che, oltre la fine dell’anno, non vi sono troppe certezze. Nel caso del bonus per le facciate e dello stesso superbonus, l’anticipo delle spese con il cambio di regole dell’anno successivo, oltre alle tante norme alle quali prestare attenzione per il passaggio delle spese da un anno all’altro e alla situazione di liquidità delle imprese che anticipano i lavori, può creare più di qualche grattacapo. E arrivare a mettere in bilico l’intero intervento.

Come saranno i bonus edilizi nel 2025?

Non rimane, quindi, che programmare bene i lavori da effettuare entro la fine dell’anno. Per il superbonus è tempo di prendere l’ultimo sconto possibile dato che la percentuale scende di anno in anno. Nel 2024 il bonus è al 70% rispetto al 90% del 2023, anno in cui già si proveniva dalla riduzione dal 110% del 2022. Tolti alcuni cantieri che ancora beneficiano del 110%, sono ancora a disposizione sei mesi di tempo prima che, dal 1° gennaio 2025, l’agevolazione si riduca ulteriormente al 65%.

Anche per l’ecobonus i prossimi sei mesi sono gli ultimi al 65% di sconto. Per i lavori di efficientamento energetico dal prossimo anno si prevede un riordino dei bonus e delle agevolazioni in vista dell’adozione della direttiva europea sulle Case green. Proprio la normativa di Bruxelles incide su questo bonus: non si potranno più agevolare, dal 1° gennaio 2025, lavori di sostituzione delle caldaie a metano.

Sisma bonus per ristrutturare casa fino al 31 dicembre 2024

Il sismabonus mantiene la percentuale più alta di sconto fino all’85%, più del superbonus e del bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Ma scade il 31 dicembre 2024. Per il prossimo anno le previsioni su questa agevolazione, che consente di ridurre il rischio sismico, sono per una conferma che arriverà dal governo nell’ultima parte dell’anno. Ma è difficile che i lavori del prossimo anno possano beneficiare di uno sconto così generoso.

Infine il bonus per le ristrutturazioni, che nel 2024 conserva ancora il 50% di agevolazione fiscale (per un tetto di lavori fino a 96mila euro), dal prossimo anno vedrà scendere la percentuale al 36% (su un limite di spese di 48mila euro) e, dal 2028 al 2033, al 30%.