Modello 730, ci sono ancora problemi sulla ricevuta che molti contribuenti italiani non riescono a scaricare a seguito della presentazione telematica della dichiarazione dei redditi.
L’estate è iniziata e anche la stagione dichiarativa è nella sua fermezza: sono molti i contribuenti che sono preoccupati in quanto non riescono a scaricare la ricevuta. Chi ha inoltrato la dichiarazione dei redditi intorno al 20 maggio è ancora in attesa della ricevuta e i contribuenti che hanno inoltrato la pratica nei primi giorni continuano a visualizzare la ricevuta in stato di elaborazione. I contribuenti sono piuttosto preoccupati: il primo timore riguarda la non corretta presa in carico del 730 da parte del Fisco e il secondo dubbio riguarda la tempistica dei rimborsi Irpef.
Modello 730, ci sono ancora problemi sulla ricevuta
L’anno 2024 è l’anno del debutto del 730 Precompilato e di quello Semplificato. Tuttavia, ci sono alcuni disservizi e problematiche che sono sorte: i primi problemi si sono registrati nei primi giorni dell’inizio della stagione dichiarativa quando era stata concessa l’opportunità di correggere i dati inseriti nella documentazione inoltrata.
Dopo l’invio del 730 sono sorti altri problemi di malfunzionamento. I contribuenti, che hanno inviato il 730 in data 20 maggio, sono ancora in attesa di poter scaricare la ricevuta che risulta essere in elaborazione dopo quasi un mese. Si tratta di un ritardo molto serio e non un problema da poco.
Modello 730 senza ricevuta: si può annullare?
Nel caso in cui sia stato inviato il modello 730, ma la ricevuta è ancora in fase di elaborazione, non si può provvedere all’annullamento. Tutti i contribuenti che visualizzano lo stato di elaborazione della ricevuta non possono annullare l’operazione: è quanto ha chiarito il Fisco. Per poter annullare l’operazione è necessario che a lato della ricevuta compaia la scritta “Elaborato”.
Solitamente l’elaborazione della ricevuta richiede 2 giorni, anche se nel corso dello scorso anno era possibile scaricare la ricevuta dopo qualche minuto. Il 730 può essere annullato fino al 20 giugno: i contribuenti non possono provvedere ad annullare l’operazione nel caso in cui non avessero scaricato la ricevuta.
Modello 730: quali sono le tempistiche dei rimborsi?
Sono molti i contribuenti che si sono affrettati ad inoltrare il 730 entro la fine del mese di maggio con un unico obiettivo: ottenere un rimborso Irpef con lo stipendio del mese di luglio. La vera preoccupazione dei contribuenti è quella di subire un ritardo nella fase di elaborazione del 730 e nell’accredito del rimborso Irpef. In effetti, il contribuente ha provveduto a rispettare tutte le tempistiche di inoltro della dichiarazione dei redditi. I contribuenti possono provvedere al controllo periodico della propria area riservata personale ed attendere che possa essere scaricata la ricevuta.
Attualmente il Fisco non ha rilasciato alcuna dichiarazione su eventuali malfunzionamenti tecnici e disservizi. Alcuni contribuenti chiamano telefonicamente gli uffici dell’Agenzia delle Entrate, ma non è possibile mettersi in contatto. I pochi fortunati che si sono messi in contatto non sono riusciti a risolvere il problema della ricevuta del 730.
Modello 730, cosa accade se manca la ricevuta?
Il problema della ricevuta ha interessato i contribuenti che hanno inoltrato il 730 nei primissimi giorni e sono ancora in attesa di poterla scaricare dal portale. Per quanto concerne i tempi relativi ai rimborsi Irpef, il Fisco non ha fornito utili chiarimenti in merito. L’amministrazione tributaria ha sottolineato che se ci saranno delle anomalie sulle dichiarazioni dei redditi, i contribuenti avranno la possibilità di integrare e di rettificare il 730. L’importante è quella di controllare l’area personale per verificare il rilascio della ricevuta. Per il momento l’Agenzia ha negato che ci sono anomalie, ma molti contribuenti stanno sperimentando una serie di difficoltà riguardanti l’emissione della ricevuta, che tarda ad arrivare. Per quanto concerne il rimborso Irpef bisognerà attendere prima che sia accreditato nelle buste paga dei lavoratori/contribuenti.