Turismo, sempre meno turisti scelgono le località di mare: è colpa dei rincari, i prezzi sono troppo esosi e il “pienone” è solo dal 9 al 18 agosto.
Allarme rosso per il mese di agosto, che non sarà il classico periodo per concedersi qualche settimana di relax e di ferie. I prezzi sono troppo alti e i soggiorni sono sempre più brevi nel mese di agosto: la durata media si è ridotta a 2 notti. Secondo quanto previsto dall’osservatorio Panorama Turismo – Mare Italia di Jfc sarà una stagione estiva al mare, ma le tariffe saranno molto più elevate. Si stima che le presenze italiane caleranno, ma aumenterà la componente straniera. Ecco le proiezioni dell’osservatorio Panorama Turismo – Mare Italia di Jfc in merito al flusso di turisti italiani e stranieri.
Turismo, meno turisti scelgono le località di mare: ecco perché
L’osservatorio Panorama Turismo – Mare Italia di Jfc ha previsto che meno turisti sceglieranno le località di mare. Quest’anno le tariffe saranno più salate (quasi l’8 percento in più) rispetto allo scorso anno; inoltre, ci sarà un calo di turisti italiani, che sarà ripianato dalle presenze turistiche provenienti dall’estero, in particolare dai paesi comunitari. Su un flusso turistico pari a 407 milioni, oltre 310 milioni saranno italiani e la perdita stimata sarà di quasi 15 milioni rispetto allo scorso anno. Per quanto concerne la componente straniera, si conteranno quasi 95 milioni di turisti, con oltre 11 punti percentuali rispetto all’anno 2023.
Turismo, il fatturato previsto
Per la stagione estiva 2024 per il settore balneare nazionale le previsioni indicano un giro d’affari pari ad oltre 33 miliardi di euro ed un aumento di oltre 4 punti percentuali rispetto al periodo pre-Covid. L’aumento del fatturato non è lineare con l’incremento delle tariffe: ciò implica che c’è un rilevante interesse alla spesa da parte degli italiani e degli stranieri.
Per la stagione estiva si prevede un giro d’affari ripartito nel modo seguente: il fatturato generato dalla componente italiana sarà pari a quasi 24 miliardi di euro con un calo di oltre 4 punti percentuali rispetto ai dati registrati durante la stagione estiva 2023. Il giro d’affari generato dalla componente straniera sarà pari a quasi 10 miliardi di euro, con un aumento di oltre 14 punti percentuali rispetto ai dati registrati nel 2023.
Turismo, per il mese di agosto le partenze saranno in calo
Dalle analisi condotte emerge che ci sarà un aumento dei viaggi durante la stagione estiva degli italiani, ma la maggior parte preferisce prenotare in una località straniera: Albania, Grecia e Spagna. In Italia le destinazioni balneari il trend dei flussi turistici sarà piuttosto altalenante e ciò renderà ancora più complicata l’attività dei player di filiera. Per il mese di agosto c’è molta preoccupazione dal momento che i prezzi sono rincarati. Si prevede che la durata media dei soggiorni si ridurrà a 2 notti ed il periodo di grande affluenza è solo dal 9 al 18 agosto 2024.
Turismo, le previsioni di Demoskopika
Secondo i dati di Demoskopika si prevede un flusso di quasi 66 milioni di arrivi e poco più di 260 milioni di pernottamenti. A scegliere una destinazione italiana sarebbero quasi 36 milioni di presenze straniere pari a poco più della metà del dato globale degli arrivi previsti. In Europa l’Italia è tra i pasi più virtuosi per un minore tasso di inflazione dietro alla Francia ed alla Germania.
Maglia nera per il caro prezzi dei servizi di trasporto, in particolare per le tariffe aeree. Tali rincari potrebbero annullare i benefici della spesa turistica. Per la corrente stagione estiva si stima che la dinamica delle quotazioni nel comparto turistico registri una variazione tendenziale in incremento pari a 3,5 punti percentuali rispetto al 2023. A pesare sulla spesa turistica sono il trasporto aereo (16 punti percentuali) e gli alberghi (quasi 7 punti percentuali).