Forte maltempo in Piemonte nella notte di oggi, 30 giugno 2024: nubifragi, frane e smottamenti stanno mettendo in ginocchio le province di Torino e del Verbano-Cusio-Ossola.

Sono circa 80 gli interventi portati a termine dai Vigili del fuoco: diverse le persone evacuate e soccorse. Ingenti i danni a Macugnaga, località turistica ai piedi del Monte Rosa, colpita da piogge torrenziali.

Maltempo in Piemonte oggi 30 giugno 2024: evacuate diverse famiglie in provincia di Torino

Le abbondanti piogge hanno interessato l’area settentrionale del Piemonte, con i Vigili del fuoco intervenuti per soccorrere persone in difficoltà.

Diverse le situazioni di emergenza segnalate nella provincia di Torino. A Locana, ieri 29 giugno, sono state trasferite in una zona sicura 37 persone, rimaste bloccate in un ristorante a causa di una frana.

A Mathi sono state evacuate due famiglie in via precauzionale, essendo residenti in abitazioni minacciate dall’esondazione del fiume Stura di Lanzo. Mentre a Noasca alcuni esperti sono al lavoro per liberare la strada che porta a Ceresole Reale, interessata da alcune frane.

A Chialamberto ci sono tre frazioni isolate. Disposta l’evacuazione di due condomini per un totale di circa 20 persone, ora ospitate presso i locali allestiti nella palestra comunale con il supporto dei volontari. 

Nella notte è avvenuto il salvataggio di due adulti e un neonato di tre mesi tra Montanaro e San Benigno Canavese, rimasti bloccati all’interno di un’auto a causa dell’innalzamento dell’acqua del torrente Orco.

Durante la notte è stato monitorato anche il territorio del nodo idraulico di Ivrea, considerando l’innalzamento dei livelli della Dora Baltea. In Valle d’Aosta, in alcune stazioni, hanno infatti superato il livello di pericolo.

Dalle ore 5:30 di stamattina l’elicottero Drago, del reparto volo Piemonte, sta effettuato delle ricognizioni aeree sulle diverse aree colpite.

Nubifragio a Macugnaga, in provincia del Verbano Cusio Assola: i danni sono ingenti

Un violento nubifragio, che si è placato solo poco prima dell’alba, si è abbattuto su Macugnaga, importante centro turistico della Valle Anzasca, ai piedi della parete est del Monte Rosa.

In poche ore, durante la notte, sono caduti 200 mm di pioggia, portando all’esondazione di due corsi d’acqua. Il rio Tambach ha invaso la piazza del municipio e parte dell’abitato di Staffa, ossia la principale delle dodici borgate in cui è formato il paese.

L’acqua ha persino strappato via il ponte in corrispondenza della stazione della funivia, danneggiando strade e allagando le abitazioni.

Nella frazione di Pecetto è esondato il torrente Anza. La strada regionale 549 è interrotta tra Pecetto e Isella. Fortunatamente non sono stati segnalati feriti o dispersi.

Questo weekend oltre 500 turisti hanno raggiunto la celebre località per partecipare alla Monterosa Est Himalayan trail, la corsa in montagna che si è svolta ieri 29 giugno. Alcuni di loro sono rimasti bloccati senza la possibilità di tornare a valle e senza un posto dove poter passare la notte.

Nelle scorse ore mancata l’energia elettrica praticamente ovunque. Dall’alba la protezione civile è al lavoro per rimuovere il materiale trascinato dall’acqua e ripristinare la viabilità. I danni sono ingenti.

Il maltempo ha colpito anche la Valle D’Aosta: isolata la cittadina di Cogne a causa di una frana.

Il presidente Cirio: “In contatto con Curcio per lo stato d’emergenza”

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha fatto sapere di essere in contatto con i sindaci delle località colpite, ma anche con la Protezione civile.

Da ieri sera sono personalmente in contatto con i sindaci delle zone colpite: abbiamo monitorato per tutta la serata e nella notte l’andamento della perturbazione che ha colpito alcune zone del Piemonte. I danni più seri di sono registrati sul fronte del Gran Paradiso, nel Canavese, nelle valli Orco e di Lanzo e nella zona di Macugnaga.

ha scritto in un post condiviso su Facebook.

La Sala regionale è operativa e i nostri tecnici sono al lavoro e stanno raggiungendo le zone colpite per una prima conta dei danni e per individuare con i Comuni i primi urgenti interventi di ripristino. Sono in contatto con la Regione Valle d’Aosta e questa mattina ho sentito al telefono il Capo dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, per la richiesta dello stato d’emergenza.