L’ecosistema TON si trova in un momento di intensa crescita dell’attività di rete, con il suo token nativo in grande evidenza. Un contesto eccellente, il quale deve però far fronte ad un problema di non poco conto, l’impennata degli attacchi condotti tramite phishing.

I portafogli TON degli utenti ignari, infatti, vengono ingannati tramite campagne airdrop e altri metodi ingannevoli utilizzati dagli aggressori. Questi account, di conseguenza, corrono un rischio maggiore rispetto ad altri, di essere vittime di raid di questo genere.

I wallet TON sono molto esposti al rischio di attacchi phishing

Yu Xian, fondatore dell’azienda di sicurezza blockchain SlowMist, ha lanciato un allarme rivolto a coloro che utilizzano portafogli TON. Questi wallet, infatti, sono oggetto privilegiato di attività dannose, le quali sono propagate soprattutto tramite le chat di gruppo. Al loro interno, infatti, gli aggressori stanno utilizzando tattiche ingannevoli, come falsi airdrop, tesi a compromettere i portafogli TON degli utenti e rubare asset, a partire dai token non fungibili (NFT).

Per creare gli account su Telegram, sono sempre più utilizzati i numeri anonimi, simili a quelli di telefono. Questa funzionalità è stata introdotta alla fine del 2022, quando la piattaforma ha ampliato le sue opzioni di accesso, eliminando la necessità di una scheda SIM. Un metodo che si basa sulla tecnologia blockchain, rendendo possibile l’accesso agli utenti.

Proprio gli utenti di questi account, secondo un tweet lanciato il 24 giugno da Yu Xian, sono destinati ad affrontare un rischio maggiore di essere presi di mira da attacchi di phishing. Nel caso in cui se ne verifichi uno, anche l’account Telegram corrispondente potrebbe andare perso, a meno che l’utente non abbia abilitato una password separata o la verifica in due passaggi.

TON, la crescita nel 2024 è spettacolare

L’Open Network ha dato luogo a una crescita estremamente significativa in termini di attività, nel corso del 2024. Il volume di trasferimento giornaliero della blockchain decentralizzata Layer 1 ha di recente conseguito un livello pari ad oltre 10% di quello tipico di Bitcoin. Se il trasferimento giornaliero medio di Bitcoin è pari a 50 miliardi di dollari, quello di TON oscilla in una forbice tra i 5 e i 10 miliardi di dollari.

Questo rilevante aumento dell’attività della rete può essere attribuito a diversi importanti fattori. Quello più rilevante in assoluto è il sistema pubblicitario su Telegram, il quale è stato impostato in maniera tale da distribuire metà delle entrate generate dai canali direttamente ai loro proprietari, utilizzando esclusivamente la criptovaluta TON.

All’inizio di aprile, il lancio del programma The Open League ha poi introdotto una struttura di incentivi a lungo termine. Una struttura tesa a coinvolgere e premiare le parti interessate all’interno della comunità.

Occorre poi sottolineare i dati evidenziali da DeFiLlama, in relazione al Total Value Locked (TVL). Il valore totale bloccato nel suo ecosistema, infatti, è salito a quasi 650 milioni di dollari lunedì. In una sola settimana, quindi, sarebbe cresciuto nell’ordine del 7%. Portando il dato dall’inizio del 2024, quando la cifra era ferma a 14 milioni di dollari, al 4.540%.

Il raffronto con Ethereum è impietoso

A questi dati, occorre poi aggiungere quelli relativi al numero degli indirizzi attivi. Un campo in cui TON ha di recente superato Ethereum. Sono infatti più di 568mila quelli collezionati dalla valuta virtuale utilizzata all’interno dell’ecosistema di Telegram, contro i 351.400 di ETH.

Un trend confermato anche dal dato relativo al volume delle transazioni giornaliere. Il passato 17 maggio, le transazioni giornaliere di Toncoin hanno infatti raggiunto i 9 milioni, contro le poco più di un milione di ETH nello stesso arco temporale.

Un dato, quello di TON, che si sta giovando enormemente dei 900 milioni di utenti di Telegram dislocati in ogni parte del globo. Utenti i quali, con tutta evidenza, hanno da tempo individuato notevoli vantaggi nell’utilizzo del token.