Come procede il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità (Sustainable develompment Goals) dell’Agenda 2030 in Italia? I risultati del Sustainable development report dell’anno 2024 non sono particolarmente incoraggianti. Degli obiettivi contenuti nei 17 Goals da raggiungere entro il 2030, appena il 16% è in corsa per il reale traguardo.

Il restante 84% degli obiettivi è in una situazione di stagnazione o, al massimo, di piccoli passi in avanti. Si parla di debellare la fame nel mondo, di assicurare cure mediche, anche basilari, a livello planetario, di riduzione delle emissioni di CO2, di cura dei mari e degli oceani, di una strategia comune e di partnership nell’avanzamento in questo percorso.

Tuttavia, per vari target contenuti negli obiettivi, gli indicatori dei 169 target nei quali si suddividono i 17 Goal segnalano la difficoltà di procedere nella direzione giusta. In questo scenario, l’Italia occupa il 23esimo poto a livello mondiale. Un risultato che, se rapportato su scala mondiale potrebbe essere letto in maniera non del tutto negativa. Ma, se si considera che tutte le prime posizioni sono occupate da Paesi dell’Europa e dell’Unione europea (in particolare i Paesi Nordici) nostri vicini di casa, allora ci si rende conto che, anche nel Bel Paese, si possa fare molto di più.

Che cos’è l’Agenda 2030 e quali sono gli obiettivi per l’Italia e l’Onu?

Sono stati pubblicati i risultati dell’avanzamento dei target obiettivo di sviluppo sostenibili (SDGs) dell’Agenda 2030 dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu), nell’ambito del Sustainable development report 2024. L’Italia occupa il 23esimo posto su 167 Paesi analizzati, con un punteggio di 79,3, poco oltre la media di performance dei Sustainable development Goals che è di 77,2. Poco più degli obiettivi di sostenibilità in Italia hanno un avanzamento che supera la metà delle aspettative. E sono, quindi, in corsa per il raggiungimento dei target fissati entro il 2030.

Ma è necessario accelerare il passo e fare i conti anche con i singoli andamenti. Per la stragrande maggioranza degli obiettivi si è registrato un progresso limitato o, addirittura, una progressione che ha mostrato una sostanziale stagnazione. Ed è su questi ultimi due dati che occorre reportizzare i risultati raggiunti in rapporto ai singoli Goal.

Cosa sono i 17 Goal e i 169 target dell’Agenda Onu?

Uno degli obiettivi di sostenibilità in Italia ha mostrato un avanzamento positivo nel Sustainable development report 2024. Si tratta del Goal 9, relativo a Imprese, Innovazione e Infrastrutture. È l’unico indice con il semaforo verde, l’indicatore che testimonia i passi in avanti fatti, soprattutto in ambito di riduzione degli impatti dannosi sull’ambiente e di diminuzione delle emissioni di CO2.

Per otto goal si registrano dei miglioramenti assai moderati, non significativi come si possa dire del Goal 9. Si tratta, nel dettaglio, dei:

  • Goal 1, “Sconfiggere la povertà”;
  • Goal 3, “Salute e benessere”;
  • Goal 5, “Parità di genere”;
  • Goal 7, “Energia pulita e accessibile”;
  • Goal 8, “Lavoro dignitoso e crescita economica”;
  • Goal 13, “Lotta contro il cambiamento climatico”;
  • Goal 16, “Pace, giustizia e istituzioni solide”;
  • Goal 17, “Partnership per obiettivi”.

Quali sono i 17 Obiettivi da raggiungere entro il 2030?

Non ci sono indicatori in Italia che registrino una decrescita, ma per altri 8 Goal si può parlare di obiettivi in sostanziale stagnazione. Per questi obiettivi, dunque, l’Italia è chiamata a invertire la rotta se l’intenzione è quella di recuperare tempo perso e di arrivare a centrare i target di sostenibilità entro il 2030, come fissato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu) nell’Agenda 2030.

Nel dettaglio, si tratta dei:

  • Goal 2, “Sconfiggere la fame”;
  • Goal 4, “Istruzione di qualità”;
  • Goal 6, “Acqua pulita e servizi igienico sanitari”;
  • Goal 10, “Ridurre le diseguaglianze”;
  • Goal 11, “Città e comunità sostenibili”;
  • Goal 12, “Consumo e produzione responsabili”;
  • Goal 14, “Vita sott’acqua”;
  • Goal 15, “Vita sulla terra”.