Tempo di mercato in casa Milan, dove il concetto di futuro viene applicato al presente, anche se per Ruben Buriani “ne capiremo di più dopo la fine dell’Europeo”. Troppo semplice il ragionamento: i club europei puntano sulla kermesse in corso di svolgimento per cercare di tirare su il prezzo dei cartellini dei propri assistiti.

Una legge che non finisce mai questa per l’ex centrocampista rossonero (1977-1982), che per adesso vede sta vedendo comunque una società vogliosa di fare bene per presentarsi con il vestito migliore per la prossima stagione. Il reparto in cui si dovrà lavorare al dettaglio sarà l’attacco, dopo l’addio di Olivier Giroud, e oltre a Zirkzee il nome nuovo è quello di Romelu Lukaku. Deu giocatori diversi “ma fortissimi” per Buriani, dove il tipo di gioco che vorrà impostare Fonseca sarà fondamentale in vista dell prossime scelte. Ma in esclusiva a Tag24 Ruben Buriani non ha dubbi: “Big Rom mi piace, ma farei all in su Zirkzee”.

Milan vigile sul mercato, le parole di Ruben Buriani a Tag24

Dopo il secondo posto dell’ultima stagione, il Milan vuole tornare a fare la voce grossa con Paulo Fonseca in panchina. A tal proposito serviranno gli investimenti giusti per affrontare il meglio il prossimo campionato. Attenzione su tutto: dalla difesa a centrocampo, fino all’attacco, con Ruben Buriani che si aspetta i prossimi affondi dopo Euro 2024.

D: Sta vedendo un Milan attivo sul mercato?

R: Leggo come tutti le notizie che escono fuori. Prima si parlava di Zirkzee, adesso di Lukaku e Fofana per il centrocampo, ma secondo me tutto avrà una linea dopo gli Europei, perchè chi di dovere potrebbe tirare su il prezzo su certi giocatori.

D: Si sta notando una volontà di far bene?

R: Credo proprio di sì, anche perchè qualcosa la devi fare. Milano ti da tanto ma ti toglie anche, la gente vorrebbe vincere. Dipende dalla proprietà, dalle sue intenzioni e dalla voglia di fare, anche perchè non si può navigare tra il secondo e il terzo posto.

D: Pensa che veramente il Milan possa dire la sua per lo scudetto, a prescindere dal mercato?

R: Per quanto riguarda le ambizioni sì, anche se l’anno scorso abbiamo visto come ci sia sicuramente una squadra più forte, ovvero l’Inter. Poi ci sono situazioni anche come il Napoli, che vince lo scudetto e poi va in difficoltà; il difficile è sempre ripetersi. Dipende poi da tanti altri fattori, e a tal porposito torno al discroso mercato, che dopo gli Europei dovrà essere fatto bene.

Un Milan nel segno di Lukaku?

L’ultimo grande nome finito in orbita Milan, per quanto riguarda il mercato degli attaccanti, è quello di Romelu Lukaku, con Ruben Buriani che non ha dubbi su chi sia meglio puntare tra il belga e Joshua Zirkzee.

D: Si parla tanto di Lukaku.

R: Sono importanti tutti, poi dipende da quanto vuoi spendere, perchè se hai in canna qualcuno ma arrivano altre concorrenti che possono te lo strappano via. L’importante è avere le idee chiare avendo più opzioni, anche perchè quelli bravi li vogliono tutti, bisogna essere capaci di anticipare i tempi. Poi ci sono vari fattori come i procuratori, la possibilità di giocare le coppe e altro, ma spero che il Milan possa muoversi a dovere portando gente di valore, specie in attacco.

D: Ma a lei piace Big Rom?

R: Ti da profondità, ha forza fisica. Poi dipende anche dall’annata che becca: se è quella giusta ti fa venti gol, altrimenti diventa difficile. Lui è abituato a giocare in certe squadre importanti, la pressione la sa gestire, e questo può essere un vantaggio rispetto ad un giovane ventenne che arriva a questi livelli per la prima volta.

D: Meglio lui o Zirkzee?

R: E’ la domanda da un milione di euro. Dipende dal calcio dell’allenatore e che tipo di lavoro vuole dai suoi attaccanti. Se Fonseca predilige giocatori capaci anche di poter tornare indietro e aiutare allora va bene Zirkzee, ma se si punta sulla profondità allora può andare bene lui: dipende dalle idee del mister.

D: A lei chi piace di più?

R: Entrambi, ma per l’età punterei più Zirkzee. E’ un investimento a lungo termine, per Lukaku gli anni pesano invece, ma ciò non toglie che siano entrambi ottimi giocatori.