Sono passati quindici anni da quella tragica notte del 2009, quando il boato di una terribile esplosione sconvolse la città di Viareggio. Era il 29 giugno e l’esplosione che costò la vita a 32 persone fu causata dal deragliamento di un treno merci nei pressi della stazione viareggina. I 14 vagoni del convoglio ferroviario trasportavano gpl che fuoriuscì causando prima l’esplosione e poi un vastissimo incendio che interesso la stazione, le automobili e le abitazioni circostanti.

Morirono 32 persone e 25 rimasero ferite nell’incidente, ma il bilancio sarebbe potuto essere ben più grave senza il tempestivo intervento degli oltre 300 vigili del fuoco che in poche ore arrivarono sul posto. Oggi il Corpo Nazionale ricorda quella tragica notte e le vittime con un post su X.

Le vittime e le loro famiglie sono state ricordate oggi anche dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha evidenziato come sia necessario promuovere maggiore sicurezza nei trasporti, lanciando un monito quanto mai attuale alla politica e al mondo dell’imprenditoria, ovvero che la sicurezza debba “prevalere su qualsiasi logica di profitto”.

Strage Viareggio, nel giorno del quindicesimo anniversario Mattarella: “Disastro che resta inaccettabile”

Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, questa mattina in occasione del quindicesimo anniversario della strage ha mandato un messaggio di vicinanza alle famiglie delle vittime del disastro ferroviario, giudicato “inaccettabile”.

“La notte del 29 giugno 2009, Viareggio venne ferita dalle conseguenze di un disastro ferroviario che, oggi come allora, ci appare inaccettabile. Le immagini e la memoria di quella tragedia restano incancellabili. Nel quindicesimo anniversario, la Repubblica è vicina ai familiari che videro i loro cari inaspettatamente strappati alla vita e che, nel dolore, seppero avviare un percorso civile per accertare le responsabilità di quanto accaduto e per promuovere, ovunque, maggiore sicurezza nei trasporti”.

Ha detto il presidente Mattarella.

Il monito del Presidente: “La sicurezza nei trasporti e sul lavoro deve prevalere su logica di profitto”

Il Presidente della Repubblica ha colto l’occasione per richiamare la politica e il mondo imprenditoriale alle proprie responsabilità, soffermandosi sulla necessità di garantire la sicurezza nei trasporti e sui luoghi di lavoro.

“La sicurezza nei trasporti, come quella sul lavoro, è un indicatore di civiltà che deve prevalere su qualsiasi logica di profitto, perché incide sulla vita delle persone. È questa una lezione che mai deve essere dimenticata”. 

Ha detto Mattarella che poi ha concluso:

“Le reti infrastrutturali, e tra queste le ferrovie, sono condizione essenziale per la vita e lo sviluppo economico del Paese. La sicurezza è un presupposto irrinunciabile, oltre a essere un diritto primario di cittadini e utenti. Non si può derogare agli standard acquisiti, anzi il livello della sicurezza va elevato tramite controlli e tecnologie più efficaci e una crescita generale di consapevolezza”.