Riscattare la laurea: come indicare i contributi nel modello 730? La normativa vigente dà la possibilità di dedurre le spese previdenziali per aver riscattato il periodo in cui si è conseguito il titolo di studio accademico.

L’iter procedurale da seguire è differente: i corsi di studio che possono essere riscattati sono i corsi di laurea triennale e magistrale, i corsi di laurea a ciclo unico, i corsi di perfezionamento, i dottorati di ricerca, i titoli di studio conseguiti presso gli istituti di alta formazione musicale ed artistica. Nella dichiarazione dei redditi 2024 è possibile detrarre o dedurre i contributi previdenziali e assistenziali, che sono stati versati per riscattare la laurea.

Riscattare la laurea: come indicare i contributi nel 730?

Nel 730 è possibile indicare i contributi per riscattare la laurea sia per i familiari a carico e sia per sé stessi, sia per gli inoccupati e sia per gli occupati. Il riscatto del titolo di studio non è altro che il versamento all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale di un importo destinato ai contributi sostenuti per gli anni di studio accademico.

Il riscatto del titolo di studio consente al laureato o alla laureata di andare ad incrementare l’ammontare della pensione e va ad anticipare il momento dell’assegno pensionistico, in misura pari al numero di annualità riscattate. Il versamento dell’importo da riscattare può essere anche rateizzato.

Riscattare la laurea: quali sono i corsi di laurea ammessi?

L’attuale normativa chiarisce quali siano i corsi di studio che possono essere riscattati. Si possono riscattare le spese sostenute per conseguire la laurea triennale, la laurea magistrale, la laurea a ciclo unico, un diploma di specializzazione, un titolo di studio conseguito all’estero, un titolo conseguito presso un istituto di alta formazione musicale ed artistica ed un dottorato di ricerca.

Non sono oggetto di riscatto le spese sostenute per conseguire un master universitario presso un ateneo pubblico o privato. Per gli studenti fuori corso, si possono riscattare solo i periodi di durata legale del corso di studio, che inizia a partire dal mese di ottobre del primo anno di immatricolazione fino al mese di maggio dell’anno accademico.

Riscattare la laurea: come compilare il Modello 730?

I contributi versati per il riscatto del titolo di studio accademico devono essere indicati nel Quadro E del 730 (righi 8, 9, 10 e 21). La compilazione è differente a seconda che si tratti di deduzione per i soggetti familiari a carico o per la propria laurea.  Nel caso in cui si volesse riscattare il titolo di studio personale, è necessario compilare il rigo E21. In questo rigo è necessario indicare i contributi versati nel caso in cui si voglia beneficiare della deduzione. L’ammontare deve comprendere le erogazioni indicate in “Oneri detraibili” della CU.

Sono deducibili le spese sostenute anche per i familiari a carico fiscale. Si pensi a tutti coloro che sono inoccupati e, al momento della presentazione dell’istanza di riscatto, non sono mai iscritti a forme obbligatorie di previdenza. La detrazione fiscale arriva al 19 percento della spesa globale per conseguire i titoli di studio accademici.

Per detrarre (non dedurre) le spese relative ai contributi versati per riscattare gli anni di studio dei familiari a carico è necessario utilizzare i righi E8, 9, 10 e 32. Affinchè siano detraibili è necessario che i pagamenti risultino tracciabili, ovvero effettuati mediante versamenti bancari e postali. Il contribuente deve fornire le seguenti prove: copia dei bollettini postali, estratti conti, MAV, copie cartacee delle ricevute tramite carte di credito e carte di debito.

Riscattare la laurea: quanto costa?

Sul sito previdenziale dell’Inps è disponibile un tool che consente di stimare il costo del riscatto della laurea, che varia da caso a caso. Il computo del riscatto laurea dipende dal momento in cui si colloca il periodo di studi e dalla gestione previdenziale interessata.