Bonus Campi Flegrei: contributi da 400 a 900 euro per chi lascerà la casa. Via libera a 442 milioni di euro per fronteggiare l’emergenza sismica nell’area dei comuni di Pozzuoli, Napoli e Bacoli.
Lo sciame sismico che sta interessando la zona dei Campi Flegrei sta preoccupando i cittadini residenti e sta attirando sempre di più l’attenzione della comunità scientifica. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha sottolineato che non c’è un incremento significativo della velocità di sollevamento, che rimane a 2 centimetri al mese. Inoltre, non sono previste variazioni nelle deformazioni del suolo rispetto al precedente trend.
Con il decreto Infrastrutture sottoscritto dal Vicepremier della Lega Matteo Salvini è stato stanziato un fondo di oltre 442 milioni di euro per far fronte agli eventi sismici che da mesi stanno interessando l’area di Pozzuoli e la città partenopea. Il governo ha previsto un aiuto di natura economica: un bonus da 400 a 900 euro per chi abbandonerà gli edifici a rischio bradisismo.
Bonus Campi Flegrei: contributi da 400 a 900 euro per chi lascerà la casa
Chi abbandonerà la casa soggetta al rischio di bradisismo potrà contare su un contributo monetario mensile che va da 400 a 900 euro. Si tratta di una misura di sostegno economico stanziata a seguito dell’approvazione del decreto Infrastrutture sottoscritto dal Ministro Salvini. Da mesi e mesi i comuni di Bacoli, Napoli e di Pozzuoli sono colpiti da uno sciame sismico senza sosta. Il territorio dei Campi Flegrei è un’area vulcanica attiva situata nella zona settentrionale e occidentale del capoluogo campano, che si estende da Procida a Posillipo e include una zona sottomarina nel Golfo di Pozzuoli.
Il complesso vulcanico dei Campi Flegrei è soggetto al bradisismo, fenomeno vulcanico che comporta la continua alternanza tra abbassamento e innalzamento del suolo. Le fasi di innalzamento del suolo sono associate alla presenza di terremoti di bassa magnitudo. Dopo la violenta scossa di magnitudo 4.4, la più forte mai registrata negli ultimi 4 decenni, la preoccupazione ed i timori tra i residenti aumenta sempre di più. I dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia non mostrano che ci sarà un’imminente eruzione vulcanica.
La situazione non deve allarmare, ma deve essere sottoposta a costante monitoraggio da parte degli esperti del mondo scientifico e dei policy maker. Il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci ha sottolineato che tutti coloro che sono costretti ad abbandonare le proprie abitazioni possono beneficiare di un bonus da 400 a 900 euro a persona al mese. Il contributo economico non sarà erogato nel caso di seconde case e di case abusive. A seguito dell’approvazione del provvedimento scatta il divieto di non costruire ulteriori abitazioni civili.
Bonus Campi Flegrei: nominato commissario straordinario
A gestire gli interventi nella zona dei Campi Flegrei sarà un commissario straordinario dato che non potranno occuparsene la Regione ed i Comuni. Come sottolineato da Musumeci le responsabilità che si sono andate a sommare nel corso degli anni sono tantissime e coinvolgono la Regione Campania e i Comuni di Bacoli, Pozzuoli e la città metropolitana campana. Nell’attesa che siano dettate le guide Lines del nuovo commissario straordinario, si svolgono le esercitazioni programmate dalla Protezione civile nel complesso vulcanico dei Campi Flegrei.
A proposito dello stanziamento delle risorse, il primo cittadino di Pozzuoli ha ribadito che il plafond stanziato dal governo sia insufficiente. Oltre ai contributi economici approntati e destinati ai residenti, l’assessore alle Attività Produttive Zazzaro sottolinea che sia necessario sospendere il pagamento delle tasse ai commercianti. In altre parole, si mira ad adottare il modello Emilia Romagna.
Bonus Campi Flegrei: il problema dell’abusivismo
Oltre al rischio vulcanico e sismico, nella zona dei Campi Flegrei si somma un altro problema molto diffuso: l’abusivismo. Lo sviluppo urbanistico nei Comuni di Napoli, Bacoli e Pozzuoli è assolutamente caotico e nel corso dei decenni le amministrazioni non hanno mai tenuto debitamente conto dei pericoli di questa area vulcanica. A ciò si sommano le carenze nei piani di prevenzione e di Protezione civile degli enti locali.