E’ un coro unanime quello delle opposizioni contro la decisione del Governo italiano di votare contro le nomine dei top jobs al Parlamento Europeo. Decisione espressa ieri – 27 giugno 2024 – con il voto contrario della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla nomina del portoghese Antonio Costa come presidente del Consiglio Europeo e della premier estone, Kaja Kallas come Alta Rappresentante Ue. L’Italia, inoltre, si è anche astenuta sulla conferma di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione Europea.

Per gli esponenti dei partiti di opposizione queste scelte determineranno un isolamento dell’Italia nel contesto europeo e internazionale con tutte le ripercussioni negative connesse.

Nomine Ue, Renzi a Meloni: “Autogol. Non tocca palla”. Bonelli: “Italia pagherà prezzo altissimo”

Tra i più critici nei confronti della premier c’è il leader di Italia Viva, Matteo Renzi che, commentando la vicenda relativa alle nomine ai top jobs, ha definito quello di Meloni un autogol.

“La Meloni ha chiesto di votare Giorgia per contare in Europa. Gli italiani le hanno creduto: lei ha vinto le elezioni, noi no. Sono bastati venti giorni per capire che era tutta fuffa. Giorgia non tocca palla, l’Italia è più debole e l’Europa non cambia, purtroppo. Che autogol”.

Ha scritto su X Renzi, la cui preoccupazione per un’Italia meno protagonista in Europa è stata smentita dalla presidente Giorgia Meloni nelle dichiarazioni rese alla stampa nella notte, subito dopo la conclusione del vertice di Bruxelles. Un timore che invece è condiviso dal leader di Avs Angelo Bonelli:

“Quello che è accaduto in Europa ha una sola responsabile si chiama Giorgia Meloni che ha preferito isolare l’Italia alleandosi con Orban. Questo non è mai accaduto nella storia d’Italia che ha sempre avuto un ruolo importante nelle nomine. La politica fallimentare di questa destra farà pagare un prezzo elevatissimo al nostro paese”.

Ha detto Bonelli rispondendo ai giornalisti all’esterno di Montecitorio. Il leader dei verdi italiani ha, poi, chiarito che la decisione di votare Ursula von der Leyen sarà influenzata anche dalla necessità di fermare lo spostamento a destra del Parlamento Europeo.

“Appoggio von der Leyen? Vedremo, se i nostri voti possono servire a formare lo spostamento a destra il Parlamento ragioneremo. Tutti i sei eurodeputati, comunque, saranno vincolati a rispettare quello che è il programma di AVS.”

M5S: “Meloni ha gestito la vicenda come una pivella”. Boccia: “Ha isolato l’Italia”

Molto critica è anche la posizione del Movimento 5 Stelle che hanno accusato la presidente italiana di aver gestito la vicenda come una ‘pivella’ emarginando e danneggiando l’Italia.

“Meloni ha gestito questa importantissima partita come una pivella, non ha toccato palla ed è stata esclusa dai giochi. Meloni, comunque vada a finire con il voto all’Europarlamento tra tre settimane, sarà tagliata fuori e con lei il nostro Paese”.

Hanno dichiarato i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle commissioni Politiche Ue di Camera e Senato.

“Con la posizione assunta sulle nomine europee, Giorgia Meloni ha scavato un baratro tra l’Italia e l’Europa. Da Paese Fondatore ci ritroviamo a paesello isolato, scontroso e fuori dai giochi. Meloni ha ritagliato per l’Italia in Ue un futuro stile Ungheria di Orban”.

Ha scritto, invece, sui social il segretario di +Europa, Riccardo Magi.

Mentre il capogruppo al Senato del Pd, Francesco Boccia, ha accusato la presidente Meloni di aver isolato il nostro paese.

“Nel voto sui top jobs europei ha totalmente isolato il nostro Paese astenendosi sulla von der Leyen e votando contro le altre due candidature. Nemmeno suo ‘fratello’ Orban è arrivato a tanto. Non contenta di aver pagato le sue ambiguità ‘europeiste’ con una maggioranza di governo davvero composita, viste le appartenenze europee di Lega e FI, con il suo voto ha totalmente isolato il nostro Paese”.