L’ictus, evento improvviso e complicato da gestire, non colpisce solo il corpo, ma anche la mente, ecco perché è richiesto un approccio che integri riabilitazione fisica e supporto emotivo.
Riconoscere e trattare tempestivamente questi disturbi con alcune particolari tecniche di gestione dello stress, terapia psicologica e supporto familiare è fondamentale per migliorare la qualità della vita, ed evitare di cadere in depressione dopo questo evento. Scendiamo nei dettagli.
Dopo un ictus, a quali cambiamenti va incontro il paziente
Dopo un ictus, potresti osservare cambiamenti fisici nel modo in cui ti muovi, parli o percepisci il mondo. Oltre a questo è altrettanto comune avvertire alterazioni nel tuo stato emotivo.
Sentimenti di depressione e ansia sono frequenti, ma possono emergere anche rabbia, frustrazione, mancanza di motivazione o episodi di pianto o riso inappropriati.
Queste emozioni possono derivare da cambiamenti fisici nel cervello causati dall’ictus, ma anche dalla maniera in cui l’evento ha impattato la tua vita e le tue capacità. È importante riconoscere che questi problemi emotivi sono importanti quanto le cure mediche e non vanno presi sottogamba.
Tieni presente che se i problemi emotivi persistono, possono rallentare il tuo recupero, anche fisico. Parlane apertamente con il tuo medico, digli come ti senti durante il processo di riabilitazione.
Lui potrà fornirti consigli e soluzioni utili per affrontare al meglio queste difficoltà emotive.
Come può nascere la depressione dopo un ictus
Molte persone sperimentano uno stato di depressione in seguito a un ictus, solitamente entro il primo anno. Potresti provare sentimenti di tristezza, vuoto, irritabilità, impotenza o disperazione. Potresti avere difficoltà a dormire, dormendo troppo o troppo poco. Il tuo appetito potrebbe subire variazioni significative.
Potresti perdere interesse nelle attività che prima ti piacevano e trascorrere meno tempo con le persone a cui tieni. Potresti sentirti affaticato o soffrire di mal di testa o dolori che non migliorano con il trattamento.
ATTENZIONE: se hai pensieri suicidi, cerca immediatamente aiuto.
Anche se pensi di essere solo un po’ abbattuto, cerca ugualmente aiuto, perché potresti non renderti conto di essere depresso. Spesso, i primi segnali vengono notati dai familiari e dagli amici.
Perché dopo un ictus potresti soffrire d’ansia
L’ansia è una sensazione intensa di paura o preoccupazione. Può provocare panico, irritabilità o irrequietezza.
I sintomi fisici possono includere sudorazione eccessiva, battito cardiaco accelerato, mal di testa, nausea, tremori e difficoltà respiratorie.
È frequente che le persone sperimentino sia ansia che depressione contemporaneamente dopo un ictus, perché si ha il terrore che l’evento si verifichi di nuovo, e la paura insita in sé stessi può provocare ansia e panico.
Come gestire queste intense emozioni dopo un ictus
Proprio come ricevi cure per gli effetti fisici del tuo ictus, puoi ottenere supporto per i cambiamenti emotivi che potresti sperimentare. Questi cambiamenti potrebbero non essere permanenti, soprattutto se seguiti da un trattamento adeguato.
Parlando con altre persone che hanno avuto un ictus, sia di persona che online, scoprirai di non essere solo. Potresti ricevere consigli utili per affrontare le difficoltà. Studi dimostrano che le relazioni sociali possono alleviare depressione e ansia post-ictus.
Non disdegnare nemmeno l’uso di farmaci. Il medico potrà decidere di prescrivere antidepressivi per trattare la depressione e l’ansia.
Scegli di confrontarti con un terapista, il quale potrà aiutarti sviluppare strategie efficaci per gestire le tue emozioni. Inoltre cerca di fare esercizio fisico regolare, perché è un eccellente metodo per migliorare l’umore. Attività come camminare, nuotare o fare yoga sono ideali per un esercizio a basso impatto.
In conclusione, con il giusto supporto è possibile superare ansia e depressione dopo un ictus. È fondamentale avvalersi di un approccio multidisciplinare che includa assistenza medica, supporto psicologico e riabilitazione fisica. Il coinvolgimento di familiari e amici, così come la partecipazione a gruppi di sostegno, può fare una grande differenza nel processo di recupero.
Terapie come la psicoterapia cognitivo-comportamentale e, se necessario, l’uso di farmaci antidepressivi o ansiolitici, possono essere efficaci nel gestire i sintomi. Con pazienza, determinazione e il giusto aiuto, molte persone riescono a ritrovare un equilibrio emotivo e migliorare la qualità della loro vita dopo un ictus.