Davide Formolo affronterà il Tour de France 2024 in una Movistar ricca di ambizioni. La formazione spagnola parte infatti con un duplice obiettivo: curare la classifica generale con il corridore iberico Enric Mas, che nel 2023 ha dovuto concludere la Grande Boucle dopo la prima frazione a causa di una caduta terribile, e cercare di fare il massimo in volata con Fernando Gaviria, corridore che da diversi anni però non riesce a conquistare successi di peso nelle grandi corse a tappe. In questa situazione, Davide Formolo sarà un uomo squadra molto importante, in quanto dovrà farsi trovare pronto all’occorrenza e cercare di sfruttare eventuali situazioni che possono permettergli di distinguersi.

Davide Formolo, il Tour 2024 con tante ambizioni

Secondo alla Liegi-Bastogne-Liegi del 2019, Formolo è senza dubbio un corridore che potrebbe fare molto bene nelle prime tappe di questo Tour de France 2024, che parte in salita. Noi di Tag24 abbiamo avuto modo di parlare con il corridore italiano della Movistar alla vigilia della partenza del Tour da Firenze, lui che in passato è stato anche gregario di Tadej Pogacar alla UAE Team Emirates prima di approdare in Spagna.

Lei fa parte di una squadra che vuole sia vincere in volata che curare la generale: quale sarà il suo ruolo?

“Sì, sicuramente abbiamo tante ambizioni, partiamo con tanti obiettivi per questo Tour de France. Il mio ruolo sarà quello di ritagliarmi un ruolo di spessore nelle tappe impegnative. Il Tour presenta ogni giorno delle occasioni importanti, bisognerà cogliere tutte le opportunità che arrivano dal primo all’ultimo giorno”.

Quanto è importante per lei essere qui, alla partenza di questa edizione?

“Davvero molto, non so se ci si sta rendendo conto del grande affetto che la gente sta riversando verso di noi. Questo Tour de France che parte dall’Italia sarà davvero un’esperienza unica, sono molto felice di essere al via. Mi sto godendo ogni momento di queste giornate in Italia, è la prima volta che la corsa parte dalla nostra nazione e ci stiamo godendo questa grande festa prima di vivere delle giornate che saranno sicuramente molto complicate. Si parte subito col botto, noi come squadra vogliamo sempre essere pronti e ben figurare”.

Cosa ci possiamo aspettare dalle prime tappe?

“La Firenze-Rimini secondo me è davvero molto insidiosa, le strade degli Appennini sono molto tortuose e conosciamo bene la loro difficoltà. Gli uomini di classifica dovranno rimanere davanti, non è possibile rimanere troppo coperti quando si affrontano delle pendenze simili e un dislivello così impegnativo. Stesso discorso vale per domenica, perchè il finale sul San Luca è salita vera. A Torino ci sarà una tappa per velocisti: lì dovremo stare davanti per cercare di pilotare nel modo migliore Fernando Gaviria verso la volata. Prima di quella frazione, però, vedremo lotta vera tra gli uomini della classifica generale, ci saranno sicuramente delle indicazioni molto importanti in ottica futura”.

Ha un sogno nel cassetto alla partenza del Tour de France?

“Di sogni nel cassetto ne ho molti, ma vediamo le indicazioni che ci offre la strada. Preferisco non sbottonarmi e vivere la gara giorno dopo giorno, cercando di mettermi in evidenza nelle frazioni più complicate”.