Gianni Moscon sarà uno dei pochi corridori italiani che prenderà parte al Tour de France 2024. Il corridore della Soudal Quick Step, approdato alla compagine belga dopo diversi anni trascorsi all’Astana Qazaqstan, è senza dubbio uno degli uomini più importanti del ciclismo italiano, e dopo alcuni anni non del tutto felici cercherà riscatto in quella che è la corsa a tappe più prestigiosa al mondo. La formazione belga punterà tutto su Remco Evenepoel: il corridore ha già vinto un grande giro in carriera, la Vuelta a Espana 2022, quindi l’obiettivo sarà quello di fare bene anche alla prima partecipazione alla Grande Boucle. Moscon sarà un uomo fondamentale per la sua esperienza, visto che nei primi anni della sua carriera ha fatto parte del Team Sky di Chris Froome e Geraint Thomas.

Gianni Moscon, il Tour de France 2024 al fianco di Evenepoel

Alla vigilia della partenza del Tour de France 2024, noi di Tag24.it abbiamo avuto modo di parlare con Gianni Moscon, che non nasconde la volontà di tornare a ben figurare nella corsa a tappe francese.

Quanto è importante per lei essere presente di nuovo al Tour de France?

“Molto, sicuramente è importante perchè ho lavorato davvero tanto per essere al via di questa corsa. Ho lavorato tanto, mi sono allenato durante, ho dato il massimo perchè credo che la mia esperienza possa essere utile a Remco e a tutto il team per affrontare la corsa nel modo migliore. Affronterò le prime tappe con l’obiettivo di trovare di nuovo le sensazioni migliori, poi vedremo di capire quali possono essere gli obiettivi di squadra e personali”.

Le salite di San Marino e San Luca saranno alcune delle difficoltà dei primi due giorni del Tour de France in Italia. Cosa possiamo aspettarci?

“Sono salite molto impegnative. Il San Luca è una salita davvero difficile, anche San Marino mette in difficoltà i corridori. Le tappe di Rimini e di Bologna sono dure, molto insidiose. Dovremo stare con gli occhi aperti per far sì che Remco possa rimanere sempre davanti e non correre rischi. E’ al suo primo Tour de France: tutti noi conosciamo il suo valore e sappiamo che può fare davvero molto bene. Non a caso è stato campione del mondo in linea ed è iridato a cronometro. Noi come squadra dobbiamo lavorare al meglio per metterlo in condizione di fare il massimo. Credo che l’ambizione di vincere una tappa e arrivare in una top-5 possa essere molto importante considerando il livello degli avversari che andiamo ad affrontare”.

Ha delle ambizioni personali?

“Sicuramente ci sono, ma il mio primo obiettivo è quello di capire che sensazioni posso provare nel corso di queste prime giornate. La corsa è lunga e ci saranno sicuramente tante occasioni dove possiamo fare bene e dove potrei provare a mettermi in evidenza. Non dobbiamo però dimenticare l’obiettivo principale, che è quello di fare bene con Remco. Ci sono anche le mie ambizioni personali, ma senza dubbio quello che vorrei fare è mettere a disposizione del team la mia esperienza per permettere al mio compagno di fare una buona corsa. Affrontare un Tour de France non è semplice, le insidie sono sempre dietro l’angolo”.