Luca Mozzato è pronto per affrontare il Tour de France 2024. La corsa sta per partire dall’Italia e nella giornata di ieri, a Firenze, si è tenuta la cerimonia di premiazione delle squadre. A Piazzale Michelangelo, location scelta per abbracciare la Grande Boucle che per la prima volta nella sua storia parte dall’Italia, noi di Tag24.it abbiamo avuto modo di parlare con Luca Mozzato, corridore della formazione francese Arkea-B&B Hotels.

Luca Mozzato, l’emozione del Tour de France 2024 in Italia

Chi meglio di lui può rappresentare queste giornate, dato che è un corridore italiano che corre in una formazione francese? la motivazione non mancherà sicuramente a questo ragazzo, che nella propria carriera ha già ottenuto un secondo posto al Giro delle Fiandre di quest’anno, alle spalle di Mathieu van der Poel. Luca Mozzato affronta quindi il Tour de France 2024 dopo un piazzamento di prestigio, che non cambia però le gerarchie all’interno di una squadra nella quale Arnaud Demare vuole provare a dire la sua in volata. Ricordiamo infatti che nel mese di agosto 2023 il corridore francese ha deciso di cambiare squadra, lasciando la Groupama-FDJ con effetto immediato in seguito all’esclusione dalla Grande Boucle.

Quanta emozione c’è nell’affrontare il Tour de France che parte dall’Italia?

“Sicuramente è una giornata speciale. Tutte le partenze del Tour de France sono speciali ma questa è un’emozione particolare, c’è qualcosa di diverso. Si sente il calore del pubblico, è bello essere omaggiati in questo modo alla vigilia di una corsa così difficile. Sarà una grande partenza del Tour, ci aspettano le prime due giornate molto impegnative e poi vedremo come andrà il resto della corsa”.

Anche la squadra ha voluto omaggiare i campioni del passato con la nuova divisa?

“Sì, il nostro obiettivo era proprio quello di rendere omaggio all’Italia, soprattutto grazie alla presenza del nostro fornitore di bici, Bianchi, che ovviamente è molto coinvolto sotto questo punto di vista. La maglia vuole omaggiare i grandi campioni del passato, per questo motivo ha questi colori che ricordano molto il ciclismo eroico, quello del passato”.

Nel mese di giugno dei stato costretto al ritiro in numerose gare, ultima delle quali il campionato italiano. Come ti senti alla vigilia del Tour de France?

“Fisicamente l’approccio non è stato facile, ho avuto diversi malanni e nelle scorse settimane non mi sentivo ancora al 100%, sentivo di non aver recuperato completamente. Adesso siamo a posto, quindi sono pronto ad iniziare questa grande sfida che è il Tour de France. Sono comunque soddisfatto perchè prima di questi problemi fisici sono riuscito ad ottenere dei piazzamenti incoraggianti”.

La tappa di Rimini è troppo difficile per lei? Sta già pensando a un possibile arrivo in volata a Torino?

“Le prime due giornate di questo Tour de France sono molto difficili, non credo che si possa arrivare in volata nella prima tappa a Rimini. Ci sono troppe salite, molto dislivello prima del traguardo. per i velocisti puri è complicato. Il San Luca, il giorno seguente, è una salita vera, quindi anche in quel caso è impossibile pensare a un arrivo in volata. Per la tappa di Torino il mio compito è quello di dare una mano ad Arnaud Demare. Lui sarà il velocista principale della squadra, quindi gireremo intorno a lui. Laddove dovessero esserci delle possibilità personali cercherò di coglierle”.