Il settore del mining di Bitcoin è in una fase di ridefinizione molto profonda. L’ultima novità al proposito è quella relativa a CleanSpark, azienda mineraria focalizzata sul discorso della sostenibilità, che ha deciso di acquisire la rivale GRIID. In cambio verserà 155 milioni di dollari, per tutte le azioni ordinarie della società concorrente.

Non appena sono stati rivelati i termini dell’accordo, il prezzo delle azioni di GRIID è crollato del 49%. Un calo che è comunque da mettere in relazione al 55% che la società mineraria di stanza a Cincinnati aveva collezionato nel corso dell’ultimo mese.

CleanSpark acquista GRIID: i termini dell’accordo

La notizia dell’acquisizione di GRIID da parte di CleanSpark è stata diffusa da un comunicato stampa emesso per l’occasione. Contestualmente alla firma dell’accordo di fusione, le aziende hanno anche stipulato un contratto di hosting esclusivo per tutta la potenza attualmente disponibile, di cui 20 MW verranno assegnati a CleanSpark con effetto immediato.

Come risultato dell’accordo, CleanSpark stima che la sua potenza potrebbe aumentare di oltre 400 MW nel corso dei prossimi due anni. L’acquirente si assumerà tutti i debiti in sospeso e gli altri obblighi di GRIID, oltre a fornirgli un prestito di capitale circolante di 5 milioni di dollari e un prestito ponte di circa 50,9 milioni di dollari, per soddisfare determinati obblighi di GRIID al momento della firma.

A commentare l’accordo raggiunto è stato il CEO di CleanSpark, Zach Bradford. La nota da lui diffusa afferma, in particolare: “Non vediamo l’ora di accogliere il team GRIID nella famiglia CleanSpark e siamo entusiasti di applicare il metodo CleanSpark, attentamente affinato insieme alle comunità in cui operiamo in Georgia e Mississippi, all’imponente pipeline di GRIID nel Tennessee”.

Mentre Trey Kelly, CEO di GRIID, ha a sua volta affermato: “Sono molto orgoglioso dell’attività e del team che abbiamo costruito in GRIID, quindi entrare a far parte di un’azienda con una visione e valori condivisi, come CleanSpark, rappresenta una combinazione aziendale ideale.”

Una fase di ridefinizione del mining di Bitcoin

Fondata nel 2018, GRIID gestisce strutture minerarie a Watertown, New York e nel Tennessee, servite dalla Tennessee Valley Authority (TVA), una delle più importanti società elettriche pubbliche degli Stati Uniti. Oltre alla sede centrale di Cincinnati, in Ohio, l’azienda gestisce un centro di ricerca e sviluppo ad Austin, in Texas, e un sito di sviluppo, distribuzione e riparazione delle apparecchiature a Rutledge, nel Tennessee. Un elemento dell’attività di GRIID che è stato evidenziato da CleanSpark è il suo “approccio comunitario alla costruzione di data center”, focalizzato sulle comunità locali.

L’accordo di fusione tra le due aziende minerarie arriva in un momento molto particolare per il settore. Molti attori operanti nel mining di Bitcoin, infatti, si trovano a dover fare i conti con il quarto halving di aprile.

Il dimezzamento delle ricompense spettanti per l’aggiunta dei blocchi alla catena di BTC, infatti, si è andato a riflettere con grande forza sui bilanci societari. Per cercare di resistere alla tempesta, alcune società stanno vendendo le proprie scorte di token, per poter investire i proventi in nuove apparecchiature. L’estrazione meno redditizia di prima, ha infatti cambiato in maniera considerevole le carte in tavola.

La strada delle fusioni

Se alcune aziende minerarie hanno optato per la vendita delle proprie scorte di Bitcoin, altre hanno invece intrapreso la strada delle acquisizioni. Tra quelle che hanno fatto notizia di recente, occorre ricordare il tentativo di scalata ostile da parte del colosso minerario Riot Platforms nei confronti della società canadese Bitfarms. La resistenza della società attaccata ha però spinto Riot Platforms, all’inizio di questa settimana, ad abbandonare il suo piano.

Non ci sono invece state frizioni tra CleanSpark e il consiglio di amministrazione di Griid. In questo caso, infatti, le condizioni tra le controparti si sono andate a incastrare al meglio. Preparando la strada per la definizione definitiva della questione, che dovrebbe avere luogo entro il terzo trimestre di quest’anno.