Traffico, crescono gli spostamenti in auto in Italia: il report “Data Mobility 2024” mette in evidenza che con la fine dell’emergenza pandemica le strade dei centri urbani sono tornate a congestionarsi.

Con la fine dell’emergenza sanitaria le città sono tornate ad affollarsi: nel Settentrione italiano è aumentato l’utilizzo delle autovetture ed il numero degli spostamenti. Tra le metropoli la maglia nera va alla città di Milano, capoluogo della Lombardia, mentre il trend è in riduzione nelle Isole, in particolare a Cagliari e a Messina.

Il divario tra Nord e Sud italiano si attesta anche nelle abitudini degli automobilisti. Nel Settentrione gli automobilisti si muovono nelle ore di punta, mentre nel Meridione c’è più traffico nelle ore di pranzo. L’analisi condotta consente alle amministrazioni locali di assumere decisioni in merito alla situazione riguardante la mobilità nell’era post pandemica.

Traffico, crescono gli spostamenti in auto in Italia: ecco lo studio

A delineare lo scenario in merito agli spostamenti in auto lungo la Penisola italiana è il report “Data Mobility 2024”, il quale mette in evidenza come l’utilizzo delle autovetture sia cresciuto all’indomani della fine dell’emergenza sanitaria. L’analisi fotografa un’Italia sempre più alle prese con il traffico automobilistico. Il numero di spostamenti in auto è cresciuto con il ricorso dello smart working e con il ritorno in ufficio della maggior parte dei lavoratori.

L’analisi è stata condotta ricorrendo all’utilizzo dei big data in forma anonima e nel rispetto della privacy. Il report ha esaminato 14 città metropolitane e ha elaborato un’enorme mole di dati: 80 milioni di viaggi, 500mila autovetture, 200.000 celle telefoniche e 23 milioni di carte sim. La fotografia scattata evidenza la dipendenza dell’automobilista al ricorso dell’autovettura privata. Maglia nera per la città metropolitana di Milano che si aggiudica la prima posizione per il numero di spostamenti in auto e per il ricorso all’automobile privata.

Secondo il rapporto all’incremento degli spostamenti in automobile corrisponde una riduzione della velocità. In media, nei centri urbani la velocità è in calo di sette punti percentuali. La città bolognese è la città dove la velocità è in calo di 12,5 punti percentuali. L’incremento della congestione contribuisce a ridurre la velocità anche a Roma, Torino, Palermo e nel capoluogo lombardo. La velocità è maggiore a Bari, nel capoluogo partenopeo e nel capoluogo toscano.

Traffico nelle città italiane: il divario tra Nord e Sud

Il report mette in evidenza che ci sia un divario tra Settentrione e Meridione italiano in merito alle abitudini di guida degli automobilisti. Nell’Italia del Nord il traffico automobilistico si concentra durante il mattino e la sera. Nel Sud il traffico è maggiore durante l’ora di pranzo. La divergenza tra Nord e Sud Italia non si esaurisce solo nelle abitudini di guida differenti, ma anche nel grado di dipendenza di utilizzo della vettura privata.

Alcune città siciliane (Palermo, Catania e Messina) hanno registrato un calo significativo negli spostamenti delle autovetture per abitante. In alcune città del Centro e del Settentrione italiano (Firenze, Bologna e Milano) gli spostamenti in auto hanno subito un aumento, come pure la dipendenza all’autovettura è aumentata. Nelle Isole continua il calo ed i decrementi più significativi si registrano a Cagliari.

Traffico in Italia: il report

Dal report è emerso che, all’indomani della pandemia, sono incrementati gli spostamenti sulle lunghe distanze, specie nell’area di Venezia, di Milano e di Firenze. Gli aumenti degli spostamenti in autovettura coinvolgono le zone periferiche e la fascia oraria mattutina. Alla congestione nelle città si affianca un servizio di trasporto pubblico piuttosto carente ed in affanno.

Il rapporto ha messo in evidenza una crescente presenza della componente straniera che circola in auto e non è legata ai flussi turistici. L’incremento degli stranieri in auto interessa soprattutto Cagliari, Messina e Bologna. Genova, Torino e il capoluogo campano sono i comuni meno interessati dagli spostamenti degli stranieri in auto.