Non dovrebbero esserci più dubbi e i pezzi del puzzle stanno tornando ai loro posti: dopo giorni di trattative, Ursula von der Leyen sarà riconfermata presidente della Commissione europea. La politica tedesca potrà quindi continuare il suo lavoro, iniziato nel 2019 e che ha attraversato momenti complicati come la pandemia da Covid e le guerre in Ucraina e a Gaza.
Una riconferma non scontata ma che il PPE sembra aver strappato agli altri gruppi politici europei. Vediamo in quest’articolo la biografia personale e politica di von der Leyen.
Chi è Ursula von der Leyen? Età e figli della riconfermata presidente della Commissione europea
Ursula von der Leyen, nata Albrecht, è nata nell’ottobre 1958 ad Ixelles, nella regione di Bruxelles-capitale (in Belgio). La famiglia Albrect proveniva dall’antico patriziato dell’Elettorato di Hannover ed il padre, Ernst, si era trasferito proprio nel 1958 a Bruxelles per lavorare nelle nascenti istituzioni europee.
Ursula frequenta la scuola europea di Bruxelles dal 1964 al 1971 (affrontando anche la perdita della sorella di 11 anni a causa di un tumore), mentre nel 1977 si iscrive alla facoltà di economia a Gottinga. Nello stesso anno Ursula è costretta a trasferirsi con la propria famiglia a Londra, avendo il padre Ernst ricevuto minacce di stampo terroristico da alcuni gruppi armati di estrema sinistra.
Nel 1980 von der Leyen rientra in Germania e dal 1980 al 1987 è impegnata con gli studi in medicina all’università di Hannover. Un incontro molto importante per la futura presidente della Commissione europea è con il medico Heiko von der Leyen, discendente di una famiglia aristocratica di commercianti di seta.
Nel 1986 i due si sposano e von der Leyen segue il marito negli Stati Uniti, impegnato nell’attività di insegnamento (dal 1992 al 1996) presso l’università di Stanford. Fra il 1988 ed il 1999 la famiglia von der Leyen è allietata dalla nascita di 7 figli.
Nel 1996 von der Leyen rientra in Germania insieme al marito.
La carriera politica di von der Leyen e la prima presidenza alla Commissione Europea
Come accennato, von der Leyen ha ottenuto un secondo mandato alla Commissione europea, mentre il socialista portoghese Costa e la liberale estone Kallas dovrebbero infine occupare le posizioni di presidente del Consiglio europeo e di Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera e di sicurezza.
von der Leyen inizia la sua carriera politica in Germania nel 2001 (con un incarico locale nella regione di Hannover), anche se era iscritta al CDU dal 1990. Entrata nel parlamento della Bassa Sassonia e nel governo locale nel 2003, nel 2005 la cancelliera Angela Merkel sceglie von der Leyen come ministra per la Famiglia.
Negli anni i diversi esecutivi guidati da Merkel vedono la presenza costante di von der Leyen: nel 2009 ottiene la guida del dicastero del lavoro, mentre nel 2013 diventa la prima donna ministro della Difesa della storia tedesca. Nonostante i tentativi di aumentare le spese militari e gli effettivi dell’esercito, l’attività di von der Leyen in questo settore è stato criticato perché molti appalti sarebbero stati assegnati con procedure poco chiare e perché l’esercito tedesco avrebbe nei propri magazzini armi obsolete.
Nel 2015 von der Leyen venne accusata di aver plagiato parte della sua tesi di dottorato, anche se un’inchiesta stabilì che si trattò di errori inconsapevoli. Nel 2019 il nome della politica tedesca s’impose a sorpresa per la carica di presidente della Commissione europea: in quell’anno le trattative fra i liberali rappresentati dal francese Macron e i paesi dell’area Visegrad (Ungheria, Polonia, ecc.) si erano bloccate e non accennavano ad andare avanti.
von der Leyen sembrò un nome di compromesso che alla fine venne accettato dalla parti in causa. Tanti dei suoi progetti (dall’allargamento dell’UE agli “Stati Uniti d’Europa“) sono stati poi superati dagli eventi (Brexit, Covid, guerra russo-ucraina, ecc.), mentre alcuni sono stati nel corso degli anni fortemente ridimensionati (come nel caso del Green Deal).