Le forze dell’ordine avranno più potere con la decisione del Parlamento del Kenya adottata nelle scorse ore a fronte delle violente proteste di ieri 25 giugno 2024, da giorni i giovani scendono nelle piazze principali del Paese contro la legge finanziaria voluta dal presidente Ruto: durante gli scontri tra polizia e studenti si sono registrati 22 morti. Un bilancio destinato a crescere nelle prossime ore.

La manovra porterebbe ad un aumento vertiginoso dei prezzi dei beni principali, come il pane e l’olio d’oliva. Una mossa che renderebbe l’attuale capo di Stato ancora più impopolare e rischierebbe di mettere a repentaglio la democrazia in Kenya. La giornalista keniana Celine Naberu spiega a Tag24 cosa potrebbe succedere nei prossimi giorni nel suo Paese.

Proteste in Kenya, Naberu: “Ruto ha provocato 22 morti ieri”

Ruto cerca la quiete dopo gli scontri di ieri ma nel frattempo rafforza polizia ed esercito lasciando passare tutt’altro messaggio: chi si metterà contro lo Stato, la pagherà. Ieri il presidente del Kenya ha parlato alla tv nazionale dopo che la polizia ha aperto il fuoco contro diversi manifestanti, sono morte 22 persone mentre 50 sono rimaste ferite.

Le proteste non termineranno fin quando non ci sarà una concreta revisione della legge finanziaria che comporterebbe una tassazione molto alta. Due le categorie più colpite dalla manovra: i ceti meno abbienti e gli studenti, proprio questi ultimi sono i protagonisti delle recenti manifestazioni. La giornalista Naberu ha parlato a Tag24 di questa preoccupante situazione e del futuro nel breve periodo dello Stato africano.

Cosa credi che accadrà nei prossimi giorni?

“Credo che ci saranno molti morti nei prossimi giorni, ad oggi sono morte più di 50 persone per ferite da arma da fuoco e il dispiegamento dei militari non farà altro che peggiorare le cose, i giovani non smetteranno di lottare per i propri diritti”.

In che modo la legge finanziaria colpirà i keniani?

“Nel disegno di legge finanziaria 2024/25, il governo keniano mira a raccogliere 2,7 miliardi di dollari in tasse aggiuntive che sono un po’ troppe per i keniani già sofferenti. Il disegno di legge mira ad aggiungere l’Iva su prodotti essenziali come gli assorbenti per le donne keniane. Queste già affette da periodo di povertà, intendono aggiungere l’Iva anche sul pane che ne farà aumentare notevolmente i prezzi. Si punta anche ad aumentare l’Iva al 16% su vari servizi finanziari che prima erano esenti“.

“Il Kenya è già un Paese del Terzo Mondo e tassare eccessivamente la popolazione non è una soluzione anzi, fa semplicemente soffrire di più le persone già povere. Queste persone restano per giorni senza cibo perché è già cosa farebbe loro l’aggiunta di più tasse?”

Il futuro del Kenya: cosa succederà?

Credi che Ruto concluderà il suo mandato?

Sarà molto dura per William Ruto continuare ad essere presidente della Repubblica del Kenya, nella nostra storia dall’indipendenza non è mai accaduta una cosa del genere. Ieri i giovani manifestanti hanno dato fuoco al Parlamento e al municipio dopo che la polizia ha sparato e ucciso diversi manifestanti pacifici, l’incendio del parlamento non è mai avvenuto nella storia del Kenya. Sarà un mandato molto difficile per William Ruto”.

Ritieni che l’impiego delle forze militari nelle proteste rischi di portare il Kenya ad una dittatura?

“Credo che l’uso della forza militare possa portare alla dittatura in Kenya. Il presidente sta cercando di reprimere le proteste e mostrare alla gente quanto può essere potente. Protestare è legale secondo la costituzione del Kenya ed è stato molto pacifico prima che la polizia diventasse violenta. Il motivo per cui credo che Ruto agisca come un dittatore è che, secondo l’articolo 241(3) della costituzione, le forze di difesa keniote con l’approvazione dell’Assemblea nazionale vengono schierate per riportare la legge e l’ordine“.

Il presidente non ha chiesto l’approvazione dell’Assemblea nazionale, ha schierato la forza militare ieri sera, ma l’approvazione del Parlamento è stata data oggi. Il tutto è successo poche ore dopo l’ordine del presidente“.

Il dialogo con gli studenti

Ci sarà il tanto richiesto dialogo tra gli studenti e il presidente dopo quanto accaduto ieri?

“Sarà difficile per il Presidente avere un dialogo con il popolo perché non c’è nessun leader della protesta, il tutto è iniziato sui social come hashtag. La gente ha iniziato a marciare per le strade, ma non c’è nessun leader per il popolo del Kenya. Ne parlo da giovane donna keniota che sarà anche lei colpita da tutto questo. Se ci fosse un capo delle proteste non credo che punterebbe al dialogo con qualcuno che ha ordinato un massacro di innocenti tra i quali c’era un 13enne”.

“Un anziano è stato ucciso a colpi di arma da fuoco ieri sera, hanno sparato anche a una donna che chiudeva il suo negozio. Persone che vivono nelle zone residenziali sono state raggiunte da proiettili, non credo che nessuno sia pronto per un dialogo con quel tipo di leader che crede che una legge finanziaria sia più importante della vita delle persone“.