Oggi, 26 giugno 2024, il caso di Ilaria Salis, la neo europarlamentare che, da occupante di un immobile a Milano dal 2008, sarebbe debitrice di Aler, la società partecipata da Regione Lombardia per la gestione delle case popolari, di ben 90 mila euro, è approdato in consiglio regionale. In via Fabio Filzi, a Milano, è stata votata una mozione presentata da Fratelli d’Italia in cui si impegna la giunta Fontana e la società partecipata a fare chiarezza sul conto dell’attivista. E, nel caso, procedere in tutti i modi consentiti dalla legge per farle saldare il debito, compreso il pignoramento dello stipendio da rappresentante di Alleanza Verdi e Sinistra a Bruxelles e Strasburgo. A Tag24.it, ne ha parlato il leader del centrosinistra lombardo, Pierfrancesco Majorino del Partito Democratico. Il quale, a differenza della segretaria del suo partito Elly Schlein, ha preso una posizione ben precisa.

Caso Salis: la mozione del consiglio regionale della Lombardia, il leader dell’opposizione Majorino (Pd): “Sono contro le occupazioni”

Raggiunto da Tag24.it, ha detto la sua il leader dell’opposizione alla giunta di centrodestra guidata dal leghista Attilio Fontana: Pierfrancesco Majorino. Proprio lui, del resto, sa bene di cosa si parla essendo stato per ben otto anni col sindaco Giuliano Pisapia assessore alle politiche sociali del capoluogo lombardo: “E’ normale che gli accertamenti debbano essere fatti. Valgono per tutti, anche per la Salis. Anzi: dico che dovrebbero essere fatti sempre. Questo è indiscutibile. Ma il tema, secondo me, non è se Ilaria Salis debba o no pagare”.

D Quale sarebbe allora?

R “Intanto la criminalizzazione che il centrodestra ne sta facendo. E poi l’uso di questo singolo caso come arma di distrazione di massa”.

D Beh, è un caso abbastanza clamoroso. Tra l’altro la stessa Salis ha confessato di aver occupato. Lo rivendica. Per lei ha fatto bene?

R “Io non sono mai stato a favore delle occupazioni delle case popolari. E quello che ha detto Ilaria Salis sono valutazioni sue, personali, su cui non voglio nemmeno soffermarmi. Ciò che mi preme, invece, è focalizzare bene il problema”.

D Quali sono le lenti giuste?

R “Quelle che prima di tutto rendono chiaro un dato: in tutta la Lombardia, la Regione ha qualcosa come 19000 appartamenti vuoti. E non sta facendo nulla per metterli a disposizione delle famiglie”.

I numeri delle occupazioni delle case popolari gestite dal Comune di Milano e dalla Regione Lombardia

D Lei ha fatto l’assessore alle politiche sociali del Comune di Milano: arriva dal fronte.

R “E numeri alla mano posso dimostrare che da anni, per combattere le occupazioni degli alloggi popolari, Palazzo Marino è molto più efficiente del Pirellone”.

D Avanti.

R “Allora, gli ultimi dati dicono questo: a Milano città, MM, vale a dire Metropolitane Milanesi, la società che gestisce le case popolari per conto del Comune, nel 2018 aveva 1024 case occupate. Oggi ne ha 511”.

D Aler, invece, per conto della Regione?

R “Solo a Milano, nel 2023, contava 2859 occupazioni. Un numero rimasto immutato nel tempo dal sostanziale, storico immobilismo del centrodestra lombardo su questo fronte”.

D Ora, però, vogliono mettere le cose a posto a cominciare dalla Salis…

R “In realtà, la loro è una azione strumentale. Il loro immobilismo lo vogliono far ricadere anche sul Comune di Milano, che è guidato dal centrosinistra. Parlando della Salis, non fanno altro che giocare a nascondino”.