Napoli, le parole di Conte durante la conferenza stampa di presentazione. – Ci siamo. La stagione 2024/25 sta per cominciare e tra le squadre attenzionate con maggior curiosità c’è ovviamente il nuovo Napoli di Antonio Conte. La formazione partenopea è reduce da un’annata fallimentare, dove non si è raggiunta nemmeno la qualificazione alla Conference League, mentre nella stagione precedente era arrivata la vittoria dello scudetto con Luciano Spalletti. Dovrebbe dunque essere la stagione del riscatto per la formazione partenopea, che per farlo ha deciso di ripartire da Antonio Conte. L’allenatore ex Juve e Inter è da sempre etichettato come colui che sa far rinascere dalle ceneri qualsiasi squadra e di migliorare la qualità della rosa, permettendo ai giocatori di rendere al meglio.
Nella giornata di mercoledì, alle 15:15, Conte si è presentato in conferenza stampa. Una conferenza di presentazione in cui l’allenatore del Napoli ha toccato diversi punti: dal mercato alle ambizioni, passando per i retroscena dell’accordo con De Laurentiis. Di seguito le parole di Antonio Conte durante la conferenza stampa svolta nel primo pomeriggio.
Napoli, le parole di Conte durante la conferenza stampa di presentazione
In attesa di capire ulteriori risvolti su mercato, composizione della rosa e tanto altro, il Napoli si prepara alla prossima stagione. Il club è ancora alle prese con la questione relativa ad alcuni big, come per esempio Khvicha Kvaratskhelia (il botta e risposta tra club e agente) e Victor Osimhen. Una stagione che può essere quella della svolta in casa Napoli, con Antonio Conte che ha accettato la sfida e vuole riportare entusiasmo e calore a una piazza che – se infiammata – può divertire e divertirsi. In attesa però del ritiro dell’inizio della stagione, Antonio Conte si è presentato in conferenza stampa, rilasciando le prime dichiarazioni da allenatore del Napoli dopo l’ufficialità arrivata qualche settimana fa. Di seguito le sue dichiarazioni in conferenza stampa.
È la prima volta che vengo presentato in questa maniera, c’è emozione. Nonostante diversi anni di carriera, non mi era mai successo. Vi ringrazio, ringrazio Napoli perché prima di ricevere io do qualcosa, qui invece è successo il contrario. Ora non mi resta che restituire. Posso promettere serietà. Questa è una parola che viene sottovalutata. La serietà nel dare tutto per il Napoli e nel trasmettere la mia cultura a livello lavorativo. Si maglia sempre di maglia sudata: vi prometto che daremo più del massimo. Napoli è una piazza importante, passionale. Lo sarà sempre. Qui c’è un grande fuoco, bisogna farlo diventare ancora più alto. Avremo una faccia incaz**ta, servirà avere voglia di rivalsa. Ho scelto Napoli per il progetto. Vogliamo diventare un’alternativa credibile alle solite note. Era arrivata qualche proposta dall’estero, anche molto interessante.
Conte ha poi proseguito rispondendo alle domande dei giornalisti presenti alla conferenza stampa:
Tu parli con un uomo del sud, io sono nato a Lecce e conservo le mie origini. So cosa significa vivere al sud e so cosa vuol dire vivere il calcio al sud. Per me è una grandissima soddisfazione tornare al sud da allenatore di una grande squadra. Non possiamo competere con le solite note per monte ingaggi, però vogliamo lavorare. Io sono stato molto chiaro con il presidente: prima di parlare di aspetti contrattuali o economici, io ho voluto una sola rassicurazione. Volevo decidere chi sarebbe rimasto e chi avrebbe potuto prendere altre strade. Su questo sono stato categorico. Osimhen? Sapevo bene la situazione di Kvara, Di Lorenzo, dove io ho posto un veto assoluto, e so bene la situazione Osimhen. Ha una situazione diversa rispetto alle altre. Meret è il nostro portiere, gode della massima fiducia da parte mia.
Conte ha successivamente continuato a rispondere alle domande dei tantissimi presenti:
Quello che io non posso promettere è sicuramente la vittoria. Ne vince solo una, ma posso promettere che inizieremo un percorso dove noi possiamo essere competitivi per la vittoria. Poi ne vince una ed è difficile. Sono la persona del fare. Non sono il tipo del dire. Purtroppo o per fortuna non sono neanche tanto paziente, è la mia forza. Quest’anno dobbiamo star zitti e pedalare. Napoli è una città bellissima e in forte espansione. Il calcio è un veicolo trainante per la città, è fuori dubbio. Questa è una sfida che arriva nel momento giusto, penso di essere un allenatore che ha maturato esperienze. Qualcuno mi ha chiesto se non avessi paura di allenare qui. Ma paura di che? Stare qui è un piacere. Lukaku? Giocatore eccellente. Il Napoli ha subito 27 gol al ‘Maradona’, è un dato assurdo. Servirà ritrovare equilibrio. Promesse fra De Laurentiis e me? Il presidente è il primo tifoso e chi mette mano all’aspetto economico. La promessa che posso fare a lui e che non cambierò sicuramente il mio modo di essere, sono una persona pulita, che parla direttamente e penso che anche in questi giorni abbia apprezzato questa mia caratteristica. Voglio sempre essere diretto, non mi fa impazzire fare tante chiacchiere. Napoli deve essere una meta, non una squadra di passaggio.
Infine Conte ha concluso:
Il passato è passato, ma ogni tanto bisogna rivedere come il Napoli abbia vinto due anni fa, ma l’anno scorso non è stata un’annata positiva. Scurdammece o passat? Giusta, ma il dolore dobbiamo un po’ portarcelo dentro. Io faccio lavorare il giusto. Se paragono il mio lavoro rispetto a quanto facevo da calciatore, ora ne facciamo un terzo. Il pallone è diventato un mezzo più utilizzato, anche dal punto di vista fisico. Kvara? Rimane! È un giocatore con caratteristiche importanti, ce ne sono sempre di meno con le sue caratteristiche. È forte nell’uno contro uno, se sta sulla fascia comanda, ma quando viene dentro il campo diventa un fantasista, ha una produzione non solo di gol ma anche di assisti importante. Mi considero un manager sotto tanti punti di vista. Forse da qualche altra parte questo poteva dar fastidio… il mio compito non riguarda soltanto di migliorare Folorunsho o Raspadori, ma tutti i calciatori della rosa. Sono curioso di conoscere Folo, così come Raspadori. La scossa? La si dà con l’esempio. La leadership la conquisti con questo e col tempo. Intendo fare questo come ho sempre fatto. Sono pronto a mettermi davanti a tutto però i miei giocatori devono darmi tutto. Lo scorso anno la gestione della vittoria non è stata ottima.
Le parole di De Laurentiis
Nel corso della conferenza stampa di Antonio Conte è intervenuto a più riprese anche il presidente Aurelio De Laurentiis, che ha parlato di temi importanti, come per esempio la situazione di Giovanni Di Lorenzo e Khvicha Kvaratskhelia. Queste le sue dichiarazioni.
È chiaro che il nostro amico si riferisse a Di Lorenzo e Kvara. Sul primo sembra si sia “sfasteriato” (scocciato) nelle ultime partite, non è plausibile pensare un atteggiamento come questo da un giocatore del suo livello. Ma è normale, è un ragazzo e può caricarsi e scaricarsi. Speriamo che con l’Europeo possa ritrovare carica e che possa trovare serenità nell’ambiente della Nazionale. Per quanto riguarda Kvara mi siederò al tavolo con il nostro ds Manna e i suoi agenti e faremo la nostra proposta. Poi esistono realtà che, alle volte, parlano con i giocatori secondo le proprie regole e bisognerebbe riportarli all’ordine, ma ormai dopo 20 anni non mi stupisco più di nulla.