La fretta non porta mai buoni consigli. Una lezione che viene da quella tradizione dei nostri nonni alla quale il leader della Lega Matteo Salvini si appella di continuo ma che, evidentemente, lui per primo fatica a seguire, come dimostra la gaffe sulla protesta di alcuni attivisti che hanno gettato della vernice rossa sulla scalinata di Trinità dei Monti, a piazza di Spagna a Roma. Il leader della Lega ha accusato gli ambientalisti per il gesto, peccato che a compierlo fossero state delle attiviste per la lotta ai femminicidi

Vernice sulla scalinata di piazza di Spagna, Salvini dà degli “imbecilli” agli attivisti sbagliati

La corsa al commento più veloce e più sagace coglie in fallo il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture.

Nel corso di un convegno organizzato oggi, 26 giugno 2024, da Confagricoltura a Palazzo della Valle a Roma sulla crisi climatica e idrica, Salvini pensava evidentemente di fare bella figura e di dare forza alle sua argomentazioni contro l’ideologia e gli estremismi ambientalisti, citando la protesta che, pochi minuti prima aveva interessato la scalinata di Trinità dei Monti a piazza di Spagna a Roma.

Salvini, infatti, ha voluto subito commentare davanti alla platea le immagini della vernice rossa gettata su uno dei luoghi più apprezzati e frequentati dai turisti in visita nella Capitale, senza aspettare qualche dettaglio in più o qualche delucidazione, magari dal suo ufficio stampa.

Tutto per dare la colpa agli eco-attivisti, vista la similitudine tra questa protesta e il modus operandi di questi ultimi (basti pensare all’ormai celebre zuppa di pomodoro gettata sulla Gioconda di Leonardo lo scorso gennaio):

“Leggevo che alcuni pseudo-ambientalisti hanno imbrattato la scalinata di piazza di Spagna. Non sono ambientalisti, sono degli imbecilli. Se imbratti un monumento, non difendi l’ambiente”.

Una presa di posizione condivisa anche da parte dell’opinione pubblica, pronunciata con i termini infuocati che tanto piacciono al leader leghista ma che, però ha clamorosamente mancato il suo bersaglio.

Perché, come testimoniano i numerosi video della protesta circolati sui social, a compierla non sono stati gli ambientalisti ma le attiviste contro i femminicidi, con la vernice rossa a simboleggiare il sangue versato dalle troppo vittime di questa piaga che affligge il nostro Paese.

Il vicepremier al convegno di Confagricoltura: “Sostenibilità ambientale vada di pari passo con quella economica e sociale”

Prima della gaffe, il ministro aveva tenuto il discorso conclusivo del convegno ‘Un futuro POssibile – La gestione dei grandi fiumi: le esperienze del Po e del Rodano’, organizzato da Confagricoltura per discutere dei problemi climatici e idrici.

L’intervento di Salvini era partito dall’analisi dei futuri assetti dell’Unione europea, con una critica neanche troppo velata alle nomine per i ‘top jobs’ che, secondo il leader della Lega, non hanno tenuto conto del cambiamento richiesto dal voto dei cittadini alle Europee dell’8 e 9 giugno.

“Se qualcuno preferisce far finta di niente come sul Titanic, dicendo di andare avanti come se nulla fosse accaduto e, per di più, con numeri risicati, faccia pure”.

Da questa dura critica, Salvini è entrato ‘a gamba tesa’ sulla questione ambientale, ribattendo la sua netta contrarietà a quella che ha più volte definito ‘ideologia green’.

“Le nostre richieste di una sostenibilità ambientale che vada di pari passo con quella economica, agricola, industriale e sociale, sono assolutamente evidenti. C’è stato un fanatismo pseudo-ecologico che ha danneggiato la sostenibilità ambientale in primis e poi intere filiere produttive”.

Il ministro delle Infrastrutture ha, poi, concluso il suo intervento sottolineando l’importanza di non abbassare mai l’attenzione. Un consiglio che, probabilmente, dovrebbe seguire lui stesso prima di commentare quello che vede sui social.