Maxi incendio a Roma, nel quartiere San Basilio: la città si è svegliata oggi, 26 giugno 2024, sotto un’alta colonna di fumo nero. Il rogo è scoppiato nella serata di ieri in un capannone nel quartiere di San Basilio, in via Scorticabove 154.

Allarmati i cittadini, costretti a chiudere le finestre in diversi quartieri della città.

Incendio in via Scorticabove, nel quartiere San Basilio a Roma, oggi 26 giugno 2024: a fuoco un’area di 3000 metri quadrati

L’incendio è stato segnalato alle ore 23:15 di martedì 25 giugno: il rogo in un capannone della ditta Barone Autotrasporti.

I Vigili del Fuoco sono subito intervenuti con cinque mezzi per domare le fiamme e, alle 8: 30 di questa mattina erano ancora al lavoro. Sul posto anche la polizia locale di Roma Capitale e la polizia di Stato.

La superficie interessata è di 3000 metri quadrati, con materiali all’interno di vario genere. Fortunatamente non ci sono morti né feriti, ma nelle zone limitrofe l’aria è diventata irrespirabile.

Le cause dell’incendio, al momento, non sono note.

Il presidente del IV Municipio Umberti: “Situazione sotto controllo”

Il presidente del IV Municipio, Massimiliano Umberti, ha aggiornato i cittadini con un post pubblicato sul suo profilo Facebook.

Come già saprete intorno alle 23:00 di questa notte sono andati a fuoco entrambi i capannoni di proprietà della ditta di Autotrasporti Barone. Delle 4 navate, ne sono andate a fuoco quasi interamente 3, soltanto una (la prima che si vede dalle foto) non è stata toccata dall’incendio.

Il presidente sottolinea che ci saranno delle indagini per fare luce sulla natura dei materiali andati a fuoco.

Uno di questi capannoni era in affitto ad una persona di nazionalità cinese che lo utilizzava come deposito di materiali natalizi (alberi, addobbi ecc.), ma dalle esplosioni udite, fa pensare che ci fosse anche altro (le indagini faranno il loro corso). Non ci sono morti o feriti. L’incendio è sotto controllo, ma ci vorranno diverse ore prima che tutto tornerà alla normalità. Il fumo va in direzione opposta al centro abitato e soprattutto va molto in alto, i rilevatori Arpa sono al lavoro.

L’incendio alla Magliana, avvenuto solo pochi giorni fa alla Magliana, aveva fatto già scattare l’allarme diossina.