Dopo gli ultimi risultati agli Europei di Belgrado e al Sette Colli, ieri la Federazione Italiana Nuoto ha comunicato la selezione nazionale che parteciperà alle Olimpiadi presso La Defense Arena, dal 27 luglio in poi. Saranno 36 atleti in tutto, 20 uomini e 16 donne, capitanati da Gregorio Paltrinieri che, insieme a Ginevra Taddeucci, sarà impegnato sia in piscina, che nella 10 chilometri di fondo. Il programma prevede batterie dalle 11:00, finali dalle 20:30 (eccetto il 4 agosto, quando invece le finali inisieranno alle 18:30). Per commentare gli ultimi risultati di nuoto e del Sette Colli, in vista delle Olimpiadi di Parigi, Alessia Filippi, campionessa mondiale nei 1500 stile libero e medaglia d’argento ali Giochi di Pechino, è intervenuta in esclusiva a Tag24.
Nuoto, dal Sette Colli a Parigi: Alessia Filippi a Tag24
Gli Europei di Belgrado per gli atleti in acque libere e nel frattempo il Sette Colli di Roma per l’ultimo sprint in vasca corta. Gli azzurri del nuoto si sono dati da fare nell’ultima settimana e adesso, finalmente, possono pensare solo ai Giochi Olimpici di Parigi che apriranno i battenti esattamente tra un mese. Si ripartirà dalle certezze, dal capitano Greg Paltrinieri, da Martinenghi e Ceccon per gli uomini e da Simona Quadarella per le donne, ma ci sarà spazio anche per i più giovani e per alcuni volti nuovi. All’esordio assoluto in nazionale Biagiotti, Caserta e Scotto di Carlo. Per commentare gli ultimi risultati di nuoto e del Sette Colli, in vista delle Olimpiadi di Parigi, Alessia Filippi, campionessa mondiale nei 1500 stile libero e medaglia d’argento ali Giochi di Pechino, è intervenuta in esclusiva a Tag24.
Gli Europei e il Sette Colli, con la necessità, da parte della Federazione, di fare una scelta che ha portato con sè anche qualche polemica. Come hai visto i nostri ragazzi?
“Sicuramente molto in forma, ce ne hanno dato dimostrazione qui al Sette Colli. Partecipare anche all’Europeo sarebbe stato da folli. Il programma di quest’anno era troppo ricco e c’è stato anche il Mondiale. Purtroppo qualcosa abbiamo dovuto tralasciare, perchè manca poco alle Olimpiadi. Sarebbe stato difficile anche a livello logistico. Parliamo di ragazzi che si allenano tanto e che sono stati in ritiro. Gareggiare a Roma era più semplice e poi c’era un’atmosfera unica. Credo che questo possa dargli una spinta in più. Ho visto molto bene la Pilato, la Quadarella e anche Ceccon e tutti e tre, evidentemente, non avrebbero potuto fare altrettanto bene agli Europei di Belgrado”.
Ieri è uscita la lista dei convocati per Parigi, tante certezze, ma anche giovani di talento. Cosa ne pensi? Può esserci qualche sorpresa?
“Perchè no! Io non metto mai limiti. Ci si aspetta sempre tanto dai grandi, ma nello sport le sorprese non mancano mai. Lo spero per loro. C’è una nuova generazione molto ricca e questo mi fa piacere. Dobbiamo guardare al presente ma anche al futuro. Ad agosto finisce un quadriennio e ne inizierà uno nuovo”.
Aspettative altissime sui grandi nomi. Dobbiamo ambire a qualche medaglia?
“Direi più di qualche. Mi aspetto tanto anche dalle staffette e credo che questa Olimpiade ci potrà dare davvero tante soddisfazioni. Da ex atleta non mi sbilancio mai, ma più che altro per scaramanzia. Non mi piace fare nomi ed evito, ma sono sicura che ci potremo sentire dopo i Giochi di Parigi per commentare qualche bel successo”.
Come sta Simona Quadarella?
“Direi molto, molto bene. E’ in forma, ha fatto il ritiro a Livigno e l’ho vista gareggiare qui a Roma. Sia mentalmente che fisicamente è pronta. Per raggiungere determinati traguardi non basta solo il fisico e a me è sembrata davvero tranquilla e concentrata. Viene da un Mondiale in cui ha vinto due ori ed è carica. Credo abbia anche grande autostima in questo momento”.
Manca un mese all’inizio delle Olimpiadi e come hai già sottolineato, l’aspetto mentale sarà determinante. Ti senti di dare qualche consiglio ai più giovani?
“Io ero spaventatissima e spaesata all’inizio. E’ difficile gestire anche il villaggio olimpico, che è ben diverso da quello europeo o mondiale. C’è da camminare di più, non c’è solo la navetta che ti porta diretto in piscina e ci sono orari diversi per cui bisogna muoversi molto prima. L’unico consiglio che mi sento di dare a tutti è di divertirsi e di godersela. Penso che non ne abbiano bisogno e che a prescindere dalle mie parole si approcceranno così a Parigi. Devono essere spensierati, anche perchè non hanno le pressioni dei big, da cui ci si aspetta sempre qualche medaglia. Questa sarà esperienza per i giovani, che gareggeranno per la prima volta davanti a tutto il mondo. Sarà emozionante anche poter vedere gli atleti più forti a livello internazionale. Sarà un bagaglio che li accompagnerà nei prossimi anni”.