Il kimono è un capo dal fascino orientale senza tempo. Tipico vestito giapponese, simbolo di grazia ed eleganza femminile, è entrato a far parte del guardaroba occidentale grazie alla sua versatilità, ideale per essere sfoggiato in tante occasioni diverse. Dal giorno alla sera, il kimono veste con stile e carattere e si adatta a tutte le corporature, diventando un capo jolly da avere assolutamente nell’armadio.

Quando indossare il kimono? Outfit da giorno

Il kimono può essere indossato di giorno sopra degli shorts o su un pantalone skinny. L’importante, è bilanciare i volumi e quindi scegliere qualcosa di più aderente da mettere sotto che si sposi bene con l’ampiezza del kimono. Portato aperto, completa l’outfit in modo stiloso e originale, donandoci un allure orientale, e può essere completato da una borsa a tracolla di dimensioni medie e da scarpe basse, tipo ballerine, sandali o sneakers.

In versione corta è perfetta anche come copricostume. Il kimono infatti è un capo ideale da indossare quando le temperature salgano, grazie alle sue linee ampie e fluttuanti, che non si appiccicano al corpo ma anzi ci lasciano libere di muoverci con facilità. Inoltre, proprio grazie alla sua fluidità, ci permette di nascondere anche qualche rotolino di troppo.

Sceglietelo in tonalità chiare e fantasie fiorate, oppure decorato con disegni di animali, come cicogne dal collo lungo o libellule svolazzanti, in perfetto stile orientale. Rifinito lungo i bordi di nappine o passamanerie in corda, ci donerà un tocco boho chic.

Se volete essere stilose anche in casa, non c’è niente di meglio di indossare un kimono in fresco cotone al posto di una comune vestaglia, osando con i tessuti lucidi se volete anche un tocco di sensualità.

Quando indossare il kimono? Outfit da sera

Di sera, il kimono va indossato in tessuti preziosi e leggeri, come la seta o il raso, e in colori scuri, come il nero, il blu o il verde bosco, che facciano da base a fantasie dai grandi fiori in colori più sgargianti. In accordo con le tonalità dell’abito, potete anche sceglierlo tono su tono o in un colore a contrasto, per un effetto scenografico e allegro.

La versione lunga è di sicuro la più stilosa e può essere abbinata a una grande varietà di outfit, dall’abito aderente a tubino ai pantaloni modello Mom. Questo capo versatile e chic, sarà perfetto anche su un abito sottoveste o su un caftano, ideale come spolverino da indossare alle cerimonie ufficiali.

Un modo per comporre un look di sicuro effetto è indossare il kimono da solo, chiuso da una cintura alta in tessuto o in pelle monocromatica, in modo da ricreare lo stile tipico delle geishe. Abbinate sotto delle scarpe con il tacco alto, così da slanciare la figura e rendere l’intero outfit elegante e raffinato.

Kimono: origini dell’abito tradizionale giapponese

Il kimono è nato circa 1300 anni fa in Giappone e anticamente era un abito sia maschile che femminile. Nel corso dei secoli si è evoluto fino a giungere ai nostri giorni nel suo classico aspetto di vestito tradizionale. Quando non è indossato, assume la forma di una T e viene ricavato da un unico pezzo di stoffa, solitamente in seta o in broccato.

La sua particolarità è che non presenta né bottoni né cerniere e si chiude con un alta cintura di stoffa, chiamata Obi. Un’altra curiosità di questo vestito tradizionale giapponese è che non esistono taglie e per regolare l’altezza si opera una piega intorno alla vita, nascosta poi dalla strategica cintura. In compenso, ci sono in tanti modelli diversi.

In occidente, ci sono molti estimatori del kimono tradizionale e in alcuni casi, i modelli più antichi e pregiati, vengono addirittura messi in delle teche o incorniciati e poi appesi alle pareti come elementi decorativi.

Foto di Philip Boakye