Pensione anticipata dei contribuenti impiegati in lavori usuranti, anche per il 2024 sono in vigore i requisiti che consentono di lasciare prima il posto di lavoro e uscire con la quota 97,6, da comporre tra età anagrafica e contributi versati. La disciplina relativa a questo canale di prepensionamento è contenuta nel decreto legislativo 67 del 2011, in particolare all’articolo 1, e nella legge di Bilancio del 2017 che ha rivisto l’intera materia anche in integrazione con l’Anticipo pensionistico Ape sociale.

Chi può richiedere la pensione anticipata per i lavori usuranti rientra in una delle quattro categorie di contribuenti, mentre per i requisiti dei lavoratori notturni si deve tener conto delle giornate lavorate all’anno. La domanda all’Inps si può presentare con 35 anni di contributi versati.

Pensione anticipata usuranti 2024, quali lavori fanno uscire prima?

Si può presentare in ritardo la domanda all’Inps 2024 per la pensione anticipata dei lavoratori impiegati in mansioni usuranti che devono maturare la quota 97,6 con almeno 35 anni di contributi. Nel dettaglio, la disciplina delle categorie lavorative interessate a questo canale di uscita anticipata comprende, innanzitutto, i lavoratori impiegati in quelle che vengono definite “mansioni particolarmente usuranti“, descritte dal provvedimento del ministero del Lavoro del 19 maggio 1999. Rientra in questa categoria, a titolo di esempio, chi lavora ad alte temperature.

La seconda categoria inclusa nei lavoratori impiegati in mansioni usuranti è quella di chi lavora di notte. Anche in questo caso occorre risalire alla definizione data dal decreto legislativo 67 del 2011. Si definisce lavoratore notturno colui che lavora per almeno 6 ore di notte e per almeno 64 giorni all’anno o chi lavori prestando servizio notturno per almeno tre ore tra le ore 00:00 e le 5:00 per tutto l’anno.

Quando si va in pensione per lavoro usurante?

Lo stesso decreto legislativo definisce una terza categoria di lavori usuranti tra coloro che sono addetti alla linea di catena in imprese elencate all’interno del provvedimento stesso. La tipologia di attività è usurante perché dettata dal ritmo della ripetizione della mansione all’interno del ciclo produttivo. Infine, sono considerati lavoratori che possono richiedere la pensione degli usuranti anche i conducenti di veicoli con almeno nove posti adibiti a garantire il servizio pubblico di trasporto.

Per questa tipologia di mansione si richiede lo svolgimento dell’impiego per almeno sette degli ultimi dieci anni o, in alternativa, per la metà della carriera di lavoro complessiva nel caso in cui il richiedente non provenga, come ultimo lavoro prima della pensione, da questa attività usurante.

Chi può andare in pensione con 61 anni e 7 mesi?

Chi svolge attività usuranti può richiedere la pensione anticipata con quota 97,6 anche nel 2024. A partire dall’anno 2017 la quota si compone con almeno 35 anni di contributi versati e l’età minima di 61 anni e sette mesi.

Queste soglie si applicano anche ai lavoratori notturni (nelle due modalità sopra descritte) purché siano stati raggiunti almeno 78 giorni di lavoro all’anno. In caso di non raggiungimento di questa soglia, la quota aumenta:

  • di due anni per giorni lavorati da 64 a 71 all’anno;
  • di un anno per giorni lavorati da 72 a 77 all’anno.

Come si calcolano gli anni degli usuranti e invio domanda Inps pensione anticipata 2024

La domanda di pensione anticipata per i lavoratori impiegati in mansioni usuranti si presenta all’Inps. Ammessi all’invio della pratica sono i lavoratori impiegati alle dipendenze al raggiungimento del requisito minimo dei 35 anni di contribuzione. A queste condizioni, anche un lavoratore autonomo può fare richiesta della pensione degli usuranti. Serve dunque la contribuzione minima che potrebbe risultare dal cumulo dei versamenti con le gestioni speciali, tra le quali, quelle dei commercianti e degli artigiani.

Per i lavoratori autonomi la quota aumenta di un anno sia nella componente anagrafica che in quella contributiva. Tra le buone novità c’è l’eliminazione della finestra mobile (di un anno per i dipendenti, di un anno e mezzo per gli autonomi) avvenuta a partire dall’anno 2017.

La domanda va presentata entro il 1° maggio di ogni anno, mentre per i ritardatari (entro i tre mesi successivi) si procede con lo slittamento della pensione stessa per un periodo pari al ritardo.