Tutti hanno vinto, nessuno ha perso. Funziona così con i risultati elettorali e queste ultime Amministrative 2024 non fanno eccezione sebbene, dalle parti del centrodestra, ci sia un’insistenza particolare sul tema dell’astensionismo registrato ai ballottaggi. Una questione che, si sa, riguarda la politica in generale (e non solo in Italia) ma che diventa la ragione, per gli esponenti di Fratelli d’Italia e della Lega per andare a mettere in discussione l’intera legge elettorale per l’elezione dei sindaci.

Amministrative 2024 e l’astensionismo ai ballottaggi, Donzelli (FdI): “Questione non dipende da chi vince o chi perde”

Il primo a sollevare il tema è stato, nella mattinata di oggi, 25 giugno 2024, il presidente del Senato Ignazio La Russa. La seconda carica dello Stato ha messo in risalto come, a suo dire, il secondo turno aumenti l’astensionismo, correndo il rischio di assegnare la vittoria a un candidato che ha preso meno voti del suo sfidante al primo turno.

Una distorsione della democrazia su cui si potrebbe intervenire, secondo alcuni esponenti del centrodestra, abolendo direttamente i ballottaggi. Ne è convinto, ad esempio, Giovanni Donzelli che, intercettato dall’inviato di TAG24 Lorenzo Brancati, replica al Movimento 5 Stelle e al Pd che hanno posto un veto sul cambiamento della legge elettorale per i sindaci:

“Il tema sollevato dal presidente La Russa non dipende da chi vince. Siamo tutti convinti che sia necessario avvicinare la volontà degli elettori alla rappresentanza politica perché si rischia di distorcere la democrazia”.

Il deputato di Fratelli d’Italia ricorda come il tema sia stato più volte affrontato dal centrodestra e ritiene che, lontano dalle elezioni, possa essere affrontato “serenamente” da tutti i partiti politici.

Per Messina (FdI) il premierato ridurrà l’astensionismo: “Meno elezioni e governi stabili”

Si unisce alla riflessione anche Manlio Messina, altro deputato del partito di Giorgia Meloni.

La sua è una riflessione più ampia, che riguarda anche la ‘burocrazia’ del voto che, in certi casi, rischia di scoraggiare la partecipazione degli elettori. Cita, ad esempio, il caso delle tessere elettorali che, una volta scaduti, magari non vengono rinnovati per tempo con il risultato che le persone non vanno a votare.

Per Messina, però, un ruolo importante sul problema dell’astensionismo potrebbe giocarlo una delle riforme su cui il governo ha investito molto nelle ultime settimane: quella sul premierato.

“C’è il problema che si vota troppo spesso e anche questo non aiuta, ma su questo interviene la riforma del premierato, perché governi più stabili implicano meno elezioni ma certe e concrete”.

Amministrative 2024, contro l’astensionismo Romeo rivendica la proposta di legge della Lega: “Seguire il modello della Sicilia”

Che la posizione di Fratelli d’Italia sia condivisa da tutto il centrodestra lo certificano anche altri interventi di oggi, da parte del senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri e del capogruppo al Senato della Lega Massimiliano Romeo.

Quest’ultimo parla esplicitamente di un’anomalia che va assolutamente sistemata ma va anche oltre, spiegando come la Lega abbia già da tempo presentato una proposta di legge che punti a una nuova legge elettorale per le Comunali, sul modello di quella vigente in Sicilia:

“La proposta di legge della Lega vuole che il modello della Sicilia venga proposto anche al resto del Paese, con il ballottaggio previsto solo nei casi in cui due candidati superino il 40%. Perché se al primo turno quella soglia viene superata solo da un candidato, allora quello deve essere il vincitore”.