C’è chi minimizza e chi ammette la necessità di una riflessione. Nel centrodestra, oggi 25 giugno 2024, è il giorno in cui si tirano le somme e si fanno i calcoli.
Ieri è calato il sipario anche sulle Elezioni comunali 2024 che hanno dato al centrosinistra sicuramente maggiori motivi per gioire rispetto al centrodestra. Il secondo turno per i ballottaggi nei comuni italiani interessati ha confermato il trend del primo turno che già aveva dato indicazioni circa il ‘ritorno’ in corsa del Partito Democratico e soprattutto di una rimonta del centrosinistra.
Ballottaggi comunali 2024, Gasparri: “C’è problema in grandi città su cui riflettere”
C’è chi minimizza e prova a leggere i numeri a proprio vantaggio, ma poiché la matematica il più delle volte è una scienza certa, c’è anche chi come il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ammette la necessità di aprire una riflessione per analizzare i motivi della vittoria del centrosinistra in molti comuni capoluogo.
“Sulle elezioni amministrative c’è un problema su alcune grandi città sul quale bisogna riflettere, tuttavia nei comuni superiori ai 15 mila abitanti, il centrodestra oggi ha più sindaci della volta precedente. Nei capoluoghi ne leviamo tre alla sinistra, la sinistra ne toglie sei al centrodestra, questa è un’analisi che ci impegna ad un’azione ancora più incisiva.”
ha detto Gasparri ai microfoni dell’inviato di Tag24.it Lorenzo Brancati.
Astensionismo? Gasparri: “Il doppio turno non garantisce legittimità”
Un altro trend confermato dai ballottaggi è quello relativo all’astensionismo. L’affluenza alle urne, come al primo turno, è stata bassissima fermandosi 47,71%, un dato che secondo il senatore di Forza Italia penalizza il sistema elettorale dei ballottaggi, ponendo un problema di ‘legittimità e rappresentatività democratica’.
Gasparri, infatti, ha sottolineato come al secondo turno siano stati eletti sindaci che hanno preso meno voti del loro avversario al primo turno.
“C’è il problema dei ballottaggi che emerge ancora una volta di più, l’astensionismo cresce e spesso vincono al secondo turno sindaci che prendono meno voti del loro avversario al primo turno, perchè al secondo turno partecipa meno gente.”
ha osservato il senatore azzurro che poi ha aggiunto:
“Il doppio turno non è un fattore di stabilità nella misura in cui elegge sindaci con un numero di partecipanti molto bassi. E’ giusto riflettere. L’elezione di un sindaco con meno voti di quanto abbia preso il suo avversario al primo turno è un problema di legittimità e rappresentatività democratica.”
Gasparri, però non ritiene – nella sua analisi del voto dello scorso fine settimana – che vi sia un problema di consenso nel paese:
“Si è fatta una verifica elettorale il 9 giugno, il centrodestra è stato largamente prevalente.”